Accademia
del Mediterraneo
e
Maison de la Méditerranée
Napoli, 22 giugno 2002
1. La Maison
de la Mediterranee
La “Maison de la
Méditerranée” (MdM) è la “Casa comune” dei Popoli euromediterranei: uno spazio
fisico in cui istituzioni ed organismi dei vari Paesi possono avere la loro
rappresentanza e attuare azioni di scambio e partenariato per un futuro di pace
e di condiviso progresso.
Essa può costituire anche lo
spazio condiviso dove personalità e
orientamenti diversi dell’area euromediterranea possono incontrarsi in maniera
informale per confrontare esperienze e cultura ed avvicinare le loro
sensibilità al fine di esaminare i differenti interessi, discutere i contrasti,
avviare un dialogo rivolto a lungo termine a superare lo stato di guerre
intermittenti e raggiungere un’intesa di pace e giustizia per la sicurezza
reciproca ed il reciproco progresso.
La MdM è l’azione prioritaria dell’Accademia del Mediterraneo, attuata
dalla Fondazione Laboratorio
Mediterraneo con il sostegno della Regione
Campania, del Governo Italiano e
dell’Unione Europea.
L’Accademia del Mediterraneo realizza attività
“proprie” di alta istituzione culturale e raccoglie le diverse Accademie che
agiscono nell’area euromediterranea; la Maison de la Méditerranée costituisce
un’azione attivatrice dei sistemi culturali, scientifici, economici ed
istituzionali dei Paesi euromediterranei (specialmente dell’Italia, della
Regione Campania e dell’intero Mezzogiorno d’Italia) in sintonia con le
politiche poste in essere dall’Unione europea e rafforzate nella V Conferenza
euromediterranea svoltasi a Valencia il 22 e 23 aprile 2002 per l’integrazione
della Regione euromediterranea.
L’obiettivo è:
·
Mettere a frutto le
esperienze di partenariato (economico, culturale, scientifico, sociale, ecc.)
che hanno come protagonisti i Governi
regionali e locali ed i soggetti della Società civile;
·
Dare vita a nuove
opportunità per il dialogo euromediterraneo;
·
Dissipare le diffidenze di
ordine etico e culturale che limitano le relazioni tra i Paesi;
·
Accelerare gli sviluppi
attuativi del processo nato a Barcellona nel 1995 con la prima Conferenza euromediterranea .
La MdM è
sostenuta da un’architettura istituzionale riconosciuta con delibere ufficiali
di Stati, Regioni, Città ed Organismi dei Paesi euromediterranei ufficialmente
rappresentativi di oltre 150 milioni di cittadini; essa si articola nella Sede
centrale di Napoli ed in Sedi e Bureaux istituiti nei Paesi euromediterranei:
una risorsa essenziale per alimentare la “Fondazione-rete Euromediterranea” che
oggi l’Unione europea intende costituire per rendere più visibile il processo
di Barcellona in piena collaborazione con le istituzioni
similari del settore privato che già hanno lavorato con successo a questi fini.
Sul piano formale, la decisione di dare vita alla “Maison de la Méditerranée” fu assunta a Napoli il 14 dicembre
1997, a conclusione del II Forum Civile EUROMED, quando i 2248 partecipanti ne
affidarono il compito alla “Accademia del Mediterraneo.”[1]
La MdM è uno spazio fisico ed un insieme organico
che consente al partenariato euromediterraneo di identificarsi in
un’infrastruttura stabile, con articolazione razionale e funzionale delle
attività che vi si svolgono. È questa una funzione la cui necessità è stata
riaffermata nella V Conferenza euromediterranea di Valencia che, pertanto, ha
stabilito la costituzione della già citata “Fondazione euromediterranea” con
finalità analoghe a quelle della MdM.
La MdM è uno strumento esecutivo
delle volontà, espresse in variegate forme (assemblea, consultazione,
deliberazione, votazione, delegazioni, etc.), dagli organismi delle Società
civili euromediterranee. Il suo campo d’azione è circoscritto a tematiche di
carattere operativo (le “attività”) - con
ciò escludendo alla radice l’ipotesi stessa che la MdM possa un giorno costituirsi
in istituzione di natura politica - che sono espressione di obiettivi propri e
condivisi dai Paesi e dalle istituzioni che vi si riconoscono.
L’organizzazione della MdM si esprime attraverso
reticoli funzionali: il che è del tutto nuovo, anche rispetto all’esperienza,
pur prestigiosa, delle grandi istituzioni di cooperazione internazionale nate
in seno alle Nazioni Unite. Le relazioni interne della MdM non sono di tipo
gerarchico-verticale né subordinate a cordate informali costituite su base
nazionale (ogni Paese una lobby egoisticamente determinata a ricavare il
massimo utile dalla cooperazione), ma di tipo orizzontale-cooperativo su base
funzionale: la rete trasnazionale delle città, delle università, dei gruppi di
mobilitazione della società civile, ecc.
Perciò può esservi
all’interno della MdM un protagonismo fondato non tanto sul “peso
dell’influenza” (demografica, finanziaria, istituzionale, etc.) quanto sul
“prestigio della cultura e dell’utilità della prestazione”. La caratterizzazione
culturale dello spazio relazionale fa sì che non vi sia alcuna possibilità di
misurazione a priori delle quote del “capitale sociale” dei partner, che possa
indurre i soci di maggioranza nella tentazione di indirizzi strumentali sulle
missioni da perseguire. Vi sarà piuttosto un “rigerarchizzarsi” continuo dei
soggetti tra loro in funzione delle tematiche, dell’impegno e dell’intelligenza
profusa in ciascuna missione. Lo spazio relazionale della MdM è quindi uno
spazio non lineare, contrariamente a quanto accade nelle forme-governo
nazionali ed internazionali note.
L’individuazione e il
raggiungimento di obiettivi propri, ma condivisi, di ciascun membro è il metodo
con il quale si definiscono gli scopi e le risorse da utilizzare.
L’Accademia
del Mediterraneo e Maison de la Mediterranee (AdM e MdM) ha una struttura interna, che consiste nei suoi
Organi Costitutivi, e
un’organizzazione nello spazio così articolata :
La Sede Centrale
La Sede centrale
dell’Accademia del Mediterraneo e della Maison de la Méditerranée è sita in
Napoli alla via Depretis 130 (ex Grand Hotel de Londres).
Parte dei locali sono stati
assegnati in locazione con delibera della Giunta Regionale della Regione
Campania n. 5762 del 28.11.2000 e parte assegnati in concessione dall’Agenzia
del Demanio.
I lavori di risanamento ed
allestimento sono stati eseguiti a cura e spese della Fondazione Laboratorio
Mediterraneo, attuatrice dell’Accademia del Mediterraneo e Maison de la
Méditerranée.
E’ in fase di completamento
lo studio di fattibilità per l’utilizzo di parte dei sottotetti e del Torino
Belvedere del Palazzo Reale di Napoli, quale sede della Presidenza,
dell’Accademia del Mediterraneo e
Maison de la Méditerranée e delle Delegazioni dei Paesi euromediterranei.
Sedi
Distaccate Istituite
·
Amman
Sede di coordinamento
per il Medio Oriente
·
Benevento
Sede tematica sulla
sicurezza alimentare, biodiversità e qualità della vita.
·
Caserta
Sede di Euromedcity,
le Capitali euromediterranee.
·
Cattolica
Sede tematica sull’archeologia marina.
·
Lecce
Sede tematica sulle migrazioni.
·
Marrakech
Sede
tematica sulle tradizioni popolari. Sede della “Chaire Averroès”.
·
Napoli
Sede
per il dialogo interreligioso nel complesso monumentale di Santa Maria La
Nova-Centro “Oltre il Chiostro”.
·
Sestri Levante
Sede tematica sull’infanzia.
·
Skopje
Sede di coordinamento per il Sud-Est europeo.
Regioni, Comuni, Province,
Città e vari organismi dei Paesi euromediterranei hanno approvato atti
deliberativi per l’istituzione di sedi tematiche dell’AdM e MdM. Tra questi:
Alessandria
(Egitto); Algeri; Assisi; Avellino; Beirut; Bologna; Caserta; Cattolica;
Chieti; Eolie; Gerico; Gerusalemme; Lipari; Lisbona; Lucca; Malta-La Valletta;
Maratea; Marsiglia; Matera (Provincia); Montpellier; Nicosia; Ohrid; Porto
Torres; Prato; Rabat; Rimini (Provincia); S.Maria Imbaro; Sarajevo; Siviglia;
Spalato; Struga; Tirana; Torre del Greco; Trieste.
Regioni, Comuni, Province,
Città e vari organismi dei Paesi euromediterranei hanno approvato atti
deliberativi per l’istituzione di bureaux per ricerche specifiche dell’AdM e
MdM. Tra questi figurano anche i seguenti nel Mezzogiorno d’Italia:
Ascea;
Baronissi; Boscotrecase; Camerota; Campobasso (Provincia); Casamicciola;
Casandrino; Castel Baronia; Cerreto Sannita; Cicciano; Colliano; Cursi;
Favignana; Fisciano; Flumeri; Fossalto; Giffoni Sei Casali; Giffoni Valle
Piana; Giuggianello; Guardia Sanframonti; Lacco Ameno; Larino; Lauro; Livorno;
Melpignano; Minervino Murge; Moschiano; Nardò; Nola; Paternopoli; Pesco
Sannita; Pescasseroli, Pietrelcina; Portici; Portocannone; Sanarica; San
Cesario; San Giorgio a Cremano; San Lorenzello; San Marzano di San Giuseppe;
Santa Maria di Salina; Saviano, Surano; Telese Terme; Vico Equense; Villaricca.
Sedi in corso d’istituzione
E’ stata verificata da
parte del Ministero degli Affari esteri della Repubblica Italiana la praticabilità
tecnica e amministrativa
per la concessione alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo dello storico
Palazzo del Sultano di
Tangeri, quale sede principale per la riva Sud dell’AdM e MdM.
L‘Accademia del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée è un
organo funzionale con missioni di:
·
Rappresentanza delle
istituzioni e degli organismi partecipanti al network relazionale dell’AdM e
MdM;
·
Indirizzo, organizzazione e
supervisione dei processi operativi di interesse comune nei campi della
cultura, della scienza e della trasformazione economico-sociale;
·
Gestione degli strumenti di
comunicazione del network relazionale, tra cui, oltre alle attività di
carattere assembleare, sono da segnalare, per le attività di comunicazione
interna, il “Parlamento telematico del partenariato euromediterraneo” (a
supporto delle procedure consultive e deliberative) e, per le attività di
comunicazione esterna o sociale, il Portale divulgativo “Euromedi.net” e l’Agenzia multimediale
per l’informazione nel Mediterraneo “MEDNETWORK”;
· Formalizzazione della
documentazione e degli atti che, con riferimento alle materie trattate dalla
MdM stessa, debbono essere sottoposti per adozione e deliberazione alle assise
plenarie del network relazionale euromediterraneo.
