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COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE "ENERGIA E TRASPORTI" DIREZIONE G - Trasporto marittimo e intermodalità Sicurezza marittima |
Bruxelles, 12 febbraio 2003
TREN/G2/WdR D(2003)
Sig. Michele CAPASSO
ACCADEMIA DEL MEDITERRANEO
Egregio
Sig. Capasso,
La
ringrazio per l'"Appello per la salvaguardia del Mare Mediterraneo"
che ha inviato al signor Prodi il 3 gennaio scorso.
Nel
Suo messaggio attira l'attenzione della Commissione europea sull'importanza e
la vulnerabilità delle acque e delle coste del Mediterraneo in caso di
inquinamento provocato da un incidente marittimo e sottolinea l'assenza di un
progetto europeo globale che tenga conto delle due sponde di questo mare.
Infine propone una serie di misure destinate a rafforzare la sicurezza marittima
nel Mediterraneo.
Condivido
pienamente la Sua preoccupazione per il livello di sicurezza marittima in un
mare quale il Mediterraneo, culla d'Europa, che la geografia rende
particolarmente vulnerabile. Oggi la Comunità europea dispone di un acquis giuridico in materia di sicurezza
marittima che, pur essendo suscettibile di miglioramenti, assicura in ogni caso
un livello elevato di sicurezza nelle acque dell'Unione. Si tratta di un
insieme di disposizioni, ispirate alle convenzioni internazionali in materia,
che riguardano importanti settori quali gli obblighi dello Stato di bandiera e
di approdo, il controllo del traffico marittimo (in particolare per il
trasporto di merci pericolose), le prescrizioni applicabili alle navi
passeggeri o da pesca nonché le attrezzature marine o le norme concernenti la
formazione della gente di mare o il loro orario di lavoro.
La
Commissione vigila sull'applicazione di queste disposizioni da parte degli
Stati membri e ne promuove la diffusione nei paesi candidati nonché in quelli
confinanti, nel quadro del dialogo politico e dei programmi di cooperazione.
Con i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo la cooperazione si svolge
essenzialmente nell'ambito dei progetti finanziati dal programma MEDA.
Dopo
l'incidente della Prestige, il 3
dicembre 2002 la Commissione ha adottato una comunicazione in cui propone una
serie di misure destinate ad applicare il regime attuale con maggiore efficacia
e a rafforzarlo. Le misure proposte, che il Consiglio ha appoggiato, intendono
tra l'altro vietare il trasporto di gasolio pesante su navi monoscafo e
accelerare la loro progressiva eliminazione, applicare sanzioni penali a tutti
i soggetti che hanno contribuito a inquinare i mari e le coste in caso di colpa
grave nonché a rafforzare ulteriormente il controllo dello Stato di approdo.
Tra le iniziative non legislative, occorre sottolineare la rapida istituzione
dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima nonché gli sforzi che saranno
compiuti a livello internazionale per esaminare se sia opportuno modificare il
diritto del mare al fine di creare un nuovo equilibrio tra la libertà dei mari
e il diritto degli Stati costieri di proteggere le loro acque e coste dai
pericoli dell'inquinamento marino.
A
questo proposito, la signora de Palacio, vicepresidente della Commissione, ha
invitato i principali partner marittimi della Comunità, tra cui i paesi della
sponda meridionale e orientale del Mediterraneo, a impegnarsi direttamente
nella riflessione in materia.
In
allegato Le invio a titolo informativo la copia di una relazione sulle
iniziative della Commissione dopo l'incidente della Prestige. Come potrà constatare, la maggior parte delle
preoccupazioni specifiche da Lei citate nella Sua lettera viene presa in
considerazione.
La
prego di gradire, egregio signore, i miei migliori saluti.
Willem de Ruiter