Sessione 6
Conclusioni
Il Mediterraneo possiede il più imponente patrimonio di beni
culturali del mondo che va promosso, catalogato, restaurato, protetto,
valorizzato e gestito per sviluppare l'occupazione su scala regionale.
Per i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo le risorse
ambientali, artistiche, archeologiche ed architettoniche possono sempre più
costituire una delle principali risorse economiche.
I lavori di questa sessione si sono svolti in linea con la
Dichiarazione di Bologna che, per la salvaguardia, ha delineato i
seguenti ambiti:
a) Valorizzazione del patrimonio
culturale attraverso l'attivazione di reti (di musei, di siti archeologici, di
siti naturali a valore culturale, di istituzioni culturali, etc.) in grado di
promuovere turismo culturale di qualità.
b) Scambio di esperienze nell'ambito del sostegno istituzionale
e del trasferimento del know-how e di assistenza tecnica per le attività di coordinamento,
manutenzione e restauro.
c) Conoscenza del patrimonio culturale attraverso la diffusione
dell'informazione, l'utilizzazione di nuove tecnologie, l'inventario, in chiave
mediterranea, del patrimonio, del know-how e delle tecniche e metodologie di restauro.
d) La formazione per i mestieri e le professioni del patrimonio
e per l'animazione culturale.
Su queste linee direttrici i lavori
hanno affrontato i seguenti temi
1. Il patrimonio artistico del
Mediterraneo quale bene dell'umanità
2. La catalogazione e la gestione integrata dei beni culturali
3. Le banche dati dei beni culturali
4. La valorizzazione dei beni culturali come risorsa
5. Le tecniche di restauro e protezione
6. La formazione come strumento per la valorizzazione dei beni
culturali e ambientali e per l'occupazione
7. La ricerca archeologica nel bacino
mediterraneo: il contributo dell'Italia
8. Il patrimonio del sottosuolo mediterraneo
9. Ambiente mediterraneo e attività
ecocompatibili
10. Il ruolo dell'Unesco
nel Mediterraneo: MAB (man and biosphere, world heritage list)
11. Il telerilevamento nel monitoraggio per la gestione delle
risorse delle aree protette
12. La casa mediterranea modelli e deformazioni
13. Le emergenze architettoniche ambientali osservatori costieri
sul Mediterraneo
14. Il libro come patrimonio delle
Regioni europee e mediterranee
15. I giovani e l'arte
16. Il cinema nel Mediterraneo
17. Il teatro nel Mediterraneo
18. Il recupero delle tradizioni
culturali, delle competenze e delle professioni legate alla navigazione
marittimo-fluviale europea e mediterranea
I partecipanti hanno sottolineato
l'urgenza di identificare una metodologia che, su scala mediterranea, consenta
l'applicazione degli stessi criteri base in tema di catalogazione, promozione
della conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale.
È stata ribadita la necessità di evitare duplicazioni e di
giungere ad un rapido coordinamento delle varie istituzioni che si occupano del
patrimonio culturale del Mediterraneo.
Raccomandazioni
A/6:
Occorre rendere operativi i primi progetti regionali
approvati che, allo stato attuale, sono in una fase di stallo; far sì che
questi progetti possano decollare, ma che possano anche usufruire di quei
dispositivi di monitoraggio che garantiscono il raggiungimento degli obiettivi,
oltre alla pubblicizzazione delle procedure, delle metodologie e dei risultati.
B/6:
È necessario che la salvaguardia e la valorizzazione del
patrimonio culturale abbiano, per i popoli che vivono nel Mediterraneo, il
ruolo di catalizzatore e che siano un percorso formidabile di approfondimento
delle loro identità, un innesto propulsivo di conoscenze e di scambi, da
tradursi in percorsi formativi, riduzione dei particolarismi etnici,
innalzamento dei livelli di democrazia, qualità della vita e processi di
sviluppo. Per questi motivi è necessario adeguare le quote finanziarie previste
dalla Conferenza di Barcellona a favore del patrimonio culturale.
C/6:
Occorre che i Paesi europei attivino la cooperazione in
questo settore in modo concretamente innovativo, senza prescindere
dall'individuazione di domande e bisogni effettivi espressi dai Paesi
mediterranei, dalla scelta degli interlocutori appropriati, dalla volontà
d'innescare meccanismi durevoli e dal controllo di qualità. Per questo non si
può prescindere dal raggiungimento di obiettivi ben definiti attraverso
l'identificazione di modalità, strumenti, procedure, risorse che garantiscano
sostanzialmente l'informazione diffusa e la trasparenza.
