La signora Franca si
compiace «Il marito l’ho scelto bene»
TRIESTE - Vestito blu, camicia candida,
cravatta bordeaux a pallini bianchi. Carlo Azeglio Ciampi
parla davanti ai vertici e ai dipendenti del Piccolo. Le sue
parole sono chiare, scandite con fermezza pacata e senza
esitazione. Pochi passi più in là, come sempre, c’è lei, la
signora Franca. Che lo guarda con l’affetto di una vita a due
iniziata nei lontani anni dell’Università. Basta osservarla e
la battuta che pronuncerà qualche minuto dopo, chiacchierando
lontano dai discorsi ufficiali, appare davvero scontata: «Eh
sì, ho avuto buon occhio nello scegliermi il marito. Lo dico
sempre alle mie nipotine: occorre avere buon occhio, sennò
sono zaini che ti devi trascinare tu per tutta la
vita...» Collana e orecchini di perle maxi su tailleur
beige rigato e pettinatura inappuntabile, assieme a Carlo
Azeglio Franca Ciampi gira tra le scrivanie elargendo commenti
e battute. Aderenti al contesto, naturalmente: così davanti ai
giornalisti arrivati in redazione ad attendere il Presidente
alle 9 del mattino - praticamente l’alba, per la categoria -
scherza con un «Vi facciamo fare delle levatacce, eh?» E le
piace giocare al ribasso con chi la segue block notes alla
mano: «Oh, non so quale risultato ne potrà
trarre...» Ancora qualche battuta su figli, nipoti e
famiglia e via, di nuovo a bordo dell’auto blu, verso un’altra
tappa della intensissima tre giorni in Friuli Venezia Giulia.
Il Capo dello Stato accanto a lei saluta, sorride, commenta. I
giornalisti gli chiedono ancora una battuta. Ma a quel punto
si trovano davanti la signora Franca: «Eh no, adesso basta,
sono giorni che non fa altro che parlare. Insomma, anche lui è
un essere umano...»
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