ANTONIO
BASSOLINO Sindaco di Napoli e Ministro del Lavoro della Repubblica
Italiana:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Vorrei
ringraziare tutti i presenti, la Principessa di Giordania, i Ministri
e gli Ambasciatori nostri ospiti, le Autorita' e le istituzioni della
citta', il Corpo Diplomatico accreditato qui presente, la Fondazione
Laboratorio Mediterraneo e l'Accademia del Mediterraneo. Ci e' giunto
un messaggio del carissimo amico Shimon Peres membro fondatore dell'Accademia,
che ringrazio, insieme a voi tutti, per il voler perseguire infaticabilmente
la strada della ricerca della pace e del dialogo, a maggior ragione
in questo momento drammatico, in cui ci accorgiamo di quanto sia importante
che politica e cultura stiano insieme e siano sempre loro in primo piano,
prima delle logiche militari. Siamo tutti impegnati in queste ore a
fermare la pulizia etnica nel Kossovo, a cercare spiragli di trattativa
diplomatica e politica, a far andare avanti un nuovo assetto e un nuovo
dialogo per un futuro di prosperita' culturale ed economica condiviso
da tutti i Popoli di questo mare. Sentiamo il bisogno di fondare dopo
l'Europa della moneta, quella della politica con un Parlamento europeo
forte che assuma un ruolo im-portante anche nei processi che coinvolgono
i paesi mediterranei. Ma soprattutto, sentiamo il bisogno di fondare
l'Europa e il Mediterraneo della Cultura: in questo senso l'Accademia
del Mediterraneo costituisce uno strumento essenziale e la Citta' di
Napoli e' onorata di ospitare la sede centrale.
S.M.
ABDALLAH BIN HUSSEIN Re di Giordania:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
In
occasione di questa cerimonia solenne per l'assegnazione della sede
dell'Accademia del Mediterraneo a Napoli, e' mio dovere congratularmi
per l'impegno che avete voluto dedicare alla costruzione di quei ponti
tra le nostre culture e tra le nostre genti che vivono lungo le rive
dello stesso mare, in questa regione culturalmente tra le piu' fertili
al mondo. E' mio dovere, approfittando di questa opportunita', enfatizzare
l'importanza della vostra Istituzione che, sono certo, fara' scomparire
definitivamente quel velo di incomprensione tra le nostre nazioni che
sono si' tanto diverse, ma sono anche cosi' simili. L'Accademia del
Mediterraneo deve essere, e sono certo che lo sara', lo strumento principale
per costruire la pace nella Regione mediterranea a beneficio di tutti
i Popoli di questo mare. Questa e' la speranza di tutti noi. L'ignoranza
e' il peggiore nemico della pace. Attraverso il vostro lavoro rigoroso
di mediatori che diligentemente trascendono i confini nazionali, attraverso
azioni concrete, Voi offrite, attraverso la cultura, cio' di cui questi
Popoli hanno bisogno: adeguata assistenza tecnica dove questa sia necessaria,
la guida sapiente per uno sviluppo sostenibile e la ricerca nei vari
campi della cultura, che spaziano dalla visione e la diffusione delle
arti al turismo ecosostenibile, dai diritti delle donne all'educazione.
Tutto questo migliorera' la vita dei nostri popoli in tutti i suoi aspetti.
Noi abbiamo una fede profonda nella vostra azione, nella creazione di
una Regione euromediterranea stabile in questo mondo cosi' turbolento,
in cui i popoli e le culture sapranno convivere nel reciproco rispetto
e nell'armonia.
KIRO
GLIGOROV Presidente della Repubblica di Macedonia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Signor
Sindaco Bassolino, signor Presidente della Regione Campania Losco, signor
Direttore generale dell'Accademia del Mediterraneo e amico Michele Capasso.
Gli avvenimenti a Voi tutti noti mi hanno impedito di essere -come avrei
voluto - presente con voi per questa occasione solenne in cui finalmente
si concretizza il sogno di realizzare una Casa comune per i popoli mediterranei.