La presidenza dell’AdM e MdM ed il suo Bureau di Coordinamento Istituzionale
sono ubicati nella Sede centrale di Napoli, alla Via Depretis n.130.
Le Sedi di rappresentanza delle istituzioni associate e le
tecnostrutture operative sono ubicate a Napoli, Benevento, Caserta ed in altre
località della Regione Campania.
Le Sedi distaccate per grandi aree geografiche sono ubicate a
Marrakech, Amman, Siviglia, Skopje ed in altri Paesi euromediterranei.
La costituzione di Sedi e Bureaux è stata realizzata da Città, Comuni
ed organismi dei Paesi euromediterranei.
1.3 Aree d’intervento
Le aree operative prioritarie dell’AdM e MdM sono:
1. Ambiente e Risorse Comuni del Mediterraneo: ha per
oggetto la difesa delle risorse ambientali messe a rischio da processi di
degrado: il mare, i suoli, la ionosfera, le riserve vegetali e la biodiversità.
Definisce criteri di protezione e valorizzazione sostenibile e ne promuove
attivamente l’applicazione nei diversi contesti euromediterranei.
2. Etica e tutela della salute psico-fisica: ha per
oggetto la convergenza della regione euromediterranea verso standard equitativi
di protezione sanitaria, nel riconoscimento e nel rispetto delle etiche e delle
concezioni di benessere psico-fisico. Definisce ed implementa programmi di
distribuzione dei servizi sanitari conformi alle buone pratiche riconosciute e
condivise dalle comunità.
3. Benessere e relazioni
psicosociali tra individui, famiglie e gruppi: ha per oggetto lo studio
delle relazioni a livello microsociale per promuovere e supportare iniziative
che favoriscono la qualità della vita nelle comunità locali e nei gruppi
migranti. Attiva progetti di valorizzazione della relazione e della solidarietà
tra generi, all’interno delle famiglie e nei gruppi sociali per superare una
visione di individuo autonomo e irrelato e costruire democrazia e partecipazione
sociale.
4. Metodologie e programmi dello sviluppo urbano: ha per
oggetto il rafforzamento dei governi locali, sia attraverso lo studio e la
generalizzazione di metodologie efficaci di democrazia partecipativa, sia
attraverso la programmazione e l’implementazione di programmi di rafforzamento
infrastrutturale e miglioramento gestionale delle utilities di carattere
pubblico e locale. Definisce metodologie di scambio cooperativo e partenariale
di professionalità ed impianti, sia in fase di investimento e di gestione, allo
scopo di minimizzare i costi. Definisce standard di riferimento per gli
operatori privati.
5. Valorizzazione delle correnti migratorie e politiche sociali di lotta
alla marginalità: ha per oggetto la promozione delle pratiche di
valorizzazione professionale della popolazione migratoria, favorendone la
formazione, la promozione imprenditoriale, l’introduzione nelle forme di
partenariato economico internazionale. Studia modelli di insediamento urbano e
rurale della popolazione migratoria che siano rispettosi delle etiche e
permettano l’integrazione interculturale. Studia i dispositivi giuridici ed
amministrativi volti a favorire l’integrazione ed a promuovere i flussi di
reddito generati dal fenomeno migratorio.
6. Ripristino e valorizzazione dei saperi e delle culture minori dello
spazio euromediterraneo: ha per oggetto l’individuazione delle località
depositarie di risorse ambientali, produttive, monumentali e culturali. Ne
promuove il collegamento reticolare allo scopo di creare circuiti
internazionali in cui tali risorse possano essere adeguatamente valorizzate,
sotto i profili della formazione professionale, della produzione di beni di
altissima qualità, della fruizione turistica compatibile, in particolare per
l’utenza giovanile e culturale.
7. Grandi emissioni della cultura euromediterranea: ha per
oggetto lo sviluppo delle azioni di divulgazione e edizione necessarie a
promuovere e valorizzare le espressioni della cultura contemporanea,
l’implementazione e la gestione di un Museo del Mediterraneo, la gestione del
Portale telematico EUROMEDI.Net che raccoglie e divulga i risultati della
cooperazione euromediterranea nei diversi settori, la progettazione – sotto il
profilo scientifico e tematico – di Grandi Festival periodici della cultura
euromediterranea.
8.
Promozione della
partecipazione femminile al mercato del lavoro: ha per oggetto il supporto della presenza femminile nel
mercato del lavoro, valorizzando e utilizzando le competenze femminili nella
organizzazione reticolare del lavoro e nei processi decisionali; i suoi
strumenti sono la consulenza organizzativa rivolta alle organizzazioni della
pubblica Amministrazione e della Rappresentatività sociale e una Scuola di Alta
formazione, con didattica attiva sperimentale, esperienziale e partecipata,
rivolta a donne occupate nei diversi livelli gestionali delle organizzazioni. Il focus si attiva trasversalmente,
attraverso i diversi piani d'azione della MdM e con il supporto tecnico a
strategie di reimpiego per donne che hanno lasciato il mercato del lavoro.
Le finalità della MdM
saranno perseguite attraverso:
1.
l’istituzione di un “Network di Consultazione Permanente” tra i partner del dialogo
euromediterraneo, sostenuto sul piano strumentale da un sistema telematico di
collegamento permanente tra i partner associati (cioè dalle funzioni di tipo Intranet del Portale Telematico “Euromedi.net”) ed animato da
meeting di carattere settoriale e periodico (Forum Tematici). Tali meeting saranno preparati fattivamente da rappresentanze
permanenti dei Partner presso la MdM e saranno incentrati sulle tematiche
attuative sviluppate nell’ambito dei Piani di Azione di cui al punto
successivo. Tali attività relazionali convergono, annualmente, nelle “Assise del Mediterraneo” cui partecipano i rappresentanti dei
Governi ai diversi livelli istituzionali degli organismi culturali,
dell’economia e tutti gli enti ed organismi che danno luogo al network
associativo della Maison de la Méditerranée;
2. l’esecuzione di “Piani
d’Azione”, che, affrontando le
principali problematiche dello sviluppo del partenariato euromediterraneo,
favoriscano l’allargamento dei mercati
euromediterranei attraverso un approccio partenariale favorito dai network
di consultazione permanente precedentemente illustrati.
I Piani d’Azione hanno lo
scopo di assicurare una forte
partecipazione ai mercati euromediterranei, sia dal lato della produzione
di servizi (engeneering, turismo, formazione) che dal lato della produzione di
merci e della internazionalizzazione del capitale.
Sono previsti Piani d’Azione nell’ambito delle aree
precedentemente descritte.
L’AdM e MdM, attraverso i
suoi Piani d’Azione, intende promuovere (conducendoli a maturazione progettuale ed esecutiva) numerosi circuiti mediterranei di valorizzazione
nei campi: del sapere
tradizionale ed artigianale (circuiti della ceramica, della gioielleria,
della tessitura, etc.); della agricoltura di qualità (circuiti per la
valorizzazione della orticultura tradizionale, del giardinaggio antico, della
cucina tradizionale) e, ovviamente, dei beni culturali (circuiti per il
recupero delle tecniche architettoniche, dei lapidei, del restauro, etc.).
Ciascuno di essi starà sul piano progettuale associato a percorsi formativi di
altissimo livello (Scuole Internazionali Mediterranee, con percorsi formativi
distribuiti nelle diverse località dove è presente l’asset da valorizzare), a
processi di valorizzazione produttivo/commerciale (riformulazione dei processi
di trasformazione, certificazione di qualità, promozione dei marchi) ed a
processi di valorizzazione turistico-residenziale (specie con riferimento al
turismo giovanile e di cultura, alla valorizzazione di residenze rurali, di
centri storici minori, etc.).
Tra i circuiti di
valorizzazione culturale va considerata la promozione – in ambito lavorativo e
nella organizzazione sociale – dei saperi del femminile nelle risorse umane e
allo stesso tempo l’empowerment della presenza femminile nei processi
decisionali.
3.
l’esecuzione di programmi di “Ricerca scientifica e Formazione”, miranti da un lato a
sostenere scientificamente e tecnicamente i “Piani d’Azione”, dall’altro a
creare il capitale umano di carattere trasnazionale necessario alla
integrazione euromediterranea ed a porre le basi per la realizzazione di grandi
processi di trasferimento sociale del sapere che, nel lungo periodo, conducano
i Popoli della regione ad un più elevato stadio di conoscenza reciproca. Il
programma sarà sviluppato in cooperazione con Istituti Universitari, Istituti
culturali e scientifici di alto profilo e si articolerà attraverso attività
seminariali di carattere internazionale che coinvolgeranno operatori pubblici e
privati nei diversi settori, dando vita, in alcuni casi, a “Scuole Tematiche di
Interesse Mediterraneo” nei settori in cui siano essenziali processi costanti
di omogeneizzazione e attualizzazione degli operatori. Tra questi una scuola di
Alta formazione per il supporto e sostegno delle competenze “femminili” nei
processi decisionali e di rappresentatività sociale nonché del mercato del
lavoro.
4.
la realizzazione di un “Villaggio Multimediale”, che
attraverso molteplici strumenti di comunicazione (Portale broadcast “Euromedi.net”, Agenzia multimediale per
l’informazione nel Mediterraneo “Mednetwork”, Museo Virtuale del Mediterraneo,
Museo dell’Artigianato e dei Mestieri d’arte, Grandi Edizioni del Mediterraneo)
da luogo ad un confronto
sistematico tra le culture euromediterranee e ad una loro diffusione su scala
mondiale (valorizzando a questo scopo le tecnologie della convergenza
digitale). Tutti questi strumenti di comunicazione saranno alimentati da una Redazione Multidisciplinare, al cui
interno gruppi di lavoro a caratterizzazione giovanile ed internazionale
provvederanno alla raccolta, all’inventario, alla comparazione, alla traduzione
ed alla divulgazione di materiali concernenti l’evoluzione delle diverse
espressioni della cultura euromediterranea, nei campi:
· culturale (manifestazioni storiche ed
attuali in materia letteraria, cinematografico-televisiva, teatrale, musicale,
artistico-monumentale, artigianale applicativa),
· scientifico (divulgazione del materiale
analitico predisposto dai team professionali dei Piani d’Azione),
· istituzionale (valutazioni sugli scenari
di crisi),
· informativo (allargamento dell’offerta
di informazione a mezzo stampa e video, per espandere la conoscenza sociale
sulla regione).
La
redazione multimediale si gioverà degli apporti della comunità professionale e
scientifica impegnata nei Piani d’Azione e della grande quantità di collegamenti
internazionali che le rappresentanze permanenti ed il network partenariale
della MdM metteranno costantemente a disposizione.
