“IL CORRIERE DELLA SERA”

4 novembre 2002

 

 

Il Mediterraneo ha le sue news

di Aldo Grasso

 

A Napoli esiste la Maison de la Méditerranée, istituzione che rappresenta ben 561 organismi internazionali e si pone come casa comune delle genti del Mediterraneo. A Madrid un giovane marocchino senza permesso di soggiorno, Mohammed, racconta la città che forse dovrà presto lasciare. A Cipro, un vortice di denaro e tassazione tra le più basse al mondo fanno dell’isola un formidabile paradiso fiscale, messo in crisi però dall’ingresso in Europa. A Candia, in Grecia, quattro secoli di dominio veneziano hanno lasciato una traccia inconfondibile, ora che città cretese avvia il restauro delle splendide case in stile manieristico. Queste e altre notizie ci sono state offerte da “Tgr Mediterraneo” (Raitre, sabato ore 12.15, a cura di Giancarlo Licata e Sampietro Sanguinetti di France 3). Più dei singoli servizi conta però l’idea su cui si regge la trasmissione: “Il settimanale, grazie ad accordi internazionali, va in onda in Spagna, Svizzera, Slovenia, Marocco, Algeria, Grecia, ed ancora in tre paesi mediorientali, Giordania, Libano e Palestina. In tutto 11 televisioni pubbliche euromediterranee alle quali si devono aggiungere i satelliti francese, italiano, spagnolo e quello del Marocco”. Si parla di costumi, usanze, ricchezze artistiche e ambientali senza tuttavia dimenticare i conflitti, le tensioni dei paesi rivieraschi, le violazioni dei diritti civili, l’insorgenza dei radicalismi e del terrorismo. Con gli anni, “Tgr Mediterraneo” (il programma, nato nel 1993, interamente realizzato a Palermo, è arrivato all’undicesimo ciclo) è migliorato: l’idea di un conduttore in video che lanci e colleghi i servizi diminuisce l’inevitabile tono ufficiale ed eleva quello più propriamente giornalistico. E’ su questa strada che bisogna compiere ulteriori sforzi, bandendo folclore e riguardi istituzionali osando qualcosa di più.