Durante il mio recente viaggio a Napoli, quando ebbi l'opportunita'
di visitare la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, la Regione Campania
e la Citta' di Napoli, proprio nella sala dove voi vi riunite oggi,
con il Sindaco Bassolino, preannunciai la tragedia che sta oggi sotto
gli occhi di tutti e che vede colpiti i Balcani e la Macedonia, Paese
di pace che si trova al centro di questa guerra assurda. E' indispensabile
che questa "Casa comune", qual e' l'Accademia del Mediterraneo,
sappia fare della cultura e del dialogo gli strumenti essenziali per
evitare le guerre. Mi pare proprio che i tre obiettivi dell'Accademia
- istituzione di cui sono onorato di far parte - siano essenziali per
ricostituire i cocci di un'Europa che sta facendo guerra a se stessa:
comunicare, conoscersi e cooperare, ecco la strada da seguire senza
indugi, con serieta' e continuita'. Il significato dell'Accademia del
Mediterraneo deve essere proprio questo: raccogliere e trasmettere con
la cultura e la scienza tutti i valori comuni, facendo delle diverse
identita' un elemento di valore e non di conflitto. La Citta' di Napoli,
ospitando la sede centrale dell'Accademia del Mediterraneo, costituira'
il "centro" della pace, della cultura e del dialogo: in breve,
il luogo dove ricostruire una comune identita'.
ABDARAHMANE
AL-YOUSOFIPrimo Ministro del Regno del Marocco e ISMAIL ALAOUI
Ministro dell'educazione del Regno del Marocco:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono
onorato di parlare in occasione di questo grande incontro che ci auguriamo
diventi un punto di partenza nel campo della cooperazione tra i Paesi
del Mediterraneo al fine di poter costruire un futuro in cui regni la
pace e lo sviluppo. Il Regno del Marocco, regione all'estremo ovest
del Mediterraneo, ha tra i suoi punti cardine quello di garantire la
sicurezza pubblica, la democrazia e il rispetto dei diritti umani, tenendo
ben presente che la crescita sociale ed economica del nostro popolo
potra' realizzarsi solo in presenza di una stabile cooperazione, pace
e stima con tutte le Nazioni e i Governi dell'area mediterranea. Approfitto
di questa occasione per affermare l'impegno del Re del Marocco Hassan
II, del Governo e del Popolo, nella fedelta' delle sue tradizione culturali
e politiche, a partecipare con tutte le sue forze per far si che il
Mediterraneo sia un mare di Pace. Per garantire la crescita dei nuovi
Popoli, sosterre-mo la nostra Accademia, dandole la possibilita' di
giocare un ruolo fattivo per la realizzazione di questo nobile obiettivo.
A tale proposito ho il piacere di annunciarvi il grande onore che il
Marocco avra' di ospitare la prima assemblea della Commissione Internazionale
di Sostegno dell'Accademia del Mediterraneo, che si terra' a Marrakech
il giorno 24 aprile 1999, sotto l'Alto Patrocinio di sua Maesta' il
Re Hassan II, il quale ha dato il suo assenso ad accogliere nel Regno
del Marocco una sede distaccata dell'Accademia, centrata sulle tematiche
dell'educazione, della formazione, dell'occupazione, delle migrazioni
e dei rapporti tra l'area del Maghreb e i Paesi euromediterranei: questa
sede sara' istituita tra due settimane, in quellÕoccasione. La scelta
del Marocco ad ospitare la sede per il Sud del Mediterraneo della nostra
Accademia dara' la possibilita', senza alcun dubbio, di rafforzare il
dialogo e sostenere la cooperazione tra gli Stati Mediterranei. La fondamentale
importanza della nostra Accademia e' quella di realizzare gli obiettivi
ed i principi del partenariato Euromediterraneo compresi nella dichiarazione
di Barcellona del novembre 1995; tutto cio' avviene diffondendo la cultura
della pace, sostenendo la cooperazione bilaterale e multilaterale tra
gli Stati Mediterranei e le sue Universita', le Istituzioni, le organizzazioni
non governative e i rappresentanti della Societa' civile, attraverso
i programmi bilanciati al fine di realizzare il bene comune. La diffusione
della cultura della pace, la cooperazione e l'amicizia tra i popoli
si realizza attraverso l'educazione dei giovani. Lo sviluppo della cultura
quindi passa attraverso l'aggiornamento dei programmi educativi, degli
operatori del settore e delle istituzioni civili consentendo il partenariato
educativo e lo scambio culturale tra i paritetici organismi dei Paesi
Mediterranei.
SHIMON
PERES Premio Nobel per la pace:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Le
battaglie sanguinarie che lacerano gli Stati dei Balcani, un'espe-rienza
alla quale altre aree del Mediterraneo sono state gia' esposte, costituiscono
un richiamo per tutte le genti del Mediterraneo, di indole saggia ed
antica, affinche' comprendano che la pace non e' solo assenza di guerra.
