“IL DENARO”

 

25 giugno 2002

 

 

Una casa per il Mediterraneo

E’ tempo di promuovere il rispettoso dialogo tra le differenze

 

 

di Antonio Bassolino*

 

E’ con grande piacere che dichiaro aperta la Sede centrale dell’Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerraneé. La Regione Campania si era impegnata lo scorso ottobre a rispondere concretamente alla richiesta di dare vita a questo organismo a Napoli.
Grazie all’intenso lavoro della Fondazione Laboratorio Mediterraneo — che sin dal 1994 aveva individuato nel dialogo tra culture e civiltà lo strumento essenziale per promuovere pace e progresso nel bacino mediterraneo — la Regione Campania ha individuato nell’Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée una struttura per promuovere iniziative concrete — a livello di Stati, Regioni e Società civile — a favore del dialogo culturale, politico e sociale tra le diverse culture che si affacciano su questa area così importante del mondo. Ora questa struttura ha anche una sede, un luogo dove si lavorerà per mettere in campo attività in grado di favorire i contatti tra diverse culture e costruire occasioni di rispettoso dialogo tra le differenze. Un luogo che raccolga la cultura della polis e affermi la funzione della relazione, del confronto, dell’ascolto dell’altro.
Un confronto e una relazione quanto mai necessari nella fase attuale, attraversata da grandi incertezze e dal diffondersi di sentimenti di paura tra i cittadini europei. E’ uno dei portati di un processo di globalizzazione che comporta rischi ma anche grandi opportunità. Sarebbe miope una lettura unilaterale volta ad esaltare soltanto uno di questi aspetti. La globalizzazione non può essere lasciata a se stessa, senza regole e criteri. Vi è bisogno di un nuova governance dei processi di internazionalizzazione capaci di ampliare le libertà sostanziali e fondamentali degli individui nel campo della partecipazione politica, dell’ istruzione, delle cure sanitarie. In quest’ottica particolarmente necessaria diventa la costruzione di legami sia a livello locale che globale, per affrontare i temi dello sviluppo e del riequilibrio in una logica di dialogo e di pace.
La Maison de la Méditerranée, con le sue sedi nei vari Paesi euromediterranei e con la preziosa esperienza accumulata può costituire un importante strumento di tale processo. Può costituire un prezioso strumento operativo che deve permettere la realizzazione di progetti significativi. Iniziative che assumono, nell’attuale fase delle relazioni internazionali un significato particolare.Il dopo Manhattan chiama tutti a nuove e impegnative responsabilità. La Campania in primo luogo è chiamata a potenziare il proprio tradizionale e storico ruolo di cerniera nel Mediterraneo. Il referendum confermativo sul federalismo crea nuove ed inedite possibilità. Consente infatti alle Regioni la stipula di accordi e intese internazionali. I passi in avanti compiuti in questi mesi, come l’apertura della sede della Maison a Marrakesh e le altre sedi tematiche presenti nei Paesi euromediterranei e nella Regione Campania, ci incoraggiano ad andare avanti.
La Regione Campania, anche avvalendosi dell’operato di prestigiose istituzioni culturali e universitarie, può svolgere un ruolo di primo piano nell’area del Mediterraneo. La sua posizione geografica e le sue tradizioni culturali di tolleranza e integrazione la candidano a svolgere un ruolo importante verso i Paesi del Mediterraneo. Un impegno cui ci spinge anche l’Area di Libero Scambio Euromediterranea che è in via di formazione e che sarà istituita, così come delineato dalla dichiarazione di Barcellona del 1995, entro il 2010.

In particolare la Campania è pronta ad impegnarsi per favorire l’affermazione dei diritti umani e delle libertà politiche fondamentali in questi Paesi; per favorire l’accelerazione del ritmo dello sviluppo economico e la riduzione del divario socio culturale esistente. Siamo di fronte ad impegnative prove e sfide. Sfide che riguardano innanzitutto lo sviluppo economico e civile di aree e territori oggi più che mai strategici e che chiamano tutti noi ad un grande impegno.
Possiamo e dobbiamo assumere questa sfida come la nostra sfida politica.


*presidente della Regione Campania
e della Maison de la Méditerranée