Modalità d’Azione

 

Le finalità della MdM saranno perseguite attraverso:

 

1.    l’istituzione di un Network di Consultazione Permanente” tra i partner del dialogo euromediterraneo, sostenuto sul piano strumentale da un sistema telematico di collegamento permanente tra i partner associati (cioè dalle funzioni di tipo Intranet del Portale Telematico Euromedi.net) ed animato da meeting di carattere settoriale e periodico (Forum Tematici). Tali meeting saranno preparati fattivamente da rappresentanze permanenti dei Partner presso la MdM e saranno incentrati sulle tematiche attuative sviluppate nell’ambito dei Piani di Azione di cui al punto successivo. Tali attività relazionali convergono, annualmente, nelle “Assise del Mediterraneo” cui partecipano i rappresentanti dei Governi ai diversi livelli istituzionali degli organismi culturali, dell’economia e tutti gli enti ed organismi che danno luogo al network associativo della Maison de la Méditerranée;

 

2.    l’esecuzione di Piani d’Azione, che, affrontando le principali problematiche dello sviluppo del partenariato euromediterraneo, favoriscano l’allargamento dei mercati euromediterranei attraverso un approccio partenariale favorito dai network di consultazione permanente precedentemente illustrati.

I Piani d’Azione hanno lo scopo di assicurare una forte partecipazione ai mercati euromediterranei, sia dal lato della produzione di servizi (engeneering, turismo, formazione) che dal lato della produzione di merci e della internazionalizzazione del capitale.

          Sono previsti Piani d’Azione nell’ambito delle aree precedentemente descritte.

L’AdM e MdM, attraverso i suoi Piani d’Azione, intende promuovere (conducendoli a maturazione    progettuale ed esecutiva) numerosi circuiti mediterranei di valorizzazione nei campi: del sapere        tradizionale ed artigianale (circuiti della ceramica, della gioielleria, della tessitura, etc.); della agricoltura di qualità (circuiti per la valorizzazione della orticultura tradizionale, del giardinaggio antico, della cucina tradizionale) e, ovviamente, dei beni culturali (circuiti per il recupero delle tecniche architettoniche, dei lapidei, del restauro, etc.). Ciascuno di essi starà sul piano progettuale associato a percorsi formativi di altissimo livello (Scuole Internazionali Mediterranee, con percorsi formativi distribuiti nelle diverse località dove è presente l’asset da valorizzare), a processi di valorizzazione produttivo/commerciale (riformulazione dei processi di trasformazione, certificazione di qualità, promozione dei marchi) ed a processi di valorizzazione turistico-residenziale (specie con riferimento al turismo giovanile e di cultura, alla valorizzazione di residenze rurali, di centri storici minori, etc.).

Tra i circuiti di valorizzazione culturale va considerata la promozione – in ambito lavorativo e nella organizzazione sociale – dei saperi del femminile nelle risorse umane e allo stesso tempo l’empowerment della presenza femminile nei processi decisionali.

 

3.    l’esecuzione di programmi di “Ricerca scientifica e Formazione”, miranti da un lato a sostenere scientificamente e tecnicamente i “Piani d’Azione”, dall’altro a creare il capitale umano di carattere trasnazionale necessario alla integrazione euromediterranea ed a porre le basi per la realizzazione di grandi processi di trasferimento sociale del sapere che, nel lungo periodo, conducano i Popoli della regione ad un più elevato stadio di conoscenza reciproca. Il programma sarà sviluppato in cooperazione con Istituti Universitari, Istituti culturali e scientifici di alto profilo e si articolerà attraverso attività seminariali di carattere internazionale che coinvolgeranno operatori pubblici e privati nei diversi settori, dando vita, in alcuni casi, a “Scuole Tematiche di Interesse Mediterraneo” nei settori in cui siano essenziali processi costanti di omogeneizzazione e attualizzazione degli operatori. Tra questi una scuola di Alta formazione per il supporto e sostegno delle competenze “femminili” nei processi decisionali e di rappresentatività sociale nonché del mercato del lavoro.

 

4.    la realizzazione di un “Villaggio Multimediale”, che attraverso molteplici strumenti di comunicazione (Portale broadcast “Euromedi.net”, Agenzia multimediale per l’informazione nel Mediterraneo “Mednetwork”, Museo Virtuale del Mediterraneo, Museo dell’Artigianato e dei Mestieri d’arte, Grandi Edizioni del Mediterraneo) da luogo ad un confronto sistematico tra le culture euromediterranee e ad una loro diffusione su scala mondiale (valorizzando a questo scopo le tecnologie della convergenza digitale). Tutti questi strumenti di comunicazione saranno alimentati da una Redazione Multidisciplinare, al cui interno gruppi di lavoro a caratterizzazione giovanile ed internazionale provvederanno alla raccolta, all’inventario, alla comparazione, alla traduzione ed alla divulgazione di materiali concernenti l’evoluzione delle diverse espressioni della cultura euromediterranea, nei campi:

 

·     culturale (manifestazioni storiche ed attuali in materia letteraria, cinematografico-televisiva, teatrale, musicale, artistico-monumentale, artigianale applicativa),

·     scientifico (divulgazione del materiale analitico predisposto dai team professionali dei Piani d’Azione),

·     istituzionale (valutazioni sugli scenari di crisi),

·     informativo (allargamento dell’offerta di informazione a mezzo stampa e video, per espandere la conoscenza sociale sulla regione).

La redazione multimediale si gioverà degli apporti della comunità professionale e scientifica impegnata nei Piani d’Azione e della grande quantità di collegamenti internazionali che le rappresentanze permanenti ed il network partenariale della MdM metteranno costantemente a disposizione.

 

La MdM adotterà inoltre il modello degli “organismi reticolari di consultazione-cooperazione economica”, accoppiando ad essi le tecnologie telematiche di collegamento, facendone lo strumento privilegiato di organizzazione dei mercati euromediterranei nelle materie dell’economia pubblica di responsabilità dei governi locali.

A tal fine saranno valorizzate le competenze socialmente attribuite alle donne e  sviluppati strumenti formativi finalizzati al sostegno delle competenze orizzontali e dell’attivazione di leadership cooperativa.