D/6:
Occorre sostenere l'evoluzione della legislazione nel
settore della salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale, la teoria e
la pratica del restauro e l'informazione su tutte le tappe del lunghissimo
processo che ha visto protagonisti gli organismi internazionali, gli stati, le
città, gli studiosi, le grandi fondazioni e, sempre più, le associazioni di
cittadini.
E/6:
Occorre individuare i dispositivi che permettano di
valorizzare il patrimonio culturale come fonte di risorsa economica, di fronte
a una domanda che aumenta e richiede risposte appropriate, molte delle quali da
inventare e verificare.
F/6:
È indispensabile che la conservazione e il restauro
diventino i fondamenti di ogni valorizzazione. Si raccomanda di mantenere uniti
i principi di valorizzazione e salvaguardia che spesso interventi affrettati
disgiungono pericolosamente.
G/6:
È necessario evitare che l'industria del patrimonio,
condizionata dal suo consumo, scivoli verso effetti perversi già ampiamente
noti e prevedibili, oltre ad instaurare quella banalizzazione degli ambienti di
vita già segnalata dalla Raccomandazione di Nairobi.
L'occasione offerta dal partenariato euromediterraneo è la
sfida per ripensare, valutare criticamente e aprire un grande cantiere, perché
la salvaguardia del patrimonio possa inscriversi in una doppia strategia della
memoria e della creazione, tracciando un percorso di riscatto e ricollocando il
patrimonio nella prospettiva del futuro, con finalità che riguardano non solo i
modi di conservare, ma anche di intervenire e progettare.
H/6:
Occorre effettuare una mappatura completa di tutto quanto si
sta compiendo, utilizzando la struttura del Forum come momento irrinunciabile
di animazione, informazione e scambio, integrando e incentivando la
partecipazione, accorpando bisogni, segnalando e censendo competenze, per
evitare il rischio di una burocratizzazione strisciante che può ferire a morte
le intenzioni innovative e coraggiose di questo programma.
I/6:
Occorre sostenere le manifestazioni culturali e l'incontro
tra artisti e intellettuali provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo in
quanto, facilitando la comunicazione e stimolando la circolazione delle idee,
si sostiene l'indispensabile dialogo culturale.
L/6:
È necessario che la formazione diventi l'elemento centrale
per la creazione del nuovo rapporto uomo-ambiente, attualmente di particolare
complessità data l'esistenza, più che decennale, di norme e principi di
carattere internazionale e comunitario.
M/6:
Occorre diffondere la peculiare valenza culturale delle
strutture sotterranee mediterranee trasmesse dalle antiche civiltà ed attuare
interventi di salvaguardia per la fruizione delle medesime.
N/6:
Occorre valorizzare le varie culture musicali dei Paesi del
Mediterraneo che hanno poche occasioni di dialogo e di interscambio di
esperienze, alcune in grave rischio di estinzione.
O/6:
Si raccomanda di tutelare e valorizzare il libro dei Paesi
europei e mediterranei, attivando ogni azione utile al fine di riconoscerlo
come "patrimonio culturale dell'umanità".
P/6:
Occorre recuperare le interrelazioni storico-culturali
affidate alla navigazione dei fiumi, dei mari e dei canali fra le sponde del
Mediterraneo e l'Europa.
Q/6:
È auspicabile tramandare il patrimonio culturale legato agli
usi e costumi dei luoghi che costeggiano i fiumi e i canali dell'Europa e del
Mediterraneo, per poi creare una documentazione cartografica e fotografica che
evidenzi le peculiarità di ogni territorio e li cataloghi su scala
mediterranea.
Progetti
6/A Labmed-patrimonio culturale (33)
Il progetto è stato già attivato a livello sperimentale in
alcune aree del bacino mediterraneo ed ha lo scopo di
· catalogare,
su scala mediterranea, il patrimonio culturale al fine di costituire una banca
dati che permetta di valorizzarlo e trasformarlo in offerta occupazionale
· promuovere
la conoscenza del patrimonio culturale (artistico, architettonico,
archeologico, ambientale) dei vari Paesi mediterranei.
Il progetto intende proporsi come uno strumento di lavoro
capace di razionalizzare gli interventi nel campo specifico del patrimonio
culturale (artistico, archeologico, architettonico, ambientale) del
Mediterraneo, rivolgendosi a tutti quei soggetti — pubblici e privati — che
svolgono compiti di gestione del patrimonio culturale (mobili e immobili),
nonché alle associazioni qualificate che affiancano le istituzioni nell'opera
di conoscenza e salvaguardia di tale patrimonio.
