UNIONE EUROPEA

Commissione per le politiche regionali

Audizione pubblica congiunta delle Commissioni per le Politiche Regionali e Cultura del 26 novembre 1996

 

Intervento dell’arch. ing. Michele Capasso, presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo.

 

Come presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo sono particolarmente lieto di essere presente al Parlamento Europeo, quale esperto in questa audizione congiunta delle Commissioni Cultura e Politiche Regionali, essenzialmente per tre motivi :

  1. L’Europa deve recuperare un ruolo-guida nell’evoluzione degli eventi del mondo. Ciò potrà avvenire solo se rivaluta la centralità del Mediterraneo, culla di alcune tra le più antiche civiltà.

  1. E’ indispensabile che l’Europa consideri essenziale, oltre alla dimensione economica e di mercato,

anche la dimensione culturale e spirituale. In un momento in cui sono in crisi le ideologie di

questo secolo, quali il comunismo, il capitalismo e via dicendo, è necessario dar vita a nuove identità basate sui concetti universali del "bello" e del "bene comune" ; facendo tesoro delle vicende storico-culturali delle antiche grandi tradizioni del Mediterraneo.

Tali identità si costruiscono attraverso una nuova dimensione europea che rivaluti le singole Regioni : bisogna costruire un mosaico complesso esaltando le caratteristiche dei singoli pezzi ; tuttavia questi "pezzi" acquisteranno significato solo quando il puzzle sarà completo e l’immagine costruita chiaramente leggibile, senza l’enfatizzazione dei particolarismi. La sola possibilità di costruire l’Europa Unita è quella di esaltare e rivalutare le specificità e le identità di ciascuna Regione.

  1. In questo processo di ricostruzione del mosaico il Mediterraneo ha un ruolo essenziale.

Rappresenta un terreno di congiunzione naturale che deve diventare un concetto di unione.

Bagnando gran parte delle Regioni d’Europa questo mare deve diventare un riferimento anche per quelle Regioni che su di esso convergono e non affacciano. Una giovane e prospera Europa deve saper essere anche mediterranea. E’ questa l’unica strada su cui lavorare concretamente.

Questi tre obiettivi sono fondamentali per il futuro dell’Europa.

Se il Mediterraneo è, dunque, un concetto unificante, la costruzione di un’Europa mediterranea non può avvenire a parole : occorrono attività concrete inserite in progetti esecutivi che valutino attentamente i tempi e le risorse disponibili e le strategie possibili.

In quest’ottica si svolgono le attività della Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Esse sono comprese nell’ambito di programmi di ricerca pluriennali e concentrate in nove grandi settori : pace nel Mediterraneo per promuovere ed accelerare i processi di pace; formazione e promozione del benessere per agevolare la comunicazione e superare i particolarismi; cooperazione tra Regioni, Province e Città per costituire una rete istituzionale indispensabile per la cooperazione euromediterranea ; empowerment individuale e sociale per accrescere le risorse e promuovere la comunicazione multietnica; cultura del turismo per valorizzare i luoghi e favorire gli scambi ed il confronto tra le culture; tutela dell’ambiente per la salvaguardia degli ecosistemi; tutela e valorizzazione dei Beni culturali per recuperare e custodire le memorie della storia e della tradizione umana; arte, teatro, musica, danza e cinema per promuovere lo scambio delle diverse modalità di espressione e culture ; filosofia, storia, letteratura per dare spazio e confronto alle voci del Mediterraneo.

Al 30 settembre 1996 la Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha attivato 195 ricerche svolgendo oltre 120 eventi tra mostre, convegni internazionali, workshop, seminari, corsi di formazione, editing.

Ciascun progetto della Fondazione Laboratorio Mediterraneo si traduce in intervento strutturale in sede regionale, nazionale ed internazionale. Vengono potenziate imprese esistenti, create nuove imprese, stimolati settori ed attività. Tra questi si segnalano :

 

 

MATERIALI E METODI

1 - Punti di discussione

 

2 - Parole - chiave