Roma – 23 maggio 2001

“Mediterraneo Versus Globalizzazione”

 

 

i lunedì dell’architettura

Mercoledì 23 maggio 2001, ore 20.00 – ACER – via di villa Patrizi 11, Roma

 

 

MEDITERRANEO VERSUS GLOBALIZZAZIONE

Una risposta dell’architettura

 

 

Introduce:      Amedeo Schiattarellas

Coordina:       Enzo Pinci

Interventi:      Antonella Monaco      L’Islam, un circuito di architetti, una fucina di progetti

                        Bruno Messina            – Il Mediterraneo nella globalizzazione

                        Alessandro Villari       www.isamed.it, una rete di dialogo interculturale

                        Michele Capasso        – La Maison de la Méditerranée                     

                        Fabio Morabito          – Il progetto “Torrescatenata”

                        Predrag Matvejevic   – Breviaro mediterraneo

 

 

 

Si può concepire oggi una strada diversa al fenomeno dilagante della globalizzazione? Senza cadere negli equivoci di visoni nostalgiche e consolatorie, il Mediterraneo – e l’architettura mediterranea in particolare – può offrire un contributo di metodo e rigore costruttivo sorprendentemente attuale, e praticabile.

Nel tempo dell’emergenza ambientale, dello sconfinamento delle risorse e del consumo indiscriminato del territorio, parlare di architettura mediterranea può significare riaccendere l’attenzione sui valori della necessità costruttiva: una necessità che deriva da una giusta distillazione di razionalità ed empiria, coniugate con una sensibile attenzione agli aspetti contestuali.

L’ISAM Istituto per l’Architettura Mediterranea si muove in questo ambito operativo. Nei meeting di architettura che organizza da 8 anni nell’isola d’Ischia, chiama a raccolta un numero ristretto di architetti emergenti di differenti provenienze culturali, intorno al grande tema della mediterraneità. Da tali incontri sono scaturite proposte e progetti su alcune tematiche riguardanti l’area mediterranea. Queste consentono di affermare che esiste una specificità mediterranea; una specificità fondata sui valori irrinunciabili del luogo, che possono interagire positivamente con i caratteri astratti e uniformanti della globalizzazione.