Il progetto si avvale di una rete di
raccolta dati costituita da tutti gli organismi (Unesco, Ministeri, Soprintendenze, Scuole, Università, Enti
religiosi, Associazioni culturali, etc.) che posseggono archivi sul patrimonio
culturale. L'obiettivo è utilizzare tutti i dati disponibili per
trasferirli su "scala mediterranea".
Per la realizzazione di questo
progetto, già attivato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo in
collaborazione con il CSI Piemonte, si sono al momento proposti le Regioni
Campania, Abruzzo, Piemonte, Toscana, Marche, Calabria, Puglia e Liguria, la
Repubblica di Macedonia, la Collectivité Territoriale de Corse, la Bibliotheca
Alexandrina, le Università di Parigi ("La Sorbonne"), Roma ("La
Sapienza"), Amman, Marrakech, Cairo e Tunisi, l'Istituto per
l'Architettura del Mediterraneo, le Soprintendenze ai BB AA di Napoli, la
Soprintendenza ai BBAA della Puglia, l'Università di Bari - Facoltà di
Architettura, l'Associazione Unesco per
Napoli, il Centro Studi Archeologici di Istanbul, la Comunità delle Università
Mediterranee, Engineering Center for Archaeology and Environment (ECAE),
Faculty of Engineering of Cairo University, Technion Israel Institute of
Technology, Ecole Polytechnique de Tunisie, University of Split, University of
Malta, Ecole Supériéure de Technologie de Agadir, Faculté des Sciences
Université Ibnou Zohr de Agadir, Universitat Politecnica de Catalunya,
Università Vladimir Bakaric di Rijeka, National Technical University of Athens,
Université des Sciences et de la Technologie d'Algérie, Ente Parco Nazionale
del Vesuvio, Dipartimento di Configurazione e
Attuazione dell'Architettura dell'Università di Napoli, Centro
Interdipartimentale di Ricerca Lupt.
6/B Biblioteca del Mediterraneo (34)
Istituire una "Biblioteca del Mediterraneo"
attraverso la catalogazione di testi inerenti tematiche mediterranee e scritti
di autori provenienti dai Paesi del bacino.
Tale biblioteca deve costituire un insieme di
sub-catalogazione nelle principali biblioteche del Mediterraneo e contenere una
banca dati che consenta la consultazione dei testi.
Per tale progetto si sono al momento
proposte la Bibliotheca Alexandrina, la Biblioteca Nazionale di Napoli, la
Fondazione Laboratorio Mediterraneo e la Biblioteca Museo Victor Balaguer.
6/C Osservatorio sul libro per l'area euromediterranea (35)
La costituzione dell'Osservatorio prevede
1. Creare un "Sistema
Bibliotecario Euromediterraneo" quale veicolo di conoscenza
2. Catalogare e censire i libri settore per
settore3. Incentivare l'attività di traduzione, soprattutto per i testi
provenienti dalla cultura araba
Per l'attivazione di questo progetto
si sono al momento proposti la Regione Piemonte, la Région
Languedoc-Roussillon, la Bibliotheca Alexandrina e la Fondazione Laboratorio
Mediterraneo, l'Institut Català de la Mediterrània, Biblioteca Museu Victor
Balaguer.
6/D Rete
mediterranea permanente di riserve di biosfera (36)
La rete si propone di garantire la comunicazione telematica
soprattutto con i Paesi della sponda sud-orientale del Mediterraneo, con sedi
gemellate a Tunisi e a Beirut. La sede centrale sarà attrezzata in modo da
garantire servizi altamente innovativi quali, nel campo del monitoraggio, il
controllo costante degli ambienti attraverso immagini telerilevate (programma
europeo "Costellazione, piccoli satelliti per l'osservazione dell'area del
bacino del Mediterraneo"). Il programma generale dovrà essere
particolarmente indirizzato all'educazione multimediale (programma Euroskyway),
nonché all'educazione ambientale, con corsi di formazione, stage e foresteria
per specialisti della materia.
Tale rete, entrando a far parte della Rete Labmed,
contribuirà a costruire un quadro d'insieme relativo al monitoraggio delle
aree protette del Mediterraneo.