La
MdM adotterà inoltre il modello degli “organismi
reticolari di consultazione-cooperazione economica”, accoppiando ad essi le
tecnologie telematiche di collegamento, facendone lo strumento privilegiato di
organizzazione dei mercati euromediterranei nelle materie dell’economia
pubblica di responsabilità dei governi locali.
A
tal fine saranno valorizzate le competenze socialmente attribuite alle donne
e sviluppati strumenti formativi
finalizzati al sostegno delle competenze orizzontali e dell’attivazione di
leadership cooperativa.
1.5 Punti di Forza
L’Accademia
del Mediterraneo e Maison de la Méditerranée (AdM e MdM) è concepita come un processo di valorizzazione, ossia di
messa a frutto sotto i profili culturali, scientifici, sociali ed
economico-finanziari, dell’amplissimo e già esistente asset di natura relazionale costituito dalla multiforme e complessa
rete di istituzioni nate per l’azione vivificante della Fondazione Laboratorio
Mediterraneo - Onlus.
L’asset fondamentale è
dunque costituito da uno spazio relazionale esteso, con maggiore o minore
intensità, in tutti i Paesi del Bacino euromediterraneo, cui nel corso degli
ultimi dieci anni si è dato vita mediante le adesioni formali di:
· Personalità di eccellenza
della politica attiva, tra cui capi di Stato in carica;
·
Rappresentanti della cultura euromediterranea, nelle sue molteplici
espressioni, ed in particolare
accademici (tra cui i massimi rappresentanti delle Accademie Nazionali)
storici, scrittori, opinion leader riconosciuti nei loro paesi e nel mondo,
Premi Nobel;
·
Governi in carica di Regioni, Province e Città, tra cui alcune delle
più importanti metropoli affacciate sul mare Mediterraneo;
·
Oltre 200 Istituzioni Culturali e di Ricerca operanti nei più diversi
settori della vita sociale, civile e religiosa;
· 168 Università, tra cui
alcune delle più prestigiose ed antiche esistenti d’Europa (con l’Università di
Bologna in funzione di capofila);
per un totale di 561
istituzioni ed organismi, appartenenti a 33 Paesi euromediterranei, che possono
essere convocate, attraverso le infrastrutture telematiche e le azioni poste in
essere dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo, ad un partenariato attivo sui
processi concreti di trasformazione dello scenario euromediterraneo.
Gli
strumenti per l’attuazione di tale partenariato attivo sono appunto i Piani
d’Azione precedentemente descritti.
Il
successo di tale proposta associativa è consistente non solo presso i Paesi
Partner mediterranei, ma anche presso le collettività del Sud dell’Europa, e
del Mezzogiorno d’Italia in particolare: alla proposta associativa formulata
per l’AdM e MdM hanno fino ad oggi aderito 186 istituzioni locali e regionali
europee e 97 Comuni italiani hanno dichiarato di voler istituire sedi
tematiche. Nella sola Regione Campania 80 comuni hanno aderito al network: 49
hanno intenzione di costituire una bureau tematico ed altri 31 hanno predisposto
progetti specifici di caratterizzazione euromediterranea da sviluppare
nell’ambito del network solidale costituito dalla Fondazione Laboratorio
Mediterraneo per l’AdM e MdM.
Si
tratta, come si può constatare per i contenuti e le adesioni istituzionali, di
network con funzione strategica per l’impostazione e la maturazione attuativa
del partenariato euromediterraneo. Ciascuna di queste istituzioni costituisce
infatti un circuito relazionale pronto ad attivarsi, a mettere in rete uomini e
donne, politici, funzionari ed esperti,
per individuare, concertare e programmare l’esecuzione di piani di sviluppo di
interesse comune.Ciò consente a tutti i partner dei diversi Paesi di essere
protagonisti garantendo loro un ruolo decisionale di guida e dirigenza del
processo, così come suggerito dalla recente Conferenza euromediterranea di
Valencia.
In
conclusione, la metodologia associativa dell’europartenariato proposta dall’AdM
e MdM è fortemente ispirata ad un’idea di “democrazia fattuale”: riconoscere (e
non contrastare) il diritto di iniziativa per ciascun membro dotato di capacità
propositiva, sino a promuovere la nascita, nel seno stesso del network, di
altre istituzioni capofila. A loro volta queste possono procedere autonomamente
alla adozione di iniziative culturali ed istituzionali, che vengono poi
reintrodotte nel circuito più vasto dell’AdM e MdM, per aumentare la forza
operativa e finanziaria delle esecuzioni e per aumentare l’estensione dei
circuiti di valorizzazione-fruizione.
Le
proposte sono dunque sia di carattere “top-down (originati cioè da
deliberazioni degli organi centrali del network) che di carattere “bottom-up”
(originati cioè dall’iniziativa di membri od aggregazioni settoriali).
Il
movimento di propagazione degli effetti è autopropulsivo, perché i risultati di
un’iniziativa possono essere gratuitamente utilizzati (capitalizzati) da uno o
più operatori per ulteriori sviluppi progettuali, le cui ricadute tornano,
attraverso l’effetto di valorizzazione in rete, a beneficiare gratuitamente gli
iniziatori del ciclo progettuale. Il finanziamento esogeno di una sola
iniziativa dà quindi luogo, nell’ambito del reticolo relazionale, a molteplici
ricadute di valorizzazione: è questa la “mano invisibile” che regola i processi
espansivi degli scambi nell’ambito dei partenariati a forte caratterizzazione
morale.
1.6 Le Idee Guida
L’AdM e MdM interpreta il
consolidarsi e l’autonomizzarsi delle sue componenti organizzative periferiche
come fonte di successo, in quanto esse continuano ad attivare uno spazio
relazionale che consente agli organismi della Società civile e per essi ai
Paesi di aggregarsi nel perseguimento di scopi condivisi.
L’AdM
e MdM, strumento per acquisire nuova forza progettuale nella complessa ricerca
di un autentico partenariato alfine anche di superare i contrasti che si
realizzano tra i processi della “modernità”e le tradizioni sociali e culturali
dei Paesi extra-europei
L’AdM e MdM pone
risolutamente al centro della propria proposta associativa la mutua
riconoscibilità in una cultura
euromediterranea, capace di comporre le differenze storicamente costituite e
fonda la fiducia di base nella possibilità
di costruzione di un futuro comune e condiviso per l’area euromediterranea.
Ne risulta uno spazio relazionale che è prima di tutto
di carattere culturale, etico e solidale.La percezione di questa
potenzialità è probabilmente la vera chiave di aggregazione dell’AdM e MdM e
delle altre Sezioni autonome della FLM.
Su
questa convinzione si fonda l’azione dell’AdM e MdM: aggiungere al network
relazionale posto in essere un nuovo “versante attuativo”.
La Maison de la Méditerranée
promuove un principio di etica solidaristica ed è tesa alla individuazione di
terreni di convergenza, almeno limitatamente ad alcune tematiche settoriali di
interesse comune sotto i profili economico-sociali e culturale. E tra questi,
segnatamente, quelle che attengono ai mandati istituzionali tipici dei membri
aderenti, tra cui ad esempio:
§ la realizzazione e la gestione delle infrastrutture nei settori
dell’ambiente e delle altre
utilities urbane;
§ l’organizzazione di grandi processi formativi;
§ l’erogazione di servizi sanitari e di protezione sociale;
§ la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale;
§ la promozione del turismo (naturalistico, culturale, archeologico,
ecc.)
Gli strumenti di
comunicazione che supportano le azioni della AdM e MdM e che hanno funzione di
accelerazione e implementazione del partenariato euromediterraneo sono:
Þ Il Portale Telematico EUROMEDI.NET;
Þ L’Agenzia multimediale per l’informazione nel Mediterraneo Mednetwork;
Þ Le Grandi Edizioni della MdM;
Þ Il Museo del Mediterraneo.
Ciascuno
di essi è specializzato nel rapporto con specifiche sezioni del pubblico, e
potrà sviluppare proprie politiche commerciali, pur salvaguardando la finalità
eminentemente informativa-attivativa del progetto.
Nel
seguito si traccia un breve profilo di ciascun vettore editoriale.
E’
dedicato alla diffusione broadcasting dei molteplici contenuti del data-base
accumulato dalla MdM. Sul piano tecnico il portale sarà attrezzato con i
dispositivi più avanzati della “convergenza digitale”. Esso potrà pertanto
utilizzare input elaborati in formato diverso, per tradurli nel formato idoneo
alle diverse modalità di erogazione esistenti nello spazio euromediterraneo:
radio e tv tradizionali (in rete terrestre o satellitare), INTERNET e
tendenzialmente, web-tv. Il servizio “broadcast” sarà supportato dalla medesima
impiantistica che, contemporaneamente, supporterà i servizi di carattere
INTRANET (democrazia elettronica, networking tecnico-scientifico, ecc.) in modo
da massimizzarne i rendimenti tecnico-finanziari.
Per
l’alimentazione dei contenuti del portale opereranno le quattro redazioni
tematiche, a ciascuna delle quali corrisponde una linea editoriale del Portale[2]:
1.
Una prima linea editoriale del portale avrà caratterizzazione culturale di impianto generalista,
nel senso che offrirà, in maniera chiara e guidata, link di accesso a
contenitori informativi prodotti indipendentemente da molteplici editori dello
spazio euromediterraneo. Questa sezione (che costituisce sostanzialmente un
palinsesto critico e di rapida consultazione della produzione già disponibile
in rete), ha lo scopo di offrire una panoramica il più possibile esaustiva
della cultura euromediterranea in divenire, nelle aree delle performing art,
del costume, della letteratura e della filosofia (secondo un’organizzazione
tematica che descriveremo con maggior dettaglio più volte, con riferimento al
museo del Mediterraneo). La redazione culturale provvederà alla individuazione
dei contenuti rilevanti, alla loro analisi e classificazione, nonché, ove
occorra, alla traduzione di testi. Questa redazione composita, con il tempo,
accumulerà un gigantesco “data-base” sedimentando i migliori apporti tematici
desunti dalla rete, e potrà quindi, in una seconda fase essa stessa proporre
rivisitazioni “storico-critiche” dei percorsi di crescita della cultura
euromediterranea, offrendoli sul mercato televisivo dell’entertainment.
2.
