La riunione 

In occasione dell'inizio della presidenza spagnola dell'Unione europea - alla quale seguirà il semestre greco e quello italiano - per dare impulso al partenariato euromediterraneo, si è svolta a Palermo una riunione italo-spagnola sul Mediterraneo. Lo scopo è quello di dare forza e coordinamento a progetti prioritari di partenariato.

La Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha presentato - con l'appoggio del Ministero italiano degli Affari Esteri, il progetto "Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée" di seguito riportato.

NOTE E PROPOSTE PER LA RIUNIONE BILATERALE
ITALIA-SPAGNA
 DEL 18 – 19 .12.2001
  1. Il partenariato euromediter-raneo è bloccato anche per la mancanza di un luogo legittimamente rappresentativo degli attori della Società Civile, specialmente per quanto concerne il volet culturale, sociale e umano.  
  1. L'Unione europea ( Consiglio europeo di Gand del 19.10.2001 e Riunione dei Ministri degli Affari esteri euromediterranei di Bruxelles del 5 e 6.11.2001) ha chiesto agli Stati Membri di dare assoluta concreta priorità al dialogo tra le culture a livello internazionale e, specialmente, nell'area euromediterranea, rilanciando il Processo di Barcellona ed il Processo di Pace in Medio Oriente (sulla base delle risoluzioni 242 e 338 dell'ONU), attraverso il sostegno di Istituzioni altamente rappresentative in grado di perseguire gli obiettivi prefissati.
  1. E’ necessario, in questo particolare momento storico,  dare voce a  proposte associative la cui specifica identità ha per fondamento la mutua riconoscibilità di appartenenza alla cultura euromediterranea che supera ogni altra connotazione: di filiazione politica, di fede religiosa, di livello istituzionale degli associati.
  1. La Spagna ha iniziato il partenariato euromediterraneo nel 1995 con la Conferenza di Barcellona e con il I Forum Civile Euromed, ponendo le basi essenziali di questo processo.
  1. L’Italia, specialmente con l’organizzazione del II Forum Civile Euromed, ha continuato questo percorso. In questa occasione 2248 rappresentanti di numerosi organismi della Società Civile euromediterranea provenienti da 36 Paesi, si sono confrontati su 4 aree tematiche suddivise in 11 Sessioni e 50 tavoli di lavoro.Consapevoli dell’impossibilità di costituire un’Unione “statuale” euromediteranea ma, al tempo stesso, dell’urgente necessità di dare legittimità, istituzionalità e rappresentatività allo Spazio euromediterraneo, i partecipanti hanno adottato una raccomandazione in cui si chiese alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo – organizzatrice del Forum – di costituire attraverso appositi organismi, un processo capace di attuare tale progetto e pervenire alla costituzione di un’ “Unione euromediterranea” della cultura, della scienza e della ricerca attraverso la nascita della "Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée".
  1. La Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha adempiuto a tale compito e Stati, Regioni, Città, Università e vari Organismi dei Paesi euromediterranei  (rappresentativi di oltre 150 milioni di abitanti) hanno riconosciuto l’Accademia del Mediterraneo- Maison de la Méditerranée con delibere ufficiali pervenute negli anni 2000 e 2001 al Parlamento Italiano (Senato e Camera) ed al Parlamento Europeo – Commissione europea al fine di sostenere la costituzione della "Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée", luogo principale di dialogo e cooperazione tra culture e Popoli euromediterranei e tra l'Occidente e l'Islàm - con le sue sezioni principali ( Almamed, Euromedcity, Isolamed e Labmed) e le azioni più significative (Collège de la Méditerranée, Master di Alta Formazione, Portale "Euromedi.net", rappresentanze permanenti degli Organismi euromediterranei, ecc.)

 

  1. La Maison de la Méditerranée ha la sua sede principale a Napoli e la sede di coordinamento per l’Ovest in Spagna (Madrid), mentre il coordinamento della consociazione Euromedcity è affidata alla città di Siviglia.
  1. A sei anni dal Processo di Barcellona è indispensabile interrogarsi sui motivi che da un lato hanno portato ad una rapida e felice conclusione delle azioni progettate e dall’altro quelli che hanno ritardato le realizzazioni programmate. A questo fine occorre fare un bilancio preciso di quanto è stato investito come attività umana e risorse economiche e di quanto  si è ricavato, in particolare mettendo in luce il rapporto tra singole iniziative e singoli risultati concreti. Questo allo scopo di avere una visione chiara delle iniziative e degli investimenti che sono stati fruttuosi e di quelli invece che hanno rappresentato uno spreco. Ciò non per avanzare critiche ed aprire inutili polemiche, ma in prospettiva di una più funzionale finalizzazione degli sforzi, dei mezzi, delle procedure e della selezione degli organismi ai quali si può affidare con più sicurezza i futuri sviluppi. Tutto questo sempre in funzione soltanto di una reale produttività sociale, politica, economica e culturale.
  1. Il momento è particolarmente propizio in quanto si ripresenta di nuovo la felice congiunzione di un’azione concorde tra Spagna ed Italia che si succederanno alla Presidenza dell’Unione europea nel 2002 e nel 2003, la stessa congiunzione da cui è cominciato il processo di partenariato che ha trovato il suo coronamento in una struttura fissa ed unitaria di rappresentazione di tutti i Popoli e i rappresentanti della Società civile euromediterranea nella "Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée".