Per l'attuazione di questo progetto
si propongono il Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio
dell'Università di Napoli "Federico II", la Fondazione Laboratorio
Mediterraneo e l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio.
6/E Master giuridico-economico post-laurea per la formazione
della figura professionale dell'eco-manager (37)
Creazione di un Master, quale scuola di perfezionamento ad
alto livello scientifico, finalizzato allo sviluppo di una cultura
dell'innovazione nei Paesi dell'Unione Europea e in quelli terzi mediterranei,
in vista dei nuovi bisogni economici e sociali (compatibilità tra la tutela
dell'ambiente, del mercato e del consumatore) e della promozione
dell'occupazione di qualità nella Regione mediterranea. In tal senso i corsi,
al fine del necessario scambio inter-culturale, assumeranno anche carattere
itinerante.
Per l'attuazione di questo progetto
si propongono il Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio
dell'Università di Napoli "Federico II" e la Fondazione Laboratorio
Mediterraneo.
6/F Casa del cinema mediterraneo (38)
Si vuole costruire un centro dove istituire una banca dati e
dove attivare
— una biblioteca specifica sul
cinema mediterraneo e sulle arti ad esso collegate
— un'emeroteca sul cinema mediterraneo
— una sala cinematografica
— uno spazio teatrale
— uno stage di formazione
— un premio itinerante "Mediterraneo per il
Cinema"
6/G
Inventario ragionato delle strutture sotterranee del Mediterraneo (39)
Si intende realizzare un inventario ragionato delle
strutture sotterranee del Mediterraneo più rilevanti collocate nel bacino, al
fine di indicare i più urgenti interventi di tutela e le possibili
valorizzazioni turistiche e occupazionali e creare una rete al fine di favorire
lo scambio di competenze, informazioni, esperienze.
È prevista l'istituzione di borse di studio per incentivare
la conoscenza del patrimonio e della cultura del costruire nel sottosuolo
mediterraneo.
Per l'attuazione di questo progetto
si sono al momento proposti le Università di Gerusalemme, Pisa e Ankara, il
Centro Studi Sotterranei di Genova ed altri organismi di Turchia, Francia,
Tunisia.
6/H Concorso per gli artisti del Mediterraneo (40)
Si intende promuovere il dialogo interculturale tra le due
rive sostenendo, nel tempo, un concorso che premi ogni anno artisti (scrittori,
poeti, fotografi, etc.) dei Paesi mediterranei, con un'età compresa tra 17 e 35
anni.
L'obiettivo è dare spazio alla produzione artistica di tali
generazioni (pubblicando le loro opere, organizzando mostre etc.) e creare al
contempo una "Rete mediterranea della creatività".
Per l'attuazione di questo progetto
si è al momento proposta la Regione Liguria insieme ad altri organismi
culturali dei Paesi euromediterranei.
6/I I
siti museali delle marine mediterranee (41)
Identificare i siti museali delle Marine mediterranee
d'Italia, Francia, Grecia e Marocco per una verifica dei patrimoni storici
attualmente disponibili, del loro stato di deposito e di conservazione in
relazione alla loro fruibilità coordinata.
Per l'attuazione di questo progetto
si è al momento proposto l'Ufficio storico della Marina Militare italiana.
6/L Incontri di Alpe Adria (42)
Attuare iniziative culturali per la valorizzazione di tutti
i rapporti in essere tra l'Europa centro-orientale e il Mediterraneo attraverso
il confronto delle varie produzioni culturali (cinema, teatro, poesia, prosa,
etc.)
Per l'attuazione di questo progetto
si sono al momento proposte la Regione Friuli-Venezia Giulia, la Provincia di
Trieste, la Città di Trieste, l'Associazione Alpe Adria Cinema di Trieste e la
Fondazione Laboratorio Mediterraneo.
6/M Fonoteca del Mediterraneo (43)
Istituire una fonoteca del Mediterraneo avente anche
funzione di sede per attività concertistiche (aperte a tutti i paesi
interessati), culturali (convegni, mostre, pubblicazioni) e didattiche (corsi
musicali, stage di perfezionamento, seminari, corsi di formazione e di
aggiornamento).
Il progetto intende coinvolgere i conservatori e le scuole
di musica esistenti nei Paesi del mediterraneo, nonché organizzare gruppi di
musicisti per attività concertistiche e didattiche.
Per l'attuazione di tale progetto si
sono al momento proposti la Scuola Militare Nunziatella di Napoli e il
Provveditorato agli Studi di Napoli.