Una seconda linea editoriale avrà caratterizzazione tecnico-scientifica, e costituirà in sostanza,
come si è già più volte accennato, lo sviluppo editoriale dei contenuti
applicativi che maturano nell’ambito delle Aree Tematiche della MdM. Questa
sezione tematica potrà essere fruita a due livelli. Un primo livello di
carattere scientifico e specialistico è destinato a far circolare presso la
comunità degli operatori interessati acquisizioni tecniche, proposte e
metodiche di intervento. Ciò con la finalità prevalente di consolidare ed
estendere il mondo di professionisti, amministratori, uomini e donne di cultura
e di scienza, convinti della praticabilità di un approccio “euromediterraneo”
ai temi dello sviluppo. Un secondo livello di fruizione sarà invece di
carattere divulgativo e popolare in più lingue, e si rivolgerà all’utenza delle
famiglie (attraverso cessioni di programmi a reti televisive) ed alla utenza
giovanile (attraverso WEB e edizioni a stampa progettate per le scuole). La
finalità è concorrere ad un’alfabetizzazione su vasta scala, strutturata e su basi
comuni, concernente i temi dello sviluppo scientifico e tecnologico, le
trasformazioni ambientali, la trasformazione sociale tecnica ed economica di
territori e città della regione, ecc.. L’idea è che larga parte della tensione
interculturale esistente nel Mediterraneo si debba anche alla ignoranza, alla
incomprensione, alla incertezza che individui e comunità provano in relazione
alle trasformazioni che il progresso introduce nei modelli di vita, ed al senso
di frustrazione che ne deriva per l’impossibilità di assumere un cosciente
comportamento adattativo (se non trasformativo) di fronte all’evoluzione dello
scenario. Alcuni prodotti di questa sezione pedagogica del portale confluiranno
anche nel Museo virtuale di cui si dirà più oltre.
3.
Una terza linea editoriale avrà carattere istituzionale e assolverà, in estrema
sintesi, al ruolo di portavoce della
MdM. Pertanto, essa provvederà ad allestire ed emettere in WEB materiali utili
ai rapporti con i media indipendenti, alla integrazione con le azioni svolte da
altre organizzazioni di partenariato internazionale, al rapporto con i sistemi
istituzionali e statuali.
Al centro di questa attività
editoriale vi saranno due missioni prevalenti. La prima concerne la
divulgazione dei contenuti del dibattito che la MdM promuoverà con le proprie
attività di interlocuzione politico-istituzionale ed in particolare quelli che
attengono al dibattito sui temi della sicurezza e della risoluzione dei
conflitti armati. Lo scopo non è solo informativo, ma è anche quello di allargare
il campo della discussione ed arricchirne gli apporti da parte di operatori ed
uomini della cultura. La seconda concerne la divulgazione esaustiva di
materiali descrittivi del procedere della integrazione euromediterranea, con lo
scopo di dare luogo ad un allargamento del dibattito valutativo. In un caso e
nell’altro il Portale EUROMEDI.NET svilupperà il potenziale analitico-operativo
della MdM, aggiungendovi, attraverso lo strumento dei “forum telematici”
l’immenso potenziale di intelligenza diffuso nella rete, e raccogliendo le
opinioni, le analisi e le manifestazioni di volontà politica espresse dai
portatori di interessi locali e settoriali.
4.
Una quarta linea editoriale avrà caratterizzazione informativa e nasce per intervenire
sulla informazione di attualità (news, approfondimenti, reportage) riguardante
la trasformazione sociale e civile dei popoli della regione, le migrazioni, le
riorganizzazioni dei sistemi produttivi, i percorsi di affermazione politica, i
rapporti tra etiche e religioni. La MdM ritiene che, con riferimento alla
regione euromediterranea, sussista oggi una condizione speciale di arretratezza
dell’offerta informativa, a fronte di una domanda sociale che è già attualmente
importante, e che ancora più lo sarà con il procedere dell’integrazione. Questa
situazione è con ogni probabilità dovuta alla circostanza di oligopolio
editoriale che si registra nel mercato della notizia a mezzo stampa (poche
agenzie di news con capacità di copertura credibile della regione), ed alla circostanza di duopolio editoriale
che si registra nella copertura video-news (due sole agenzie, la Reuter e l’AP,
in grado di coprire credibilmente la regione). Questa situazione genera notizie
a prezzi unitari non giustificati, e di caratterizzazione editoriale non
condivisibile nella coscienza comune delle popolazioni mediterranee (enfasi sui
contrasti bellici, sulle emergenze criminali, totale trascuratezza
nell’approfondimento delle evoluzioni socio-politiche, culturali, etc.). La MdM
ritiene di poter concorrere almeno in parte questo ritardo dei mercati in virtù
delle grandi opportunità relazionali di cui dispone: credito presso governi ed
istituzioni a tutti livelli, collegamenti con professionisti di primo piano
dell’editoria, del giornalismo e della cultura in tutti i Paesi del
Mediterraneo.
La
MdM, oltre a sviluppare un’azione di promozione e marketing presso i media
esistenti (stimolando cioè l’estensione degli spazi editoriali dedicati alla
informazione su tematiche euromediterranee, attraverso una campagna
dimostrativa delle aspettative di mercato), darà luogo ad una propria attività
editoriale volta ad abbassare il costo di accesso alle fonti ed a stabilizzare
il flusso delle informazioni. Gli utenti saranno sia “rivenditori” di
informazioni (editori stampa e tv, in particolare quelli di minore capacità
finanziaria) sia utenti finali dotati di accesso ad INTERNET.
Il
Portale EUROMEDI.NET costituisce il supporto per questa strategia. La sezione
informativa disporrà di una redazione “stampa” ed una redazione “video-news”(vedere
punto “b”). Esse provvederanno:
·
A concentrare ed elaborare ogni utile vettore informativo già esistente
(promuovendo attivamente accordi di sindacation);
·
Ad aumentare con redazioni e corrispondenti all’estero la copertura e
l’approfondimento sui fatti di attualità (integrando nella rete redattori
indipendenti, o diramando team redazionali della MdM);
·
A produrre dibattiti ed approfondimenti analitici sulle trasformazioni
storiche dei popoli (le migrazioni, le riorganizzazioni politiche e statuali,
le trasformazioni economiche e sociali, i movimenti di emancipazione, etc.);
·
Ad elaborare (attraverso un servizio di back-desk contrattato con gli
utenti-editori) pagine o video-stream sui temi di attualità da divulgare
attraverso testate già esistenti.
Entrambi
i palinsesti saranno disponibili via INTERNET, fatti salvi, naturalmente i
servizi acquistati in esclusiva. La rete telematica di MdM, disporrà della
capacità connettiva per diramare immagini live, che gli acquirenti potranno poi
diffondere attraverso tv.
I
servizi saranno resi disponibili in numerose lingue simultaneamente
(l’italiano, l’arabo, l’inglese, lo spagnolo, il francese, il turco, le lingue
slave), destinandolo sia verso i network professionali, sia verso l’utenza
televisiva.
E’ un’Agenzia
in grado di somministrare informazioni ad elevata tecnologia multimediale,
dedicata ai contenuti euromediterranei e costituisce la parte essenziale del
portale EUROMEDI.NET (contenuti trascurati nell’attuale panorama editoriale).
Essa è destinata a raggiungere i seguenti obiettivi:
·
Offrire servizi destinati ad utenti editoriali nei
diversi settori (stream quotidiane in formato testo, video, foto, audio, e
relative pagine, approfondimenti, etc.);
·
mettere a disposizione di
utenti diversi (Università, Centri di ricerca, Partiti ed Associazioni, senza
escludere, ovviamente, gli editori stessi) un poderoso archivio integrato di
testi, filmati, immagini, prodotte in proprio od acquisite da terzi;
·
editare un grande portale
telematico di informazione, con testi e filmati, denominato referenzialmente
“Giornale indipendente del Mediterraneo e del Medio Oriente”, che potrebbe
essere fruito via Internet od attraverso segnale televisivo, in Italia ed
all’estero.
L’AdM
e MdM entrerà nel mercato dei media su supporto materiale (stampa, cd, cd rom,
home-video, etc.) replicando parte dei contenuti che emergeranno dalla grande
attività interattiva generata dal portale EUROMEDI.NET. I contenuti cioè che,
per la stabilità del loro interesse (documentazioni esaustive di un settore di
ricerca), o per la caratteristica propria della fruizione e del pubblico cui
sono destinati (ripetitività, mobilità, collettività, etc.) possono essere
enucleati dal data base generale e distribuiti separatamente, sui mercati
istituzionali (dell’istruzione, della PP.AA., del volontariato, etc.) ma anche
sul mercato concorrenziale.
In
linea di massima i prodotti di maggiore impatto e distribuzione potranno
consistere in:
·
un magazine multilingue, dedicato alla evoluzione storica,
istituzionale e politica dei Paesi del Mediterraneo, illustrativo anche delle
principali acquisizioni metodologiche e proposte progettuali risultati dalle
attività operative settoriali (Piani d’Azione, etc.);
·
pubblicazioni finalizzate a campagne di informazione sociale su
tematiche attinenti la sicurezza sociale, l’ambiente, la medicina, ecc;
·
divulgazione strutturata di materiali in più lingue, di interesse per
la didattica nei diversi Paesi del Mediterraneo, con particolare attenzione ai
cicli formativi iniziali (Editrice scolastica euromediterranea);
·
produzioni di alto livello dedicate all’entertainment (anche per
diffondere nel mondo le attività culturali di EUROMEDI.NET e del Museo del
Mediterraneo): collane dedicate alla musica euromediterranea, al teatro, al
cinema, all’arte figurativa.
a) Infrastruttura e modalità di fruizione.
Oltre
alle attività di redazione scientifico-culturale (in collegamento con i partner
universitari) per i vettori editoriali indicati ai precedenti paragrafi uno e
2, è programmata anche una importante prestazione museale a carattere sia fisico
che virtuale, in maniera che sia possibile sperimentare l’efficacia di prodotti
poi destinati al mercato multimediale, ed anche, ovviamente, in maniera da
arricchire il territorio locale di una funzione del tutto innovativa,
destinata, soprattutto, a coinvolgere le coscienze giovanili nella passione per
le tematiche del Mediterraneo.
Il museo del Mediterraneo sarà
lo strumento dell’AdM e MdM per una fruizione:
·
Con modalità virtuale dei contenuti archiviati nel grande data-base
procurato dalla attività di
EUROMEDI.NET;
·
Con modalità fisica e materiale (oggetti, reperti, manifestazioni
d’arte. etc.) delle testimonianze che il Museo periodicamente convocherà
nell’ambito di mostre, meeting, ed altri eventi della cultura euromediterranea[3].
La
fruizione con modalità virtuale, a sua volta, sarà sia di tipo individuale
(postazioni di lavoro telematico) che collettivo (grandi schermi video in grado
di rappresentare in forma spettacolare informazioni strutturate per area
tematica).
I grandi schermi costituiranno
motivo stabile di attrazione del Museo del Mediterraneo. Saranno installati in
grandi locali ma, nel periodo estivo, potranno essere replicati anche su grandi
schermi all’aperto.
