Inaugurazione Mostra documentaria e fotografica dedicata a Carlo Bernari

Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée

21 dicembre 2002

 

 

 

Intervento di Michele Capasso

 

Buongiorno a tutti mi limito semplicemente a darvi il saluto del padrone di casa, ma siccome è nostra consuetudine il sabato fare il rendiconto delle attività svolte dalla Maison de la Méditerranée attraverso la sua articolazione nelle varie sedi voglio sintetizzarle anche a voi. Ringrazio per prima cosa l’Assessore Rachele Furfaro per la sua partecipazione e per il suo sostegno fin dall’inizio alla nostra azione un affettuosissimo ringraziamento a Peppe Lanzetta che ha voluto essere qui per leggerci una poesia di Bernari e trasmetterci con l’emozione della sua arte l’esatta sensazione di questo grande scrittore. Quest’anno che si conclude è stato per noi importante perché ha visto l’apertura di cinque sedi dell’Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée a gennaio con il Presidente Bassolino a Marrakesch poi ad Amman, a Gerico e, in ultimo a Skopie. Questa settimana che si conclude è stata oggetto di eventi particolarmente importanti: si è inaugurata ad Amman una mostra unica su l’arte araba delle donne, una mostra molto importante e significativa, che sarà all’UNESCO nel mese di febbraio, alle Nazioni Unite a Newyork a marzo, e ad aprile la ospiteremo alla Maison de la Méditerranée, la prima volta che le donne arabe possono presentare le loro opere con un catalogo molto bello che abbiamo realizzato. A Skopje si è conclusa  mercoledì una conferenza sulla nuova Europa che si allarga e sul riflesso che questo avrà sulle regioni particolari dell’Asia che confinano con questa nuova grande Europa, mentre ad Alessandria d’Egitto  dove abbiamo istituito una sede nella costituenda Biblioteca Alexandrina stiamo varando un progetto molto importante, ovvero la realizzazione dell’Enciclopedia del Mediterraneo che avrà una sezione particolare dedicata ai grandi scrittori. A Marrakesch invece in questi giorni abbiamo partecipato alla sessione inaugurale del IV Global Forum sul Buon Governo, il Forum che ha fatto seguito a quello di Napoli. C’è stata con una prefazione di Matvejevic' e del Segretario generale Aziza, una presa di posizione importante, si è compreso cioè che al Buon Governo delle città, delle istituzioni delle collettività locali sono legate i grandi temi che noi affrontiamo quotidianamente e che sono quelli dell’acqua siccità, della democrazia, dell’istruzione. Sempre a Marrakesch si è inaugurato il quarto anno dell’attività della nostra sede Sud varando una Chaire Averroè dedicata al grande filosofo, un libro che abbiamo realizzato con l’attività di questa sede, e poi abbiamo concluso CINEMAMED, un progetto europeo che da quattro anni portiamo avanti affiancando a questo un Forum fatto con l’Università Senghor di Alessandria dedicata alle donne, democrazie e diritti umani. In questi giorni si conclude a Bologna dopo Napoli una retrospettiva su Salah Abu Seif un grande regista egiziano e ci sta un’intervista inedita al premio Nobel Mafus che ci ha voluto dedicare un ricordo particolarmente interessante e quindi trattando noi di cinema essendo un istituzione costituita all’inizio da scrittori importanti: ricordo Matvejevic' che ha fondato con me la Fondazione, Claudio Magris, Consolo, Montalban, occupandoci anche di cinema non potevamo non accogliere con grande affetto e con grande partecipazione questo ricordo di Carlo Bernari al quale Daniela Bernard ha dedicato molto impegno. Cosa dire, è un momento importante per la storia dell’Europa e del Mediterraneo, e l’anno prossimo sarà un anno estremamente importante per la città di Napoli che ospiterà il 2 e 3 dicembre la Conferenza euromediterranea dei Ministri dei 27 Paesi del partenariato, sarà l’ultima perché poi quella successiva si allargherà a 35 e sarà una sfida complessa e articolata perché vedrà la partecipazione al partenariato culturale, politico ed economico anche dei nuovi Paesi che si apprestano ad entrare in Europa. Nel 2003 abbiamo programmato eventi particolarmente importanti come di consueto il Premio Mediterraneo che si svolge ogni anno ai primi di gennaio il Premio Mediterraneo per la Pace è stato assegnato a Padre Elias Chacour un padre di origine araba, di nazionalità israeliana e di fede cristiana quindi sintetizza in un momento particolare queste tre importanti religioni e soprattutto è colui che ha creato la scuola di Billin che accoglie 80 bambini di varie religioni unico strumento di pace e di coesistenza pacifica e di reciproca comprensione. Il Premio Mediterraneo per la Cultura lo abbiamo assegnato a Susanne Moubarak moglie del Presidente egiziano per aver realizzato, anche seguendo il nostro impulso dal 1996, quell’opera stupenda che è la Biblioteca Alexandrina. Quest’anno si istituisce il Premio per la promozione sociale e lo sviluppo sostenibile che abbiamo assegnato alla sorella del re del Marocco Lalla Meryem, che per la prima volta ha consentito che le donne partecipino alle elezioni del Parlamento marocchino. Sono 45, sono riuscite a diventare il 18% e soprattutto stanno facendo azioni molto importanti per l’infanzia e per l’analfabetismo. Il Premio Mediterraneo d’Arte  sarà dato al cantante algerino Kaled, il Premio Mediterraneo Informazione al quotidiano del Marocco Al Bayane, un quotidiano “di sinistra” che ha dato voce alla diaspora quando non c’era ancora il processo di democratizzazione. Come di consueto il Delfino d’argento è un Premio che l’Accademia riserva ai suoi membri scomparsi, l’anno scorso è stato dato a Marcello Gigante e a Paolo Bufalini quest’anno sarà attribuito a Francesco de Martino e al grande poeta Izet Sarajlic che ci ha lasciato un testamento spirituale molto importante e del quale abbiamo pubblicato un’opera che è Il libro degli Addii, ricordo e summa di tutta la sua poesia. Questa breve carrellata è servita per farvi comprendere lo sforzo che stiamo facendo qui e in questa ottica proprio perché dal 22 giugno siamo radicati fisicamente nel cuore di Napoli mentre prima le attività legate a Napoli e alla Campania costituivano il 2-3 % di tutta l’architettura della Maison de la Méditerranée, adesso naturalmente stanno assumendo una percentuale più importante. Abbiamo dedicato attenzione al Centro antico di Napoli con progetti che stiamo seguendo e presenteremo ai primi di gennaio un’Associazione “Centro antico” per lo sviluppo sostenibile e per la rivalutazione, stiamo dando un’attenzione particolare al management di quartiere per rivalutare un meccanismo che abbiamo sperimentato a  Berlino con successo, vale a dire tutti i grandi cambiamenti, tutte le grandi opere pubbliche, tutte le trasformazioni, vengono prima esaminate da una giuria di quartiere composta da vari elementi e  da varie categorie guidate da alcune professionalità  e ha dato un risultato notevole che è stato oggetto di un seminario di studio la scorsa settimana a cui hanno partecipato i presidenti degli ordini professionali italiani e campani, vari esperti, il vicesindaco di Berlino, il Presidente del Senato di Berlino. Abbiamo creato questo legame Berlino-Napoli che sicuramente darà i suoi frutti. E in questo scenario, s’inquadra questa mostra e questo evento dedicato a Carlo Bernari del quale vi parlerà molto meglio di me Daniela Bernard, ma prima di lei voglio dare la parola a Rachele Furfaro ringraziandola moltissimo per questa partecipazione.