Salone del Libro, sabato 18 maggio 1996, ore 11

 

 

 

I SAPERI DEL FEMMINILE

Il Mediterraneo antico e le scelte per il nostro futuro

(a cura della Fondazione Laboratorio Mediterraneo)

 

 

I saperi delle donne delle antiche civiltà mediterranee, precedenti all’androcentrismo del mondo classico, propongono modelli organizzativi in cui la diversità non significa immediatamente inferiorità o superiorità. Un’ipotesi antica, le cui radici risalgono alle antiche popolazioni dell’Anatolia e alla società cretese minoica, che allo stesso tempo fa da scenario alla costruzione della relazione donna-uomo del nuovo millennio. Uno scenario in cui i valori e le competenze delle donne entrano sinergicamente in relazione con quelle degli uomini per costituire una società della complessità a misura di entrambi. In una prospettiva del pensiero delle donne secondo cui le caratteristiche precipue del genere femminile e di quello maschile sono da valorizzare e rispettare all’interno di un universo di saperi interconnessi e circolari, scrittori e studiosi del Mediterraneo s’interrogano con più recente ricerca antropologica, sociologica e psicologica.

Introduce: Caterina Arcidiacono, psicologa-analista, docente di Psicologia di Comunità alla Seconda Università degli Studi di Napoli e Presidente dell’Associazione Nazionale “Psiche e Differenza-Differenze”. Intervengono: Tahar Ben Jelloun,s crittore e giornalista, Matilde Callari Galli, Professore di Antropologia Culturale presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna; Michele Capasso, architetto e ingegnere, studioso dell’area mediterranea, Presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo; Vincenzo Consolo, scrittore; Rossana Dedola, psicologa-analista, docente dell’Istituto C. G. Jung di Zurigo, giornalista e autrice di saggi; Assia Dgebar, scrittrice e giornalista; Predrag Matvejevic’, saggista e Ordinario di Slavistica all’Università “La Sapienza” di Roma; Franca Pizzini, Sociologa del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Milano e Presidente del Centro Interdipartimentale dell’Università di Milano “Donne e Differenze di Genere”.