Le
programmazioni che saranno eseguite sui grandi schermi avranno molteplici
caratterizzazioni:
·
caratterizzazione “geografica”: saranno rese in tempo
reale, in forma altamente spettacolare, e facendo largamente uso della
rilevazione satellitare del territorio, letture tematiche della trasformazione
in corso dell’ambiente, delle acque marine, della fauna ittica ed avicola,
delle coltivazioni e del manto vegetale, oltre a letture statiche, ma dal forte
impatto pedagogico, sulla storia della geografia, del territorio, del tessuto
urbano, dei sistemi infrastrutturali;
·
caratterizzazione “entertainment”: saranno organizzate, con
riferimento alle tematiche culturali di maggiore suggestione spettacolare,
ricostruzioni video (stream) dei “percorsi di crescita” della cultura
euromediterranea nei campi del Cinema (la FLM è titolare del programma europeo
CINEMAMED) della musica e delle performing art teatrali.
I
gruppi di utenti, con modalità interattiva, nell’ambito dei percorsi potranno
selezionare sottosezioni tematiche, montaggi, intersezioni, etc. La finalità di
pura fruizione, si salda in questo modo alla possibilità di costruire prodotti
per gruppi di utenti diversi o lontani (specie con finalità didattica), che non
dispongano di apparecchiature sofisticate per il trattamento delle
immagini. I software tematici costruiti
per il Museo del Mediterraneo (e le loro interpolazioni on demand) potranno,
altresì, essere ceduti a terzi, od essere utilizzati dalle altre sedi della
MdM.
b) Caratterizzazione tematica del Museo del Mediterraneo
Come
si è accennato, il gruppo di lavoro animatore e regista della programmazione
multimediale del Museo del Mediterraneo (sia essa virtuale o fisica) coincide
in gran parte con il gruppo di redazione culturale del Portale EUROMEDI.NET
(cui si affiancheranno i team scientifici per la produzione “geografica” dei
grandi schermi). Ciò perché l’attività di costruzione del data-base del Portale
costituisce il terreno di coltura per la produzione dei grandi schermi del
Museo. E perché, in funzione inversa, è il Museo che con la sua attività di
carattere fisico (meeting, eventi, mostre, etc.) dovrà permettere di colmare i vuoti logici e
documentali del data-base.
In
estrema sintesi, la caratterizzazione tematica del Museo e delle componenti a
carattere permanente del “Mirroir de la Méditerranée” possono essere
tratteggiate nelle seguenti sezioni:
1.
La Cultura Mediterranea in
Divenire, componenti espositive e museali dedicate alla trasformazione della
cultura mediterranea:
· Cineteca (con sottolineatura multilingue) delle culture mediterranee ed
orientali;
· Emeroteca: raccolta della stampa e della pubblicistica internazionale,
con traduzioni multilingue su supporto informatico degli articoli più
rilevanti;
· Biblioteca della Musica Euromediterranea: raccolta della musica etnica,
classica e contemporanea, supportata da testi critici, e “letture” in chiave
comparatistica e storica;
· Biblioteca della letteratura contemporanea: raccolta della letteratura
contemporanea, con traduzione multilingue consultabile su supporto informatico,
e divulgazione attraverso editoria elettronica e tradizionale;
· Giornale dell’Arte Contemporanea e d’Avanguardia: raccolta su supporto
digitale di filmati riferiti a eventi e performance dell’arte figurativa e
teatrale della Regione Euromediterranea, consultabili su desk individuali, o,
su richiesta, in proiezioni collettive.
2. Geografia e Storia del Territorio del Mediterraneo
· Documentazione filmata e fotografica di regioni, contesti ambientali,
città e villaggi del Mediterraneo;
· Ricostruzione virtuale di Monumenti ed episodi della storia antica;
· Grande Mappa informatizzata del patrimonio monumentale del
Mediterraneo, con la registrazione dei giacimenti archeologici e dei processi
di recupero e valorizzazione;
· Antropizzazione del territorio: lettura digitale della trasformazione
storica dei sistemi urbani, delle relazioni infrastrutturali, degli usi
agricoli ed industriali, dei processi di trasformazione dei sistemi vegetali e
delle grandi regioni climatiche.
3. L’habitat e l’etica.
· Gli ambienti, gli arredi,
gli oggetti d’uso, i cibi: rassegna sistematica dei modelli di consumo vigenti nelle diverse micro-regioni del mediterraneo, letture
comparatistiche e prospettive di reciproca contaminazione nell’ambito del
processo di integrazione euromediterranea;
· Colori, ornamenti, decorazioni, costumi e tessiture della Regione
Euromediterranea: grande esposizione tematica, a carattere storico e
geografico, degli artigianati e delle tecniche convergenti sulla costruzione
dello scenario quotidiano della vita umana, capace, tra l’altro, di valorizzare
la componente museale delle seterie di San Leucio in chiave
storico-comparatistica.
Il
lavoro di regìa delle sezioni tematiche (del Museo e del Portale) darà luogo in
breve tempo alla costituzione di un network professionale internazionale di
immenso valore, costituito dal perno redazionale dell’AdM e MdM e da tutti gli
Istituti culturali, oltre a singole personalità, abilitate a “rifornire”
continuativamente il data-base con le loro produzioni o con le produzioni
registrate nei loro territori.
Si
tratta di un network che avrà l’autorevolezza di procedere ad un confronto sistematico tra le culture
del Mediterraneo, ed a porre le basi per la realizzazione di grandi processi di
trasferimento sociale del sapere che,
nel lungo periodo, conducano i popoli della regione ad un più elevato stadio di
conoscenza reciproca. Questo sistema di azioni che potremmo definire di
“integrazione e sviluppo del sapere sociale”, potranno convergere (una volta
che le attività della MdM siano entrate a regime), ed in coincidenza con le
Assise Plenarie del Mediterraneo, nella realizzazione di Grandi Festival delle Civiltà del Mediterraneo.
Tali
eventi di grande risonanza internazionale (sul modello dell’iniziativa “Italia
2001” in corso in Giappone, o dei famosi “Festival of India” tenuti a Londra,
New York, Parigi, Mosca), hanno per oggetto, di volta in volta, tutti gli
aspetti della cultura, della società, dell’economia di un Paese o di una
macro-regione del Mediterraneo. E mettono altresì in evidenza tutti i
contributi dell’Europa e dell’Italia (in termini di edizione, divulgazione,
finanziamento dell’arte e della cultura, ecc) al processo di affermazione della
cultura ospitata, nonché i fenomeni di “interiorizzazione” da parte dell’etica
e dell’arte europea di quella stessa cultura: in una sorta di “Omaggio
dell’Europa al Paese Ospite”.
I Grandi Festival saranno promossi ed organizzati dal
medesimo organico professionale che attende stabilmente alle attività
scientifiche dell’AdM e MdM, e possono
essere finanziati, secondo modalità oramai sperimentate in ambito
internazionale, attraverso sponsorizzazione dei Governi, dell’Unione europea,
di Associazioni e Gruppi del settore
privato.
Inutile sottolineare qui
l’immensità delle ricadute che queste iniziative avrebbero sotto il profilo
quantitativo e qualitativo dei flussi turistici, della integrazione tra i
mercati, dell’avvicinamento complessivo tra i Paesi e le Civiltà della regione.
In occasione dei Grandi Festival delle Civiltà del
Mediterraneo possono essere ospitati:
Þ grandi concerti di musica
classica ed etnica;
Þ rassegne di teatro storico e
contemporaneo;
Þ grandi esposizioni di
archeologia;
Þ esposizioni dell’artigianato
d’arte, della gioielleria, della tessitura;
Þ mostre di arte figurativa ed
architettura;
Þ discussioni e letture tenute da personalità di grande prestigio
della cultura, della
politica e
dell’economia.
La realizzazione scientifica
e tecnica dei sistemi espositivi ed il loro aggiornamento periodico ed il
trattamento per l’esecuzione di rappresentazioni tematiche ed integrate sarà
affidata a specialisti di gruppi di lavoro a caratterizzazione prevalentemente
giovanile, costituiti dalle migliori professionalità delle Università della
regione. La direzione sarà affidata a specialisti ed istituzioni di grande fama
internazionale sulla base di appositi accordi di cooperazione con l’AdM e MdM.
La
stessa attività didattica delle università regionali riceverà un potente
stimolo al rafforzamento in chiave internazionale. Al contempo la formazione e
la progressiva specializzazione dei team professionali integrati assicurerà il
massimo della tutela scientifica ed espositiva anche nell’occasione dei Grandi
Festival, assicurandone il successo presso l’opinione pubblica internazionale.
1.8 Mezzi e Risorse
Con la Delibera n.5762 del
28.11.2000 la Regione Campania ha assunto l’impegno ad attuare un Progetto
Integrato nell’ambito del POR Campania 2000-2006 con cui:
·
completare
le sedi in Campania;
·
cofinanziare
il portale “Euromedi.net” e l’agenzia “Mednetwork”;
·
cofinanziare
i Piani d’Azione.
b) Il Parlamento
Italiano attraverso una politica attiva di sostegno e promozione del
processo di Barcellona ha approvato una
legge che sostiene la realizzazione dell’AdM e MdM anche attraverso un contributo annuale per il periodo 2002/2004 a completamento del
Progetto Integrato posto in essere dalla Regione Campania.
c) Il Ministero degli Affari Esteri
italiano, anche in previsione del semestre italiano di Presidenza Italiana
dell’Unione Europea, sostiene gli intenti della Conferenza di Barcellona e le linee guida della Conferenza
di Valenza, favorendo, attraverso l’Accademia del Mediterraneo e Maison de la
Méditerranée, la costituzione di un’infrastruttura a valenza nazionale ed
internazionale per il sostegno del
partenariato euromediterraneo
1.9 Chi Realizza l’AdM e la MdM
La Fondazione Laboratorio Mediterraneo (F.L.M.) è il
soggetto attuatore della AdM e MdM,
avendo assunto come propri gli
scopi del processo di Barcellona e
recependo attraverso protocolli di intesa finalizzati le indicazioni
degli organismi istituzionali suoi
attivatori.
Tale compito trova fondamento
sia nelle iniziative svolte dalla FLM
per il conseguimento degli scopi del partenariato euromediterraneo, sia nelle
rete di Paesi, Comunità, istituzioni e Organismi che quest’ultima ha attivato per tale finalità nell’area
euromediterranea.
La FLM
è una“Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale (Onlus)” riconosciuta con
personalità giuridica dalla Regione Campania con decreto n. 11315 del 25/3/97,
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con decreto del 20/4/99
pubblicato sulla G.U. n.113 del 17/5/99 e, con delibera n. 2228 del 18/5/99
della Regione Campania, decretata “Ente culturale di alto rilievo”.
2. La
Fondazione Laboratorio Mediterraneo
La FLM è nata nel 1994 promuovendo azioni di solidarietà verso le popolazioni della
ex-Jugoslavia e attivando iniziative contro la guerra in Bosnia. Si è posta poi
quale attivatrice originale della
Società Civile dello Spazio euromediterraneo per un effettivo dialogo culturale
tra tutti i popoli che vi convergono direttamente, con particolare riguardo al
Sud-Est europeo ed ai Paesi della sponda del Sud che per vicende storiche sono
rimasti in una posizione secondaria sul piano della cultura e della politica
internazionale degli ultimi secoli. Suo scopo è promuovere l’individuazione di
scopi comuni che possano attivare i Paesi e le popolazioni delle due rive per
conseguire pace e progresso condiviso.