Il nostro Paese, che si e' contraddistinto nel corso della sua storia
per la ricerca e la salvaguardia della pace, ha mostrato che questa
e' il risultato di interminabili ed instancabili sforzi mirati a promuovere
iniziative nei campi piu' disparati, dall'economia al sociale, alimentando
giustizia e liberta' ed un dialogo tra culture e fedi. Uniti in questa
convinzione, abbiamo salutato, con entusiasmo e grandi speranze, la
costituzione a Napoli, nel 1998, dell'Accademia del Mediterraneo: oggi
celebriamo l'inaugurazione ufficiale della sua Sede, nella Citta' che
ne ha visto la nascita. E' senza dubbio grazie allo sforzo congiunto
di piu' di sessanta Accademie, nazionali e regionali, e di altri organismi
dei vari Paesi, che questa nuova e prestigiosa istituzione si e' potuta
concretizzare in un luogo come questa capitale mediterranea: cosi' simbolica
e significativa, celebrata attraverso i secoli. Siamo convinti che,
grazie al sostegno della Citta' di Napoli e del suo Sindaco Antonio
Bassolino e di quello della Regione Campania e del suo Presidente Andrea
Losco, come di quello del Governo Italiano, l'Accademia del Mediterraneo,
forte del coinvolgimento per la sua causa di intellettuali eminenti
ed innovatori, nonche' di scienziati di tutto il Mediterraneo, mirera'
a rinforzare il dialogo interculturale tra le genti delle due rive del
Mediterraneo, in modo da restituire a questo mare - modello le sue funzioni
di mediazione e la sua attitudine a creare valori condivisibili. Il
nostro Paese, che sottoscrive queste stesse nozioni umanistiche, sara'
al fianco dell'Accademia del Mediterraneo nella sua aspirazione di realizzare
questo lodevole obiettivo, nel momento in cui ci apprestiamo ad andare
incontro alle sfide del nuovo millennio.
JACK
LANG Presidente della Commissione Affari Esteri dell' Assemblea
Nazionale della Repubblica Francese:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
La
creazione dell'Accademia del Mediterraneo a Napoli, da parte di oltre
sessanta Accademie regionali e nazionali dei Paesi mediterranei, costituisce
un atto di fede nella capacita' del nostro mare comune d'accettare le
sfide che lo aspettano all'alba di questo terzo millennio. L'Accademia
del Mediterraneo non si accontentera' di essere un osservatorio delle
tradizioni multisecolari che hanno fatto, di questo mare, un insieme
di civilta'. Il mare e' un luogo di scambi e contaminazioni tra culture
diverse. Il Mediterraneo non e' un ostacolo; al contrario esso e' una
via privilegiata di circolazione, di comunicazione, di creazione. L'Accademia
del Mediterraneo raccoglie una sfida audace per il futuro proponendosi
come strumento di sapere e conoscenza, al servizio dello sviluppo, della
solidarieta' e della pace in tutta la regione. Oggi, Napoli si conferisce
prestigio accogliendo ufficialmente la sede di questa prestigiosa istituzione.
La citta' partenopea rinnova cosi' la sua storia illustre e ridiviene
capitale mediterranea come lo e' stata per lungo tempo. La citta' assume
di nuovo questo ruolo, grazie al dinamismo del suo Sindaco, Antonio
Bassolino, ed al sostegno attivo del Presidente della Regione Campania,
Andrea Losco. A loro rivolgo i complimenti piu' sentiti per il considerevole
lavoro svolto cosi' come desidero felicitarmi con Nadir Aziza e Michele
Capasso per l'impegno dimostrato nella realizzazione di questa opera
comune. Spetta ora a noi offrire il nostro aiuto affinche' l'Accademia
del Mediterraneo possa compiere al meglio la sua fondamentale missione.
TONI
POPOVSKI Ministro dell'ambiente della Repubblica di Macedonia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Desidero
esprimere la mia piu' profonda soddisfazione e gratitudine per l'opportunita'
datami di essere qui con voi oggi. Il mio sentimento e' di essere qui
tra amici, riuniti sotto l'egida di una Istituzione di cui condividiamo
valori ed ideali. La pace e la tolleranza sono le pietre miliari per
lo sviluppo della Societa' civile e sinceramente spero che l'Europa
ed il Mediterraneo entrino nel ventunesimo secolo profondamente ispirati
da questi valori. Sono convinto che gli sforzi intrapresi dalla Fondazione
Laboratorio Mediterraneo riusciranno nella costruzione del piu' importante
meccanismo alternativo della regione euromediterranea che, ne sono certo,
sara' capace di assorbire i conflitti che nascono da incomprensioni
di ordine politico, etnico ed economico. Non c'e' sfida architettonica
piu' grande della costruzione di un modello di Societa' civile multiculturale
in Europa e nel Mediterraneo, i cui ideali saranno quelli della pace
e della tolleranza. La Repubblica di Macedonia non fa parte della NATO,
dell'Unione europea e neppure del partenariato euromediterraneo. Queste
strutture politiche e di difesa internazionali sono ancora intoccabili.
