"IL DENARO"

1° maggio 1999

Re Hassan II apre le porte all’Accademia

di Michele Capasso

A Marrakech la sede permanente della Commissione internazionale di sostegno. Macedonia e Marocco insieme per ricostruire il dialogo tra Est e Ovest

Rabat, 21 aprile 1999. Il mausoleo che ospita le spoglie di Mohammed V – padre dell’attuale re Hassan II – è affollato da dignitari di corte che si danno il cambio nel leggere i versetti del Corano, 24 ore su 24, tutti i giorni. Quattro cavalli con cavalieri in alta uniforme stanno in piccoli rettangoli di sabbia all’ingresso del monumento: è un’impresa tenerli fermi, 24 ore su 24, tutti i giorni. Accanto alla tradizione ed all’eredità maestosa del passato impero, il Marocco sta vivendo una stagione democratica ed effervescente che, di fatto, si avverte in ogni angolo, in ogni momento. Ismail Aloui è ministro dell’Educazione nazionale e segretario nazionale del partito del progresso e del socialismo (equivalente a Rifondazione Comunista): fino a poco tempo fa lui era perseguitato ed il suo partito messo al bando. Oggi, con efficienza e managerialità occidentali, guida un ministero significativo presentandosi in ufficio alle 7 del mattino con collaboratori dotati di moderni strumenti informatici. Forse sarà questa nuova aria che si respira oppure la coincidenza – non di poco conto – che molti uomini di governo sono, al tempo stesso, uomini di cultura, sta di fatto che il Marocco vive una nuova rinascita culturale, ancor più evidente in una città come Marrakech, dove il re Hassan II ha voluto che si insediasse la sede di coordinamento dell’Accademia del Mediterraneo per la riva Sud: lo avevano già annunciato i ministri del governo del Marocco presenti a Napoli il 10 aprile scorso, durante la cerimonia di assegnazione della sede principale nella nostra città.

Marrakech, 24 aprile 1999. L’albergo "Mamounia" conserva intatto il fascino del tempo in cui Churchill affumicava i saloni con il suo sigaro: in uno di questi si riunisce la Commissione internazionale di sostegno dell’Accademia, istituita permanentemente dal Regno del Marocco sotto la presidenza del rettore dell’Università di Marrakech Mohamed Knidiri. Intervenendo a questa riunione il consigliere del re Andrè Azoulay ha sottolineato che non è un caso che tutto ciò si svolga in Marocco: "L’adesione di 67 Accademie, di 168 Università, di oltre 200 Istituzioni riflettono la propria coscienza e i propri valori nell’infinito patrimonio offerto dal Mediterraneo. Con la sua dimensione politica e le sue componenti socio-culturali al Marocco si riconosce un sano progetto di società. L’Accademia – conclude Azoulay – sarà il catalizzatore principale di azioni e progetti che nascono intorno alle idee di uno spazio e un’identità mediterranei". Per conto suo, il ministro Ismail Alaoui ha sottolineato, durante la riunione, uno dei punti focali di queste fasi di realizzazione dell’Accademia del Mediterraneo: "Non si tratta di indire riunioni e pronunciare discorsi, piuttosto siamo qui per dare vita ad azioni concrete, ed in questo il Marocco si sta adoperando per adempiere ai suoi impegni".

Omar Fassi Fihri è segretario di Stato alla Ricerca scientifica. Per lui, i piani operativi previsti dall’Accademia "danno un ulteriore scopo concreto alle relazioni economiche già esistenti nel bacino Mediterraneo. L’Accademia rende omogenee e internazionalizza iniziative altrimenti al di fuori della sfera più importante: quella delle relazioni umane". Tra gli svariati interventi quello di Jean Daniel, direttore del settimanale francese ‘Le Nouvel Observateur’, ricorda che proprio il livello umano, la coerenza unita alla tolleranza, ha fatto del Mediterraneo quel Mare di cultura e sviluppo di civiltà che è stato. Porta come esempio il grande filosofo arabo Ibn Rochd, che ha riavvicinato l’Europa ad un patrimonio fino ad allora sconosciuto, come la filosofia di Aristotele, per di più aiutato dal grande letterato semita Ibn Maymoun. Claudio Azzolini, in rappresentanza del presidente del Parlamento Europeo, ha insistito sul discorso culturale, l’unico capace di riportare e mantenere la pace nell’area euromediterranea, sottolineando che l’Accademia del Mediterraneo è il punto di partenza per sviluppare e rinforzare gli scambi culturali e scientifici tra i Paesi della regione. Eugenio Chiodo in rappresentanza del sindaco Bassolino, ha sottolineato l’importanza di questo gemellaggio "Napoli-Marrakech" per costruire un asse intorno a cui l’Accademia potrà rafforzare azioni concrete nell’ambito del partenariato euromediterraneo. Ciò che rende ancora più positivi i risultati scaturiti dall’evento di sabato 24 aprile, è che tutti i partecipanti si sono trovati d’accordo su un punto cruciale per il futuro dell’intera area geopolitica euromediterranea: l’Accademia completa e ridà vigore ad un sentimento di necessità rispetto al partenariato, alla cooperazione, alla cultura della convivenza in positivo. I primi atti concreti sono stati due accordi sottoscritti tra l’Accademia del Mediterraneo ed i Governi del Marocco e della Macedonia, riguardanti l’attivazione delle Sedi in questi Paesi.