“ROMA”

23 giugno 2002

 

A Napoli la “Casa del Mediterraneo”

 

 

NAPOLI. Il dialogo tra i paesi del Mediterraneo trova, a Napoli, una casa. È la “Maison de la Méditerranée”, luogo di scambi e di confronto, per costruire la pace e per rafforzare i legami, anche economici, tra le diverse sponde di un mare che un tempo rappresentava il crocevia del mondo e oggi intende recuperare una sua precisa dimensione internazionale.

La Maison, frutto dell’impegno della Fondazione Laboratorio Mediterraneo e della Regione Campania, ha sede in locali che affacciano su piazza Municipio e via Depretis, completamente ristrutturati: la sala riunioni è abbellita dalle bandiere dei paesi membri, il sottotetto si regge su simboliche arcate che recano ognuna il nome di uno degli Stati. Le tabelle sono tutte in caratteri latini e arabi: il clima è quello dell’amicizia e della cooperazione, sentimenti essenziali per costruire un futuro di pace anzitutto in Medio Oriente. Commenta Antonio Bassolino, designato presidente della Maison: “E’ un passo avanti importante per i paesi del Mediterraneo. Basta con l’idea inaccettabile dello scontro tra culture: l’unica strada possibile e giusta, per tutti, è quella del dialogo per un reciproco arricchimento”. Alla direzione della Maison c’è Michele Capasso. A fine ottobre è prevista la solenne inaugurazione della sede: attesi re Hassan del Marocco e altri capi di Stato. Ieri, intanto, il battesimo della Maison si è svolto con i saluti del sindaco Iervolino, dei parlamentari Antonio Meccanico e Claudio Azzolini, del prof. Fabio Roversi Monaco, vicepresidente della Treccani, che ipotizza un grande lavoro accademico: la compilazione di una enciclopedia del Mediterraneo. Lo scrittore Predrag Matvejevic’, esule di guerra dalla Bosnia, è convinto dell’importanza del dialogo tra le due sponde: “Nel Mediterraneo c’è una grande identità dell’essere, legata alle diverse storie e radici, ma è più debole l’identità del fare”.