 

  1. Nella "Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée"(AdM e MdM) la Società civile dei Paesi euromediterranei trova la sua rappresentanza, la sua espressione. Ciascuno dalla propria stanza aperta in uno spazio comune dà vetrina di sé, si offre alla conoscenza degli altri nelle sue peculiarità: dalle abitudini e le maniere di vita alle mute vestigia di un passato apparentemente chiuso nella memoria critica degli studi ma in realtà presente in atteggiamenti e costumi che la modernità uniformatrice non scalza, in modi di pensare e di essere che restano singolari e specifici nella globalità livellatrice, dietro il linguaggio universale che s’impone sulla diversità delle lingue e sotto il grigiore delle formule comuni che si stende sulla grande coloritura delle espressioni nazionali. L’incontro permanente, il dialogo quotidiano, la reciproca presentazione e il confronto spontaneo, lo sforzo costante di spiegarsi e di intendersi, i colloqui informali ai diversi livelli sono le condizioni indispensabili per una evoluzione della coscienza politica mediterranea che porti ad adeguare i sentimenti e le concezioni di tutti gli Stati mediterranei.
  1. Per un più efficace processo del partenariato in futuro e per continuare un’azione efficace e non dispersiva di forze e di risorse, la AdM e MdM ha deciso di istituire un Forum permanente della Società civile in cui con fissa periodicità i responsabili degli organismi ed istituzioni che svolgono le attività programmate nei settori chiave (ambiente, migrazioni, sviluppo sostenibile, trasporti, democrazia, giustizia, ecc.) si riuniscono per analizzare le azioni compiute, quelle in corso e gli esempi di buona pratica nonché adattare in base all’esperienza procedure e tecniche nelle azioni programmate.
  1. La AdM e MdM inoltre nella sua sede di Napoli dal 1 luglio al 30 novembre 2003 farà, con appositi banche dati, seminari e discussioni, procederà al bilancio dei primi otto anni di partenariato e i risultati di queste analisi saranno presentati nei giorni 27, 28 e 29 novembre 2003.
  1. Si propone, infine, che già a partire dal Forum Civile Euromed programmato a Valencia il prossimo aprile 2002, tutti questi eventi di organizzazione, programmazione ed analisi siano condotti congiuntamente dalla Spagna e dall’Italia

I Partecipanti alla Riunione

a) Delegazione spagnola

Miquel Nadal, Segretario di Stato per gli Affari Esteri

Josè de Carvajal, Ambasciatore di Spagna in Italia

Gabriel Busquets, Direttore Generale di politica estera per  il Mediterraneo, Medio Oriente a Africa

Eudaldo Mirapeix, Ambasciatore speciale per gli affari del  Mediterraneo

German Bejarano, Direttore Generale per le relazioni economiche  internazionali

Manuel Montobbio, Direttore del Gabinetto del Segretario di Stato

Ricardo Martinez Vazquez, Vice Direttore Generale della cooperazione con  i Paesi del Mediterraneo a Europa orientale

Carlos Fernandez Arias, Vice Direttore Generale per il Nord Africa

Juan Gonzalez Barba, Segreteria Generale Affari europei

Juan Josè EscobarDirezione Generale di coordinamento degli Affari  generali a tecnici dell'Unione Europea

Juan Josè Herrera, Gabinetto del Segretario di Stato

Joan Rosellò, Università delle Isole Baleari

Andreu Claret, Direttore dell'Istituto catalano dei Mediterraneo

Pedro Martinez Seiquer, Giornalista della rivista "Dialoghi del  Mediterraneo"

Josè Maria Lacasa, Capo relazioni internazionali della CEDE

Fernando Puerto, Capo relazioni internazionali del Consiglio superiore delle Camere di Commercio

b) Delegazione italiana

Senatore Alfredo Mantica, Sottosegretario di Stato

Amb. Paolo Pucci di Benisichi, Ambasciatore d'Italia in Spagna

Ministro Antonio Badini, Direttore Generale per i Paesi del Mediterraneo  e del Medio Oriente

Cons. Antonino Provenzano, Capo Segreteria del Sottosegretario Mantica

Cons. Marco Rocca,  D. G. Mediterraneo a Medio Oriente - Capo Ufficio IV (questioni multilaterali)

Cons. Gabriele Checchia, Consigliere diplomatico del Ministero delle Attività Produttive

Cons. Domenico Giorgi, D. G. Integrazione Europea - Capo Ufficio II (Relazioni dell'UE con i Paesi terzi a le organizzazioni regionali)

Cons.Antonio Bellavia, D. G. Mediterraneo a Medio Oriente - Ufficio I (Paesi del Maghreb)

D.ssa Raffaella Di Maro, Ministero del Tesoro Dipartimento del Tesoro - Rapporti finanziari internazionali

Dr. Gianmichele De Maio, Assistente particolare del Sottosegretario Mantica

Arch. Michele Capasso,  Presidente della Fondazione Laboratorio Mediterraneo e  Direttore Generale dell'Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditeranée

Dr. Luigi Corbò, Direttore Generale IPI (Istituto per la Promozione Industriale)

Dr. Pier Luigi D'Agata, Confindustria - Area Relazioni Internazionali

Prof. Ezio Martuscelli, CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)

Avv. Walter Mazzitti, Presidente Commissione Interministeriale per la Politica dell'Acqua nel Mediterraneo

Prof. Umberto Triulzi, Direttore IPALMO (Istituto per le Relazioni fra I'Italia e i Paesi dell'Africa, America Latina a Medio Oriente)

Dr. Luigi Troiani, Confcommercio  (Settore Processi di Internazionalizzazione)

Dr. Vincenzo Valenti, Direttore Generale CIEM (Centro Internazionalizzazione a Promozione Piccole e Medie Imprese nel Mediterraneo)

 

 

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