“IL MATTINO”

 

6 dicembre 2002

 

 

Il cinema egiziano secondo il regista Salah Abou Seif

Parte da Napoli il minitour cinematografico dedicato a Salah Abou Seif, indiscusso padre del cinema egiziano. Dopo l’anteprima di ieri all’Accademia del Mediterraneo con la proiezione di «Al Saqqa Mat» («Il portatore d'acqua è morto») e quelle in programma sino a martedì al Modernissimo.it, la rassegna toccherà Bologna, Bruxelles e Tolosa. In cartellone otto rare pellicole restaurate grazie alla collaborazione tra le cineteche europee e quelle arabo-mediterranee: «Il mostro» (1953), «La giovinezza di una donna» (’56), «Il picchiatore» (’58), «Tra cielo e terra» (’59), «Il processo 68» (’68), «Il Cairo 1930» (’66). Salah Abou Seif ha esordito nel 1940 e ha realizzato ben quarantuno film, alcuni dei quali sono ritenuti capolavori del cinema arabo. Collaboratore abituale del premio Nobel per la letteratura Nagib Mahfuz (nella foto), da lui introdotto nel mondo del cinema, Abou Seif ha descritto con estrema sensibilità i caratteri dell’uomo egiziano, che ha colto sia nei momenti di vita quotidiana sia nella sua partecipazione ai grandi avvenimenti che hanno segnato la storia del paese nel secolo scorso.