La Repubblica di Macedonia e' stata per dieci anni in prima linea nei
conflitti balcanici, assumendo sempre un ruolo di difesa di questi ideali
di pace e tolleranza. Da tre anni la Repubblica di Macedonia e' molto
attiva attraverso molti organismi della Societa' civile e ospita una
sede distaccata della Fondazione Laboratorio Mediterraneo che mi onoro
di presiedere. Il nostro Paese e' coinvolto in numerosi progetti catalizzati
dal 2° Forum Civile Euromed, ma oggi il suo impegno principale e'
quello di garantire la pace e la stabilita' nei Balcani. Vi prego di
non considerare il nostro paese come un luogo di sofferenza e di rifugiati,
ma come culla della civilta' che nei Balcani assume un ruolo di difesa
dei diritti civili. La Repubblica di Macedonia ha gia' aderito pienamente
ai programmi dell'Accademia del Mediterraneo, in particolare a quelli
destinati alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale
ed ambientale nella regione mediterranea, alla costituzione di un forum
permanente per lo sviluppo di relazioni strutturali tra il Mar Nero
ed il Mediterraneo, alla costituzione di un centro per il monitoraggio
del patrimonio culturale ed ambientale del Mediterraneo. Spero sinceramente
che questi nostri progetti sotto l'egida dell'Accademia del Mediterraneo
siano sostenuti da tutti voi e che la Repubblica di Macedonia riesca
nell'intento di aggregarsi all'Unione europea ed alla NATO, portando
cosi' a buon fine la sua azione politica in favore della pace e della
stabilita' nella regione balcanica. Sarebbe una vittoria per la Repubblica
di Macedonia e per la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e per l'Accademia
del Mediterraneo.
ANTONIO
BADINI Ambasciatore, Direttore Generale per i Paesi Mediterranei
e del Medio Oriente - MAE, Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono
onorato di portare il saluto del Ministro degli Affari Esteri Dini per
questa cerimonia significativa; vorrei esprimere anche il suo apprezzamento
per i progressi rapidi compiuti dall'Accademia del Mediterraneo e la
personale ammirazione per l'architetto Capasso, per il fervore e l'efficienza
con cui ha tradotto nella realta' un atto di fede, un atto che sembrava
temerario ma che, oggi, si realizza alla portata della nostra capacita',
della nostra visione. E' stata sottolineata l'importanza del ruolo della
cultura per una migliore conoscenza e percezione dell'altro: l'incontro
delle culture e' un atto fondamentale per creare una maggiore comprensione,
per affrontare insieme le sfide comuni, nell'edificare uno spazio euromediterraneo
basato sulla pace, sulla prosperita' condivisa. Sono state dette parole
molto nobili, ma io vorrei soffermarmi un po' sui fatti: a Stoccarda
tra qualche giorno vi sara' la III conferenza ministeriale euromediterranea,
la cultura ed il ruolo della Societa' civile troveranno un posto di
rilievo. Siamo forse in ritardo, sia-mo colpevoli di non avere probabilmente
facilitato la Societa' civile per il radicamento del partenariato, pero'
comprendiamo questo stimolo, questo atto importante: l'atto che si celebra
oggi e' la messa a disposizione di un edificio storico quale sede dell'Accademia
del Me-diterraneo per consentire l'immediato inizio della sua azione
e la valorizzazione dei risultati fino ad ora acquisiti, attraverso
lo sviluppo di un'attivit^ ambiziosa e al tempo stesso pragmatica che
l'Accademia e' in procinto di svolgere.
JUAN
PRAT Y COLL Ambasciatore di Spagna in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono
molto soddisfatto di vedere questa cerimonia svolgersi qui a Napoli,
attraverso questo storico avvenimento perche', come diceva un vecchio
filosofo, "le idee che non sono capaci di trasformarsi in parole
non sono buone idee e le parole che non sono capaci di trasformarsi
in azioni non sono buone parole". Questo evento dimostra che siamo
passati dalle parole alle azioni concrete da parte della Societa' Civile.
