CONCLUSIONI
Il lavoro svolto durante i 15 giorni degli “Ateliers
culturali euromediterranei” di Napoli si è dimostrato estremamente fruttuoso,
sia nell’attività prettamente convegnistica, in cui molti e stimolanti sono
stati i dibattiti, sia nei lavori di gruppo, che hanno prodotto diversi
progetti comuni.
I partecipanti, provenienti dalle due sponde del
Mediterraneo, sono stati impegnati nell’elaborazione di modalità di lavoro
comune e, allo stesso tempo, nella decodificazione dei propri contesti, condividendo
conoscenze culturali e scientifiche.
Il progetto, nella sua complessità, ha sofferto
della mancanza di sei dei partecipanti previsti e invitai provenienti
dall’Algeria, dal Marocco e dall’Egitto a causa del rifiuto del Visto
d’ingresso per l’Italia.
In ogni caso, per gli “Ateliers Culturali
euromediterranei” sia la circolazione delle idee e delle opere, sia quella
delle persone rimane una priorità del partenariato euromediterraneo.