ANNO 2000

PREMIO MEDITERRANEO DI PACE
a S.M. Hassan II, Re del Marocco

MOTIVAZIONE: "Il Marocco, nonostante abbia gran parte delle sue coste sull'Atlantico, è autenticamente mediterraneo. Non soltanto perché da Tangeri a Oujda si estende la costa marocchina bagnata dal Mediterraneo, ma perché la cultura del Marocco è fondata su quell'umanesimo che ha fatto dell'uomo la misura del mondo: un umanesimo universale, come hanno sottolineato molti pensatori ed artisti. Uno di questi scrisse: 'Se l'umanità è destinata a sopravvivere, la civiltà di domani, così come quella di ieri, dovrà essere costruita sulle fondamenta delle grandi tradizioni umanistiche e classiche del Mediterraneo. Questo termine Mediterraneo è spesso utilizzato solo dal punto di vista geografico, riducendo così il suo valore universale'. Dall'alto della città di Tangeri una linea blu divide le acque dell'Oceano da quelle del Mediterraneo; queste ultime sembrano avventurarsi nell'Atlantico alla ricerca di altri continenti da fecondare con la cultura e le antiche tradizioni. Questa linea di divisione - nel Corano Marajou AI Bahrein - è la rappresentazione forte dell'attitudine del genio mediterraneo a trasmettere la nostra antica immortale cultura al mondo intero: un'attitudine che S.M. Hassan II ha costantemente alimentato, dalla Sua ascesa al trono fino ad oggi, continuando l'opera di unità nazionale iniziata da Suo padre Mohammed V. Il Suo grande merito è stato quello di sostenere il processo di democratizzazione verso cui ha saggiamente indirizzato il Suo Paese: quest'azione resterà nella storia come pilastro principale della Sua vita politica. Accettando questa sfida, Egli ha smentito tutti coloro che sostenevano un'assoluta incompatibilità strutturale tra l'Islam e la Democrazia. Istituendo, per la prima volta nel mondo arabo e nella riva sud del Mediterraneo, la pratica dell'alternanza democratica, S.M. Hassan II ha offerto non solo al popolo marocchino ma a tutti i popoli arabi e musulmani un esempio di fierezza e di speranza. Per molto tempo, in questo ambito, si sono confusi fini e mezzi a vantaggio di un pluripartitismo formale incapace di costruire un'esperienza democratica. L'alternanza, al contrario, è l'unico indiscutibile parametro in grado di assicurare un pluralismo concreto e fondato sui bisogni reali della gente. Nel Suo libro autobiografico Egli ha descritto una parabola che si è diffusa nel tempo: ha comparato il Suo Paese ad un albero che estende le proprie radici nella terra africana - nutrendosi delle antiche tradizioni - e le proprie foglie verso l'Europa, dispensatrice di modernità. Per svilupparsi questo albero deve legare le due rive del nostro mare comune, come braccia che li raccolgono e le uniscono, come un ponte ideale. Maestà, nel momento in cui le più alte intelligenze del Mediterraneo Le assegnano questo premio, ci uniamo a loro certi che questo alto riconoscimento viene conferito non solo al massimo esponente del mondo maghrebino ma anche all'insieme dei popoli del Maghreb che, grazie alla Sua opera, possono sperare in un futuro fondato sulla pace e sul rispetto delle diverse identità".

Marrakech, 24 aprile 1999

Napoli, 5 gennaio 2000