Già nel 1994 la F.L.M. ha
identificato quelle azioni per la promozione del dialogo nell’area
euromediterranea proponendo nel 1995 alla prima Conferenza euromediterranea di
Barcellona 14 punti programmatici: otto tra questi sono stati recepiti sette
anni dopo dalla Conferenza di Valencia del 2002 (Il ruolo delle Città, gli
scambi di studenti e docenti delle Università, i nuovi sistemi di
comunicazione, ecc.) a dimostrazione della esatta previsione preannunciata
dalla FLM.
Tra le finalità della FLM si
segnalano:
a)
Perseguire un ideale di pace e fratellanza tra i diversi popoli dell'area
euromediterranea siti sullo stesso mare - "culla" di alcune tra le
più antiche civiltà umane - al fine di valorizzare la dignità del mondo
Mediterraneo e le molteplici realtà che lo compongono e di contribuire a far sì
che l'Italia possa assumere funzione di cerniera tra l'Europa ed i Paesi del
Mediterraneo.
b)
Promuovere sempre più i valori condivisi mediante un dialogo rafforzato fra le
culture che concorra al riavvicinamento delle società e dei popoli del
Mediterraneo.
c) Promuovere il valore e la coesistenza delle
varie unità linguistico-culturali rendendo centrali i diritti dell'uomo e della
Società Civile nella regione euromediterranea.
d) Promuovere e consolidare la conoscenza, la
comunicazione, la comprensione, la cooperazione ed il rispetto tra i popoli
mediterranei, anche attraverso la ricerca e la valorizzazione delle diverse
tradizioni e culture, la tutela del territorio e dell'ambiente, la
valorizzazione e salvaguardia del patrimonio culturale euromediterraneo del
passato e del presente.
e)
Promuovere e sviluppare azioni di partenariato euromediterraneo e di
cooperazione decentralizzata al fine di trasformare il discorso che si svolge
nell'area mediterranea e coinvolge quella euromediterranea, ora concomitante ma
diviso, in un colloquio generale aperto e costruttivo, che promuova l'incontro,
lo scambio, il rispetto reciproco, la collaborazione e la solidarietà tra i
Paesi vicini.
f) Progettare, sviluppare ed attivare banche
dati specializzate in varie discipline nell'ambito delle relazioni
euromediterranee, nonché un centro di documentazione e ricerca quale supporto
tecnico e scientifico ai progetti ed alle attività realizzate dalla Fondazione.
g)
Favorire il dialogo ed il confronto costruttivo permanente tra i giovani
dell'area mediterranea, al
fine di attivare e strutturare scambi di esperienze e conoscenze su
tematiche quali la scuola, il lavoro, la formazione, l'occupazione, i reciproci
valori culturali.
h)
Adoperarsi per adeguare le strutture scolastiche ed universitarie al fine di
realizzare un curriculum di base comune a tutti i Paesi del Mediterraneo, sul
quale inserire le diverse peculiarità e specializzazioni di ciascuna tradizione
culturale, anche allo scopo di un’equipollenza dei titoli scolastici ed
universitari.
i)
Costruire, in collaborazione con associazioni e reti di donne esistenti
nell'area euromediterranea, strumenti che promuovano i diritti delle donne, in
modo particolare quelli di cittadinanza nonché la loro partecipazione ai
processi decisionali delle società.
l)
Promuovere iniziative, ricerche ed interventi per la salute e il benessere
psico-fisico, superando vecchie e nuove patologie, nonché azioni tese a
favorire il benessere individuale e sociale, individuando gli aspetti che
facilitino la costruzione di sinergie positive tra diversi Paesi e gruppi etnico-religiosi
dell'area euromediterranea.
m)
Instaurare rapporti con l'Unione europea e con altre istituzioni internazionali
per il perseguimento degli scopi della Fondazione.
n)
Assumere ogni iniziativa per assicurare punti di riferimento e di promozione
dell'attività della Fondazione, intesa a collegare l'Italia e la Campania con i
Paesi del bacino mediterraneo.(dallo statuto)
I programmi di ricerca e di alta formazione e le
molteplici attività svolte dalla F.L.M. –
che si avvale da alcuni anni di una rete di consulenza internazionale –
costituiscono un elemento essenziale di crescita del Mezzogiorno d’Italia ed un
presupposto indispensabile per consentire all’Italia di essere protagonista
nello sviluppo del partenariato euromediterraneo, con conseguente crescita
culturale e civile anche attraverso la promozione di una nuova classe dirigente
capace di “pensare europeo” e “respirare mediterraneo”.
2.3 Le
Sezioni Autonome
La F.L.M. ha dato seguito alle raccomandazioni dei
partecipanti al II Forum Civile Euromed
creando i seguenti organismi che, con apposito Atto del Notaio S. Santangelo di Napoli del 22 dicembre 2000(racc.13032, rep.49158 ), si sono costituiti come
“Sezioni autonome” della stessa Fondazione riunendo i rispettivi Statuti in
quello della F.L.M. ed ottenendo il riconoscimento con atti deliberativi
ufficiali da Stati, Regioni, Città ed organismi istituzionali dei Paesi
euromediterraneo ufficialmente rappresentanti oltre 150 milioni di cittadini:
Almamed
E’ una consociazione di Università e reti di Università dei Paesi
euromediterranei coordinata dall’Università di Bologna, che – con decreto n.103
del 14.04.2000 a ratifica delle delibere del Senato Accademico del 15.2.2000 e
del Consiglio d’amministrazione del 29.02.2000 – ne ha approvato lo Statuto,
così come le altre 168 Università aderenti con analoghi provvedimenti.
E’ una consociazione di Regioni, Città, reti di Città e
Collettività locali euromediterranee, coordinata dalla Città di Siviglia – con apposito atto del 12 settembre 2000
– e nata con lo scopo di informare e diffondere le esperienze comuni e gli
esempi di buona pratica.
E’ una consociazione delle principali isole e reti di
isole del Mediterraneo – coordinata dalle Isole Eolie con delibera n.7 del
12.01.2000 – nata per affrontare e risolvere insieme le problematiche comuni.
Labmed
E’ una rete orizzontale e partecipata attivata dalla
F.L.M. Essa comprende organismi della Società civile euromediterranea ed
intende rendere più efficace la comunicazione tra i partner delle Regioni
euromediterranee e quindi farsi strumento operativo per la Comunità Europea
nell’ambito del programma Euromediterraneo.
Costituita a Napoli
il 10 ottobre 1998, è la consociazione delle Accademie nazionali e di altre
Accademie ed Istituzioni culturali di alto rilievo dei Paesi che gravitano sul
Mediterraneo.
L’Accademia del Mediterraneo ha come “Primo fine” creare attraverso programmi
specifici ma coordinati - affidati ciascuno ad una Sede distaccata, un bureau o
un’Istituzione specializzata a quel fine e da tempo consolidata e operante -
l’inventario critico della cultura del Mediterraneo.
Il “Secondo fine”
dell’Accademia del Mediterraneo consiste nello stabilire la completa ecologia
della cultura mediterranea.
Come l’ecologia studia i rapporti tra gli organismi e il
loro ambiente, l’ecologia della cultura mediterranea studia i rapporti delle
culture mediterranee tra loro e con le società mediterranee, vale a dire
anzitutto i rapporti e le interazioni tra le culture mediterranee e poi tra
queste culture e le società mediterranee.
Per realizzare questo secondo fine l’Accademia svolge
attraverso la Sede Centrale, le Sedi Distaccate e i Bureaux attività di
ricerca, rese note mediante le pubblicazioni previste dell’Accademia.
Il “Terzo fine”
dell’Accademia del Mediterraneo – comune alle altre sezioni autonome – consiste
nella costituzione della “MAISON DE LA
MEDITERRANEE”: un insieme organico atto a rappresentare nelle forme più
proprie le attività che individuano e in cui si segnalano le Istituzioni e i
vari organismi che fanno parte dell’Accademia del Mediterraneo e delle sezioni
autonome della F.L.M. nonché tutti gli altri rappresentanti la Società civile
dei Paesi euromediterranei.
2.4 Riconoscimenti,
Adesioni, Incarichi
Alla F.L.M. sono stati assegnati numerosi
riconoscimenti. Tra i principali si
segnalano i seguenti :
1) del
Parlamento Europeo, che ha in più occasioni sottolineato il ruolo della F.L.M.