6/N Centro mediterraneo del
Teatro (44)
Creare un "Centro Mediterraneo del Teatro" che
coinvolga le esperienze, le attività e le iniziative regionali.
Realizzare un progetto-dialogo teatrale interculturale dal
titolo "Ulisse, o la memoria dell'acqua", partendo dal rapporto di
collaborazione e di creazione comune già avviato sotto l'egida della Fondazione
Istituto Internazionale del Teatro che, a tutt'oggi, vanta una rete teatrale
comprendente 21 Paesi del Mediterraneo e centinaia di Compagnie teatrali,
Teatri Nazionali, Università, Scuole di Teatro e Artisti solitari.
Per questo progetto si sono al
momento proposti l'Associazione corsa della Fondazione IITM (Corte), Festivoce
di Corsica (Balagna), il Centro Culturale Universitario (Corte), il Teatro Popolare
Istriano (Pula), Festival Internazionale del Teatro dei Giovani (Pula), il
Teatro Mediterraneo (Napoli), il Teatro di Sardegna (Cagliari), Festival La
Notte dei Poeti (Nora), la Fondazione Istituto Internazionale del Teatro del
Mediterraneo (Madrid), Aula Teatral dell'Università di Palma di Majorca (Isole
Baleari), l'Associazione tunisina della Fondazione IITM (Tunisi), Familia
Production (Tunisi).
6/O Centro mediterraneo del Restauro (45)
Creare un "Centro mediterraneo del Restauro" in
grado di porre in atto metodologie utili per salvaguardare il patrimonio
culturale ed organizzare uno scambio in rete delle esperienze e delle soluzioni
adottate nei diversi casi.
Per l'attuazione di questo progetto
si sono al momento proposti la Regione Toscana, la Città di Firenze, l'Istituto
Italiano del Restauro, l'Istituto per l'Architettura Mediterranea.
6/P Censire i siti archeologici e le aree monumentali marginali
(46)
Censire i siti archeologici e le aree monumentali collocate
in condizioni marginali nell'ambito della cultura mediterranea, individuandone
le estensioni, le condizioni di accesso, i sistemi di protezione, i flussi
turistici, le attività degli interventi, la qualità-tipo condizione dei
servizi, la musealità.
Per l'attuazione di questo progetto
si sono al momento proposti l'Associazione Internazionale Magna Grecia e
l'Istituto per l'Architettura Mediterranea.
6/Q Lada - l'arte dell'ascolto (47)
Si intende implementare a livello mediterraneo il ciclo di
manifestazioni LADA (giunte all'ottava edizione). L'obiettivo è realizzare un
festival — unico nel suo genere — completamente dedicato allo sviluppo
dell'utilizzo culturale, artistico, scientifico e sociale nei sistemi della
comunicazione (radiofonia e Internet in particolare) relativi ai Paesi
mediterranei.
Per l'attuazione di questo progetto
si sono al momento proposti Città di Rimini, Rimini Turismo, Phonurgia Nova di
Arles, RadioRai, ORF Österreichischer Rundfunk Vienna, CGIL, Ufficio Attività
Sociali e Culturali della Repubblica di San Marino, Unesco CICT, Ministero della Cultura della Repubblica di
Albania, Provincia di Rimini, Università di Siena, Fondazione Federico Fellini.
6/R Archiviazione ottica di archivi storici fotografici (48)
Il progetto si pone l'obiettivo di catalogare in forma
digitale gli archivi storici fotografici di importanti città dell'area
euromediterranea (ad es. Napoli, Venezia, Barcellona) per la salvaguardia del
patrimonio storico delle città campione, la gestione informatica (più razionale
e di più facile accesso) dell'archivio fotografico, la condivisione su rete
Internet degli archivi accessibili dal mondo intero, l'estrazione su CD Rom di
raccolte monotematiche da commercializzare.
Per l'attuazione di questo progetto
si è al momento proposta la Fondazione Laboratorio Mediterraneo.
6/S Visita virtuale ai principali musei egizi euromediterranei (49)
Il progetto intende realizzare un
prodotto multimediale per
— offrire su rete Internet la visita virtuale dei più
importanti musei egizi ai navigatori telematici
— estrarre su CD Rom dei prodotti culturali di settore
per una diffusa commercializzazione a livello mondiale
— interconnettere in rete i quattro musei
euromediterranei.
Per l'attuazione di questo progetto
si sono al momento proposte la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e le
Soprintendenze dei singoli musei del Cairo, Torino, Londra e Parigi.