"TRIESTE FILM FESTIVAL"

Incontri con il Cinema dell’Europa Orientale

17-24 gennaio 1999

di Michele Capasso

In occasione del decimo anniversario di Alpe Adria Cinema è giusto celebrare tale fruttuosa attività con un bilancio. Negli ultimi quattro anni ha collaborato a questa rassegna la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e, a partire da quest’anno, collaborerà anche l’Accademia del Mediterraneo – costituitasi a Napoli il 10 ottobre 1998, su specifica Raccomandazione dei 2248 partecipanti al il Forum Civile Euromed, organizzato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo. Questa Istituzione, per rappresentatività e legittimità, è la massima espressione culturale e scientifica in ambito euromediterraneo. Ad essa hanno aderito 63 Accademie nazionali e regionali rappresentanti di 22 paesi mediterranei, 168 Università rappresentanti 36 Paesi euromediterranei, 192 membri cooptati, tra i quali premi Nobel e personalità della cultura, della scienza e dell’economia.

L’Accademia del Mediterraneo ha una dote importante: quella di conferitale da tutte le prestigiose Istituzioni ad essa aderenti. Tra queste vi è Alpe Adriana Cinema, il cui patrimonio culturale accumulato in questi dieci anni costituisce una vera e propria banca dati della storia del cinema dei Paesi dell’Europa orientale e del Mediterraneo: una finestra aperta su questo lembo Nord-orientale del nostro mare, da tempo luogo di fratture e di scontri ma anche di creatività e di valori. In questa edizione è rappresentata la Rassegna Monografica Onde dell’altra riva. Dopo la retrospettiva dedicata lo scorso anno all’Onda nera del cinema jugoslavo, prolungare tale ricerca all’interno dell’area dell’ex-Jugoslavia, prendendo in considerazione quelle zone geografiche che e produttive che non erano comprese nell’Onda nera, assume il significato politico e culturale importante. Non è un caso che l’Accademia del Mediterraneo abbia fortemente voluto che tra le Accademie aderenti all’Assemblea costitutiva vi fossero quelle dei Paesi dell’ex-Jugoslavia: Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro. Le fatture prodotte da scelte politiche sciagurate si rinsaldano così nel nome della cultura ed il cinema, in questo caso, ne rappresenta una delle massime espressioni. Le retrospettive del cinema croato, bosniaco-erzegovese e montenegrino sono uno strumento essenziale per comprendere le esperienze produttive di questo versante dell’Adriatico, anche nel confronto con l’Altra Riva dove il cinema italiano spesso è stato un modello o comunque una suggestione. Il "Premio Internazionale Laboratorio Mediterraneo" giunto quest’anno alla sua quarta edizione, con il patrocino dell’Accademia del Mediterraneo si rafforza ed assume un alto significato nei confronti di un’area che da luogo di scontri e tragedie deve essere, sempre più, un luogo di incontro e di dialogo per valorizzare e trasformare ciascuna identità in risorsa indispensabile per una nuova Europa del Mediterraneo.

È questo l’impegno assunto che, come un atto di fede, intendiamo perseguire da quest’anno anche con la collaborazione dell’Accademia del Mediterraneo.