Per chi come me lavora da anni nel campo della cooperazione nel Mediterraneo,
e' di fondamentale importanza vedere questa Societa' Civile che avanza
saldamente. La realta' dell'Accademia del Mediterraneo e' soprattutto
una grande realta' culturale e scientifica, ed e' questo un altro aspetto
fondamentale di questo evento. Finalmente si trascende il discorso materialistico,
la comparazione tra le economie ed i redditi procapite. Oggi bisogna
anche parlare di cultura procapite, di tolleranza procapite. Invece
di ridurre semplicemente il divario tra i redditi, bisogna aumentare
i livelli di comprensione e tolleranza reciproci. Personalmente credo
che con quest'atteggiamento culturale e questa nuova possibilita' di
dialogo, riusciremo a costituire i veri processi di pace. E' necessario
che i popoli imparino a conoscersi meglio. Con l'opera dell'architetto
Capasso e le azioni concrete intraprese dalla Fondazione Laboratorio
Mediterraneo attraverso l'Accademia del Mediterraneo, stiamo facendo
concreti passi avanti verso il raggiungimento di questa fondamentale
conoscenza reciproca. Per questo, auguro all'Accademia del Mediterraneo
tutto il successo possibile perche' la strada da essa tracciata diventi
un punto di riferimento per tutti i Popoli del Mediterraneo.
NEHAD
ABDELLATIF Ambasciatore della Repubblica Araba D'Egitto in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Provo
un grande onore nel partecipare a questa cerimonia durante la quale
l'onorevole Antonio Bassolino, Sindaco di questa accogliente Citta',
offre un prestigioso edificio per ospitare la sede centrale dell'Accademia
del Mediterraneo costituita proprio a Napoli sei mesi fa, il 10 ottobre
1998, ed alla cui cerimonia ho avuto l'onore di partecipare. Vorrei
ringraziare il Sindaco e Ministro Bassolino per questo grande contributo
che fa di Napoli la sede centrale di una importante parte delle attivit^
di cooperazione, di cultura e d'incontri, non solo tra le diverse Accademie,
ma anche tra le forze piu' vive delle societa' civili che gravitano
intorno a questo meraviglioso mare ed all'interno di questa prestigiosa
istituzione che sara', ne sono certo, il fulcro di tutte le altre attivita'
che sono destinate a rinforzare il Partenariato Euromediterraneo. Vorrei
indirizzare anche un saluto particolare al Presidente della Regione
Campania Andrea Losco nonche' all'architetto Michele Ca-passo, al quale
vorrei rendere personalmente omaggio per le sue a-zioni sostenute in
favore del consolidamento dei rapporti tra le due rive del Mediterraneo
e, specialmente, con la Repubblica Araba d'Egitto. Ringrazio il Sindaco
Bassolino per l'invito rivolto al presidente Moubarak a venire a Napoli
per ritirare il "Premio Mediterraneo di Pace" istituito dalla
Fondazione Laboratorio Mediterraneo e dall'Accademia del Mediterraneo.
AZOUZ
ENNIFAR Ambasciatore della Repubblica di Tunisia in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Come
Ambasciatore della Repubblica di Tunisia in Italia sono particolarmente
soddisfatto per l'avvenuta costituzione dell'Accademia del Mediterraneo
qui a Napoli, in questa citta' cosi prestigiosa. Grazie ai suoi obiettivi,
che intendono intensificare i contatti culturali e moltiplicare i diversi
scambi, l'Accademia del Mediterraneo contribuira' a questo dialogo di
pace e tolleranza, sottolineando maggiormente l'aspetto culturale che
e' un po' negletto nel processo di Barcellona. E' infatti su queste
basi che si fonda la reale integrazione: sono i popoli, le genti, e
la societa' civile i portavoce del dialogo e della comprensione. La
tolleranza e' l'accettazione delle differenze: questo dovrebbe contribuire
a garantire la stabilita' nel Mediterraneo. La Tunisia, che partecipa
attivamente al processo di Barcellona ed al dialogo euromediterraneo,
sostiene con determinazione le azioni dell'Accademia del Mediterraneo
e le iniziative della Fondazione Laboratorio Mediterraneo ed accoglie
positivamente i progetti dedicati alle donne e che avranno nella Tunisia
la loro base operativa.
