Maison de la Méditerranée
I popoli del Mediterraneo, mescolati da secoli dalle aggressioni e gli scambi, le rapine e i commerci, l’alternanza di domini e sottomissioni nell’incessante vicenda di guerre e di paci, sono ancora divisi da costumi che si contraddicono, credenze che si oppongono, interessi che si contrastano e restano l’uno all’altro incompresi in forza di tradizioni che si ancorano nella loro diversità.
Il corso storico ha avuto un
differente cammino, un’accelerazione diversa nella parte dell’”Occidente”
europeo, dell’Europa Balcanica e dei Paesi del Nord- Africa e dell’Asia Minore.
Esiste tra i popoli del Mediterraneo un distacco nel sistema di vita come nella
maniera di pensare. L’estendersi inesorabile della “modernità”, cioè dei modi
della produzione e del consumo, degli atteggiamenti mentali e delle concezioni
politiche basilari d’un Occidente troppo sicuro di sé che affrettatamente
riassume la “civiltà” nella propria civiltà, ha creato un Mediterraneo
instabile. La nuova ricchezza vi ha portato una nuova povertà, il nuovo
benessere che vi si diffonde lentamente s’accompagna d’una più nuda indigenza
dei beni e dello spirito che invece dilaga. Pervade una tensione latente ma
permanente, qua e là esasperata, che esplode in guerre improvvise, sia pur
limitate, in terrorismi feroci, nazionali ed internazionali.
Ogni singolo Stato non ha i
mezzi per uscire da queste contraddizioni e dai drammi interni e gli
affondamenti esterni che ne conseguono e le forme attuali di collaborazione
internazionale si sono rivelate impotenti. Perciò il processo che si è svolto
tra le nazioni dell’Occidente europeo nello spazio Mediterraneo non è
attualmente raggiungibile con i mezzi ordinari della diplomazia e della
politica, nazionale e internazionale.
Le difficoltà che le nazioni
occidentali, così legate da una storia comune e da una comune cultura, hanno
trovato nel costituirsi a Unione, dai modesti inizi del primo accordo di Roma
alle grandi svolte successive, il fatto che dopo alcuni decenni la
realizzazione effettiva degli ideali comunitari è ancora una difficile meta,
mostrano che il grande ideale di comunità e di pace, che costituisce la
rivoluzione mentale della seconda metà del XX sec. E una svolta decisiva nella
storia umana, è assai difficile da realizzare.