nella
promozione ed attuazione del terzo volet
del Processo di Barcellona;
2) dell’UNESCO,
che ha sottolineato l’importanza della F.L.M. nel processo di partenariato culturale, sociale e umano tra i
Paesi euromediterranei;
3) del
Presidente della Repubblica di Macedonia, che evidenzia il “ruolo
insostituibile della F.L.M. –
espletato soprattutto attraverso le sedi distaccate – per la costruzione di una
“Casa comune euromediterranea” e per lo sviluppo dei rapporti costruttivi tra Regioni,
Città, Stati ed organismi della “Società Civile”;
4) del
Presidente della Repubblica di Bosnia-Herzegovina, per le importanti azioni
umanitarie svolte dalla F.L.M. a
favore delle popolazioni della ex Jugoslavia;
5) dell’approvazione
dell’Appello per la Pace nella ex Jugoslavia da parte di circa 200.000 persone
in tutto il mondo;
6) dell’approvazione
da parte di Premi Nobel e scienziati di ogni parte del mondo dell’Appello mondiale per l’Acqua;
7) dell’approvazione
da parte di esponenti delle istituzioni e della Società Civile dell’Appello per
i sassi di Matera;
8) dell’approvazione
da parte di Premi Nobel e di uomini e donne di cultura e di scienza
dell’Appello per l’Albania;
9) dell’approvazione
da parte di circa 15.000 persone dell’Appello per i Balcani e per il Kosovo;
10) delle
561 istituzioni ( Accademie nazionali e regionali, Università, Città, Regioni,
Province, Isole, Istituti di cultura e di ricerca) che – in rappresentanza di
27 Paesi euromediterranei – hanno formalmente aderito all’Accademia del Mediterraneo
conferendole legittimità e rappresentatività;
11) delle
oltre 80 istituzioni che hanno offerto sedi prestigiose e personale per l’avvio
delle attività nelle sedi tematiche distaccate della F.L.M. e dell’Accademia del Mediterraneo;
12) dei
Capi di Stato, Capi e membri di Governo, Presidenti di Regioni, Province e
Collettività locali, Sindaci, Rettori di Università, Premi Nobel,
Rappresentanti di prestigiose Istituzioni culturali e scientifiche che hanno
aderito in qualità di fondatori e membri di diritto all'Accademia del
Mediterraneo;
13) del
Ministro degli Affari Esteri italiano Lamberto Dini che, già con lettera
inviata il 31 marzo 1999 (prot.014/671) al Ministro dell’Università e della
Ricerca Scientifica auspicava la
concessione di un contributo stabile ed evidenziava: “l’Accademia del
Mediterraneo è l’istituzione maggiormente rappresentativa del mondo accademico
ed universitario euro-mediterraneo, con l’adesione – tra gli altri – di 63
accademie e 168 università in rappresentanza della gran parte dei Paesi
euro-mediterranei. Ente promotore dell’Accademia è la F.L.M. che prevede, tra i
suoi obiettivi statutari, di consolidare, potenziare e sviluppare la suddetta
Accademia. Data la rilevanza e gli obiettivi dell’Accademia e l’interesse per
il nostro Paese a mantenerne in Italia il fulcro delle attività, è necessario
assicurare all’Accademia, per il tramite della F.L.M., un contributo stabile
per consentire la continuità della sua azione”;
14) del
Ministero degli Affari Esteri e del Ministero del Commercio con l’Estero
italiani che, di concerto con il Ministero del Tesoro, hanno elaborato le “Linee guida per l’attuazione della politica
d’internazionalizzazione economica e culturale del Mezzogiorno”, dove,
nella misura n.23 è scritto: “Rafforzamento della F.L.M. e dell’Accademia del Mediterraneo, istituzione che negli ultimi
anni ha promosso un’intensa attività di coordinamento e promozione degli studi
e del dibattito su tematiche del Mediterraneo e che, ora, richiede un’organica
pianificazione delle attività ed una più stretta finalizzazione funzionale ai
deficit di conoscenza e diffusione di informazioni, soprattutto con riferimento
alle tematiche economico-sociali”;
15) del
Ministero degli Affari Esteri, che nelle “Linee
di intervento per i collegamenti con le aree esterne” individuate dal
Tavolo XVII, ha selezionato – assegnando loro i numeri indicati in parentesi –
i seguenti progetti, presentati dalla Regione Campania e dalla F.L.M.: Banca
dati della Società Civile (n.28), Accademia del Mediterraneo (n.29),
Euromedcity (n.30), Formazione di operatori della Società civile (n.31);
16) del
Ministero dell’Università e della ricerca Scientifica italiano che con D.M. 680
del 26 febbraio 1998 pubblicato sulla G.U. n.98 del 29.4.1998 ha assegnato un
contributo straordinario per il funzionamento strumentale di attività di
ricerca e formazione della F.L.M.;
17) della
Commissione europea che, riconoscendone l’alto valore culturale e
rappresentativo oltre che la capacità organizzativa, le ha affidato il
coordinamento degli eventi programmati nell’anno 2000 in occasione della
commemorazione di Re Hussein bin Talal di Giordania;
18)
della Commissione europea che, attraverso il programma
Euromed Audio Visuel, le ha affidato l’organizzazione e il coordinamento del
progetto Cinemamed, consolidando un riconoscimento internazionale che, di
fatto, identifica nella F.L.M., e nelle sue sezioni autonome,
un’istituzione di riferimento, per legittimità e rappresentatività, nell’ambito
del partenariato euromediterraneo;
19) della
Regione Campania, che con delibera G.R.C. n. 2
dell’11.01.2000 ha espresso Voti al Parlamento ed al Governo italiani,
al Parlamento europeo ed alla Commissione europea per azioni di sostegno a
favore della Fondazione Laboratorio Mediterraneo e delle sezioni autonome da
essa costituite (Accademia del Mediterraneo, Almamed, Euromedcity, Isolamed e
Labmed);
20)
di
analoghe deliberazioni adottate da
Stati, Regioni, Città, Comuni, Università ed Organismi dei Paesi
euromediterranei ufficialmente rappresentanti oltre 150 milioni di abitanti.
2.5 Attività
La F.L.M. si è posta come protagonista
del partenariato euromediterraneo realizzando circa 1500 eventi nel
periodo 1994-2001, con lo scopo di sostenere strutturalmente azioni concrete di
partenariato ed alimentare la cooperazione decentrata tra Città, Regioni,
Collettività locali e vari organismi della Società Civile dei Paesi euromediterranei.
Tra i più significativi si segnalano:
a) La Conferenza Internazionale “IL MEDITERRANEO E L’EUROPA”, svoltasi
a Napoli il 24 e 25 novembre 1995, alla vigilia della della I Conferenza
euromediterranea di Barcellona.
Questo evento ha prodotto un documento conclusivo con 14 raccomandazioni
e punti programmatici (pubblicati sui principali quotidiani europei) e presentati
alla citata Conferenza di Barcellona.
b) Il “ I FORUM CIVIL EUROMED”, svoltosi a
Barcellona il 29-30 novembre e 1 dicembre 1995 e coorganizzato dall’Institut
Català de la Mediterrània e dalla F.L.M. Per la prima volta 1500 qualificati
rappresentanti della società civile, si sono riuniti con l’obiettivo di
istituire un contesto permanente per il dialogo e la cooperazione. La
Conferenza euromediterranea, convocata dalla presidenza spagnola della UE
subito prima del Forum, ha gettato le
basi politiche di questo processo. Il FCE, avvalendosi della partecipazione di
imprenditori, camere di commercio, università, artisti, intellettuali,
sindacati, organizzazioni di cittadini ed altre istituzioni, ha prodotto e
studiato un insieme di idee e di progetti concreti di fondamentale importanza.
c) Il “II FORUM CIVILE EUROMED”, svoltosi a
Napoli il 12, 13 e 14 dicembre 1997 - organizzato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il cofinanziamento della Commissione Europea, il patrocinio del Parlamento Europeo, dell'Unesco e del Ministero degli Affari Esteri della
Repubblica Italiana, il contributo delle Regioni Campania, Piemonte, Calabria, Liguria, Abruzzo, Catalogna, Sicilia,
Toscana, Languedoc-Roussillon, Collectivité Territoriale de Corse e del Département des Bouches-du-Rhône, in
collaborazione con l'Institut Català de
la Mediterrània, l'Agencia Espanola de Cooperaciàn Internacional (Ministerio de
Asuntos Exteriores de Espana), la Società Umanitaria, l'Associazione Europa
Mediterranea, il CSI - Piemonte e l'Ente Autonomo Mostra d'Oltremare - è
considerato la più importante assise euromediterranea ed ha prodotto 86
progetti concreti, molti dei quali già realizzati. In questa occasione 2248
rappresentanti di numerosi organismi della Società Civile euromediterranea
provenienti da 36 Paesi, si sono confrontati su quattro aree tematiche
suddivise in 11 Sessioni e 50 tavoli di lavoro. Consapevoli dell’impossibilità
di costituire un’Unione “statuale” euromediterranea ma, al tempo stesso,
dell’urgente necessità di dare legittimità, istituzionalità e rappresentatività
allo Spazio euromediterraneo, i partecipanti hanno adottato una raccomandazione
in cui si chiede alla F.L.M. –
organizzatrice del Forum – di costituire attraverso appositi organismi, un
processo capace di attuare questo ambizioso progetto e pervenire alla
costituzione di un’“Unione mediterranea” della cultura, della scienza e della
ricerca attraverso la nascita della Maison
de la Mediterranèe.
d) Le “ASSISES DE LA MEDITERRANEE”, svoltesi a
Marsiglia il 5 e 6 luglio 2000 – organizzati dalla Città di Marsiglia e dalla
Fondazione Laboratorio Mediterraneo in collaborazione con organismi e
istituzioni dei Paesi euromediterranei. In questa occasione si sono svolte la
prima “rentrée” solenne dell’Accademia del Mediterraneo e la riunione dei
bureaux delle sezioni autonome della F.L.M. E’ stato un evento importante che
ha costituito l’apertura del semestre di presidenza francese dell’U.E.
e) La
Conferenza euromediterranea “IL RUOLO DEL
DIALOGO INTERCULTURALE”, svoltasi ad Amman il 10 e 11 ottobre 2000. La
Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha ricevuto l’incarico dal Ministro degli
Affari Esteri – su specifica raccomandazione della Conferenza euromediterranea
di Stoccarda del 1999. L’evento, svoltosi in commemorazione di re Hussein di
Giordania, è stato molto importante in quanto è coinciso con lo sviluppo delle
tensioni tra Israeliani e Palestinesi. Le conclusioni sono state inviate alla
Conferenza euromediterranea di Marsiglia del dicembre 2000.
f) La
Conferenza internazionale “BALCANI UN
NUOVO MILLENNIO: CULTURA, POLITICA ED ECONOMIA PER LA PACE”, svoltasi a Skopje
il 25 e 26 maggio 2001. Questo evento,
organizzato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo con il Governo Macedone e
l’Accademia di Scienze e Arti della Macedonia, ha visto la partecipazione di
oltre 300 rappresentanti dei Paesi balcanici e di Istituzioni internazionali
(UE, CE, NATO, ONU, ecc). E’ stato un momento significativo di dialogo
producendo un documento finale posto a base per la promozione de dialogo nella
regione, in un momento di particolare tensione tra gli albanesi dell’UCK e la
Repubblica di Macedonia.
g) La
Fondazione Laboratorio Mediterraneo è titolare del programma “CINEMAMED” (Euromed
Audiovisuel – Commissione Europea). Nel corso del 2000-20001 si è svolto un
festival itinerante nelle seguenti città:
1 -
Festival del Cinema dei Paesi Arabo – Mediterranei - Cinemamed
Palermo, dall’11 al 18
gennaio 2001
2 -
Festival del Cinema dei Paesi Arabo – Mediterranei - Cinemamed
Bologna, dal 24 al 31 gennaio
2001
3 -
Festival del Cinema dei Paesi Arabo – Mediterranei - Cinemamed
Edimburgo, dal 9 al 22
febbraio 2001
4 -
Festival del Cinema dei Paesi Arabo – Mediterranei - Cinemamed
Cattolica, dal 28 febbraio
2001 al 6 marzo 2001
5
- Festival del Cinema dei Paesi Arabo –
Mediterranei - Cinemamed
Lecce, dal 9 al 16 marzo 2001
6 -
Festival del Cinema dei Paesi Arabo – Mediterranei - Cinemamed
Lisbona, dal 21 marzo 2001 al
10 aprile 2001
7 -
Festival del Cinema dei Paesi Arabo – Mediterranei - Cinemamed
Madrid, dal 21 marzo 2001 al
13 aprile 2001
8 -
Festival del Cinema dei Paesi Arabo – Mediterranei - Cinemamed
Amman, dal 16 al 25 aprile
2001
2.6 Premi
La Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha istituito tre premi:
· Il “PREMIO MEDITERRANEO”, con le
Sezioni “Pace”, “Cultura”, “Arte”, “Diplomazia”, “Istituzione”, “Informazione”,
“Delfino d’Argento” che è assegnato
ogni anno a delle personalità del mondo politico, culturale e artistico
che hanno contribuito con la loro
azione a ridurre le tensioni e a valorizzare le differenze culturali dell’area
mediterranea.