ANTONIO
PARLATO Avvocato, capogruppo AN al Consiglio Comunale di Napoli:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono
onorato di concludere i lavori. La verita' e' rivoluzionaria quando
essa e' supportata dalla cultura. Su questo piano l'iniziativa di Michele
Capasso lo vede come un uomo rivoluzionario. Il Sindaco di Napoli, nel
far cenno alla mia presenza questa mattina - cos" come accadde presentandomi
tempo addietro al re di Spagna - ha evidenziato la circostanza singolare
che sulla Sede di Napoli dell'Accademia del Mediterraneo, per la prima
volta, maggioranza e opposizione sono d'accordo. Cio' costituisce l'epilogo
a mio avviso piu' positivo e piu' rivoluzionario dell'azione di Michele
Capasso. Fui presentato a Juan Carlos come il leader dell'opposizione.
Ebbene Michele Capasso ha conciliato a Napoli la sinistra e la destra.
Non credo sia cosa da poco, perche' questa deli-bera di assegnazione
della Sede - che arrivera' tra poco in Consiglio comunale - nasce gia'
con il consenso della destra e della sinistra, unite da quella che e'
la verita', giustificata e legittimata in relazione agli alti contenuti
culturali che l'Accademia esprime.
NINO
DANIELE Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
L'Accademia
del Mediterraneo in Italia, in Campania ed a Napoli e' un occasione
irripetibile per fare di questa nostra Regione il centro del Mediterraneo,
luogo interattivo di dialogo tra i protagonisti della cultura, della
scienza e della politica dei vari paesi. Ulteriore motivo nell'intento
di stabilire la sede dell'Accademia in Italia e in Campania e' quello
di confermare e di estendere la funzione nella costruzione politica
e sociale mediterranea delle prestigiose istituzioni di questa Regione
che sono gia' centro di rapporti culturali e scientifici di alta qualificazione.
L'intendimento nostro in fine, e il nostro auspicio e' che non solo
Napoli, capoluogo regionale e citta' nobilissima che con il Sindaco
Bassolino e' ritornata centro europeo e mediterraneo di cultura, ma
anche le altre citta' capoluogo di provincia e tanti centri urbani grandi
e piccoli della nostra regione con il loro retaggio di civilta' e di
cultura, con il loro patrimonio storico e monumentale possono assumere
un ruolo importante all'interno dell'Accademia ospitando sedi distaccate.
Ad esempio: Salerno puo' essere la citta' capofila nel Mediterraneo
per il patrimonio ambientale, Avellino puo' esserlo per il patrimonio
rurale e della cultura del cibo, Caserta puo' esserlo per il patrimonio
architettonico, Benevento puo' esserlo per il patrimonio storico. La
Regione Campania che gia' partecipo' attivamente al 2° Forum Civile
Euromed dove 2248 partecipanti provenienti da 36 paesi sancirono la
nascita dell'Accademia ha fatto gia' propri, come ha ricordato l'Arch.
Capasso, alcuni fondamentali obiettivi dell'Accademia:
"L'Accademia del Mediterraneo"
"La rete delle Citta' e delle Regioni Euromedcity "
"La Banca Dati della Societa' Civile e i Moduli di Formazione per
operatori della Societa' Civile"
Questi progetti sono gia' stati inseriti tra gli obiettivi prioritari
dell'Agenda 2000, cioe' della programmazione del nuovo quadro comunitario
di sostegno 2000 - 2006. Noi speriamo di poter dar corso ad essi al
piu' presto e quindi esserci, come ha ricordato l'Ambasciatore di Spagna,
come coloro che dalle parole passano alle azioni e ai fatti concreti.
Signori ospiti, illustri amici, con la presenza dell'Accademia, con
la presenza costante nella nostra regione attraverso l'Accademia di
uomini di cultura, di imprenditori, di tecnici e soprattutto di donne
e di giovani dei Paesi del Mediterraneo e dell'Europa, noi siamo certi
che la nostra regione sara' umanamente piu' ricca e ancora piu' vivace
creativa e affascinante.
La Regione Campania con delibera n°5762 del 28
Novembre 2000 ha istituito la sede centrale, impegnandosi con un apposito
progetto integrato, ad restaurare ed allestire gli immobili resi disponibili:
- Sede di coordinamento - NAPOLI - Via de Pretis 130
- Presidenza - Palazzo Reale - TORRINO BELVEDERE
- Museo del Mediterraneo -BELVEDERE DI SAN LEUCIO
- Delegazioni dei Paesi Euromediterranei - VILLA FAVORITA
(ERCOLANO)