· Il “PREMIO INTERNAZIONALE
LABORATORIO MEDITERRANEO” che è attribuito, dal 1997, al miglior
cortometraggio del “Trieste Film Festival”
·
Il
“PREMIO LETTERARIO SARAJEVO”
I Premi sono stati attribuiti:
1 – Premio
Letterario “SARAJEVO 1996”
Trieste, 18 gennaio 1996
Assegnazione del Premio Sarajevo 1996 al
poeta Abdulah Sidran per il libro La bara di
Sarajevo (Edizioni E, Trieste 1995)
2 – Premio Internazionale “LABORATORIO
MEDITERRANEO”
Trieste, gennaio 1997
Assegnazione
del Premio Internazionale Laboratorio Mediterraneo allo scrittore Izet
Sarajlic’
per Il libro degli addii (Edizioni Magma, Napoli 1997)
3 – Premio Internazionale “LABORATORIO
MEDITERRANEO”
Trieste, gennaio 1998
Il
premio è stato assegnato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo per il
miglior
lungometraggio
e cortometraggio del “Trieste Film Festival”
4 - Premio “MEDITERRANEO DI PACE” 1998 al Presidente della
Repubblica di Macedonia Kiro Gligorov.
Napoli, 5 gennaio1998
5 – Premio “MEDITERRANEO DI CULTURA” 1998 a S.M. Juan
Carlos I Re di Spagna
Palermo, 1°ottobre 1998
6 - Premio “MEDITERRANEO DI PACE” 1999 a
S.M. Re Hussein di Giordania
Napoli, 5 gennaio 1999
7 - Premio “MEDITERRANEO DI CULTURA” 1999 al Ministro degli
affari Esteri Lamberto Dini.
Napoli, 5 gennaio 1999
8 – Premio Internazionale “LABORATORIO
MEDITERRANEO”
Trieste, 24 gennaio 1999
Il
premio è stato assegnato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo per il
miglior
lungometraggio
e cortometraggio del “Trieste Film Festival”.
9 - Premio “MEDITERRANEO DI PACE” 2000 a
S.M. Hassan II del
Marocco
Marrakech, 24 aprile 199, Napoli 5
gennaio 2000
10 - Premio “MEDITERRANEO DI CULTURA” 2000 alla Repubblica di Malta
Napoli, 5 gennaio 2000
11 - Premio Internazionale
“LABORATORIO MEDITERRANEO”
Trieste, 23 gennaio 2000
Il
premio è stato assegnato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo per il
miglior
lungometraggio
e cortometraggio del “Trieste Film Festival”.
12 - Premio “MEDITERRANEO DI PACE” a Leah Rabin
Napoli, 5 gennaio 2001
13 - Premio “MEDITERRANEO DI CULTURA” al Cardinale Roger Etchagaray
Napoli,
5 gennaio 2001
14 - Premio “MEDITERRANEO D’ARTE” a Noa e Nabil
Napoli, 5 gennaio 2001
15 - Premio Internazionale “LABORATORIO
MEDITERRANEO”
Trieste, 23 gennaio 2001
Il
premio è stato assegnato dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo per il
miglior
lungometraggio
e cortometraggio del “Trieste Film Festival”.
16 - Premio “MEDITERRANEO DI PACE E
CULTURA” a Mariagrazia
Cutuli e Julio Fuentes
Napoli, 4 gennaio 2002
17 - Premio “MEDITERRANEO D’ARTE” a Moni
Ovadia
Napoli, 4 gennaio 2002
18 - Premio “MEDITERRANEO ISTITUZIONI” a
Antonio Bassolino,
Presidente della Regione Campania
Napoli, 4 gennaio 2002
19-Premio “MEDITERRANEO DIPLOMAZIA” a Paolo Pucci di
Benisichi Ambasciatore d’Italia in Spagna e a Nehad Abdel Latif, Ambasciatore
d’Egitto in Italia
Napoli, 4 gennaio 2002
20 - Premio “MEDITERRANEO INFORMAZIONE” a El Mundo Corriere
della Sera e a Vittorio Nisticò per l’Ora.
Napoli, 4 gennaio 2002
21 - Premio “DELFINO D’ARGENTO”A Paolo
Bufalini e Marcello Gigante
Napoli, 4 gennaio 2002
2.7 Appelli
Nel corso dell’ultimo triennio, la Fondazione
Laboratorio Mediterraneo ha lanciato e promosso i seguenti appelli :
1. Appello per il Goethe Institut di Napoli
presentato a:
Roma, 14/02/1996, Camera dei Deputati
2. Appello per l’Albania presentato a :
Napoli, 21/03/997; Palazzo Reale - Teatro di Corte
Strasburgo, 8/04/1997; Salon Bleu - Parlamento Europeo
3. Appello per il Kossovo presentato a:
Napoli, 10/04/1999, Palazzo San
Giacomo – Sala della Giunta Comunale
4. Appello per la pace in Medio Oriente presentato via web
8/02/2002
2.8 Attività
di Formazione e di Ricerca
Il Collège de la Méditerranée
Per
la formazione alla libera riflessione inventiva, che non è solo condizione
dello sviluppo della scienza e della letteratura ma dell’iniziativa economica e
politica, occorre dunque una specifica
iniziativa, d’istituzioni senza fine di lucro e appoggiate dalla
comunità internazionale, consapevoli che questo tipo d’insegnamento è un
fattore politico decisivo per l’avvenire della nuova Europa poiché influirà
sulla natura della democrazia europea non meno di quanto la costituzione della
scuola laica abbia influito sulla società francese.
La F.L.M. ha deciso quindi
di venire prontamente incontro a quest’esigenza e fondare, tramite la Maison de la Mèditerranée, un Collège de la Méditerranée che sotto una
rigorosa direzione e la collaborazione delle più significative personalità
della scienza e della cultura internazionale prepari nuove generazioni di
studiosi euromediterranei accomunati da una stessa conoscenza critica.La Sede
del Collège è Napoli.
Master Europeo "Modelli di
complessità ed ecologia umana: strumenti per lo
sviluppo di comunità"
Con
il patrocinio della Comunità Europea e Maison de la Mèditerranée, in
collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e
della Seconda Università degli Studi di Napoli la FLM ha attivato il Master
Europeo "Modelli di complessità ed ecologia umana: strumenti per lo
sviluppo di comunità". L’intento è stato quello di formare laureati di
vari paesi euromediterranei in discipline psicologiche capaci di agire per lo
sviluppo di empowerment, ovvero promozione delle risorse individuali e di
gruppo a livello di comunità; capaci di potenziare le risorse della cultura e
della ricerca delle aree meridionali d’Italia accrescendo le competenze per il
governo del territorio attraverso la partecipazione attiva dei cittadini.
Si
ritiene, infatti, che nell’intero Mediterraneo sia necessario contribuire a
processi di trasformazione in atto nella società e il Master vuole essere una
risposta competente in termini occupazionali per giovani laureati che, formati
allo studio e alla rilevazione delle relazioni sociali e interpersonali, siano
capaci di intervenire progettualmente ed operativamente nell’ambito dello
sviluppo comunitario e nel rispetto della complessità dello stesso, attivando
competenze e tradizioni della cultura del Sud unitamente a partecipazione e
sviluppo sociale.
La novità e specificità
consistono, in particolare, nel fornire a giovani laureati in psicologia
strumenti di indagine e intervento a livello delle comunità locali per
promuovere partecipazione e processi di democrazia, forme di cittadinanza
attiva; potenziare la formazione di base educando al lavoro interdisciplinare e
promuovendo l’attivazione di gruppo; intervenire con gruppi a rischio e in
contesti di emergenza sociale.
La finalità e il sistema di
organizzazione del corso definiscono, per loro stessa natura, un interesse
predominante di intervento sul territorio e quindi la necessità di collegamenti
intrinseci e sostanziali con le offerte proprie della politica occupazionale.
Le competenze descritte si configurano, di fatto, come elemento di
razionalizzazione delle organizzazioni della società civile, empowerment organizzativo della stessa e
occasione di nuove possibilità operative dei diversi servizi.
Tale iniziativa ha
prefigurato una nuova figura professionale capace di agire nelle
Amministrazioni locali per favorire e promuovere processi di partecipazione e
connessione attiva tra i cittadini, gli organismi della società civile e le
Amministrazioni locali.
·
Rapporto sull’Università del
Mediterraneo (1996)
·
Rapporto sull’Acqua nel
Mediterraneo (1997)
·
Napoli, diagnosi di una
città (1998)
·
L’artigianato e i mestieri
d’arte nel Mediterraneo (1999)
·
Centro storico ed impatto
con il turismo (2000)
·
Volontariato: finalità e
prospettive (2001)
· Campi Flegrei: utilizzo delle aree dimesse.Strategies for temporal Uses. Potential for
Development of Urban residual Areas in European Metropolises (2002).
·
Turismo e qualità della vita
nel Centro antico di Napoli (2002).
·
Famiglie e processi migratori nell’area euromediterranea. (2002)
La Fondazione Laboratorio
Mediterraneo ha curato oltre 70 pubblicazioni. Tra queste si citano:
Quale Mediterraneo, quale Europa (1995)
Diario di una guerra (1995)
L’acqua (1995)
Sulle identità dell’Europa (1995)
Il Mediterraneo e l’Europa (1995)
Il Libro degli addii (1996)
Verso un nuovo scenario di partenariato euromediterraneo (1997)
Psicologia di comunità oggi (1997)
Bajram (1998)
Obiettivi e mezzi per il partenariato euromediterraneo (1998)
Mediterraneo, tumulti di un mare (1998)
Kanita (1999)
Le Parc archéologique de
Carthage (1999)
Il Cinema dei paesi arabo -mediterranei (2000)
Vesuvio 1944, l’ultima eruzione (2000)
Med news (2000-2001)
La Casa mediterranea (2001)
Quaderni dell’Accademia (2001)
2.10 Rassegna Stampa
La
Rassegna Stampa illustrante le attività
(1994-2002) della Fondazione Laboratorio Mediterraneo è disponibile su
Internet all’indirizzo: www.medlab.org / dicono di noi.
La Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha strutturato un portale web a carattere interrogativo e informativo.
*Diario di bordo
*Gli eventi
*Le azioni principali
I Siti Web della Fondazione
Laboratorio Mediterraneo e delle Sezioni Autonome sono:
[1]
Cfr. Atto Notaio S. Santangelo del
22.12.2000 (racc.10032, rep.49158).
“CHI SIAMO/STATUTO” su: accademiamed.euromedi.org; almamed.euromedi.org.,