Tra le tante attestazioni di riconoscimento per le attività svolte, e di fiducia per quelle in corso si segnalano:

INDICE: (in ordine di protocollo)

Ritorna a inizio paginaJUAN CARLOS I Re di Spagna:
Palermo, 1 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo e' uno strumento indispensabile per il dialogo e la cooperazione tra i popoli del Mediterraneo.

Ritorna a inizio paginaMOHAMMED VI Re del Marocco:
Palazzo Reale di Rabat, 13 gennaio 2000.
Esprimo la Nostra decisione ad accordare la Nostra attenzione e sollecitudine alle attivita' della Sede della Riva Sud della Vostra Accademia, affinche' sia una fonte di irraggiamento permanente che operi ininterrottamente per realizzare i nobili fini della Vostra Fondazione.

Ritorna a inizio paginaABDALLAH BIN HUSSEIN Re di Giordania:
Palazzo Reale di Amman, 9 aprile 1999.

L' Accademia del Mediterraneo sara' lo strumento principale per costruire la pace nella Regione mediterranea a beneficio di tutti i Popoli di questo mare. Questa e' la speranza di tutti noi. L'ignoranza e' il peggiore nemico della pace. Attraverso il vostro lavoro rigoroso di mediatori che diligentemente trascendono i confini nazionali, attraverso azioni concrete, Voi offrite, attraverso la cultura, cio' di cui questi Popoli hanno bisogno. Noi abbiamo una fede profonda nella vostra azione, nella creazione di una Regione euromediterranea stabile in questo mondo cosi' turbolento, in cui i popoli e le culture sapranno convivere nel reciproco rispetto e nell'armonia.

Ritorna a inizio paginaKIRO GLIGOROV Presidente della Repubblica di Macedonia:
Napoli, 10 aprile 1999.
Il significato dell'Accademia del Mediterraneo e' raccogliere e trasmettere con la cultura e la scienza tutti i valori comuni, facendo delle diverse identita' un elemento di valore e non di conflitto. La Citta' di Napoli, ospitando la Sede Centrale dell'Accademia del Mediterraneo, costituira' il "centro" della pace, della cultura e del dialogo: in breve, il luogo dove ricostruire una comune identita'.

Ritorna a inizio paginaGUIDO DE MARCO Presidente della Repubblica di Malta:
Valletta, 16 luglio 1999.
L'Accademia del Mediterraneo e' uno strumento essenziale per lo sviluppo sociale ed umano a livello euromediterraneo. Essa promuove il progresso e la cooperazione tra i popoli. Sono onorato di essere tra i suoi membri.

Ritorna a inizio paginaCARDINALE PAUL POUPARD Presidente Pontificium Consilium della Cultura:
Citta' del Vaticano, 27 settembre 1998.
Approvo la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e la sostengo anche in qualita' di Presidente del Consiglio di Coordinamento delle Accademie Pontificie. Per questo aderisco a questa prestigiosa istituzione.

Ritorna a inizio paginaJACQUES SANTER Presidente della Commissione Europea:
Bruxelles, 24 luglio 1998.
La creazione dell'Accademia del Mediterraneo rappresenta un momento importante per il dialogo euromediterraneo. A tutti i prestigiosi membri fondatori l'augurio ed il sostegno della Commissione Europea.

Ritorna a inizio paginaMARCELINO OREJA Commissario europeo, responsabile per gli affari della cultura:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo, con partecipanti di questo livello e rappresentativita', sara' lo strumento fondamentale per strutturare il partenariato euromediterraneo. Essa dovra' rendere quotidiano il riflesso secondo il quale la bonta' di ogni idea, la vitalita' di ognuna delle nostre eccezionali tradizioni, il modo di esprimere i valori di ogni popolo, sono confrontati con le idee, le tradizioni e i valori del vicino.

Ritorna a inizio paginaMARIO MONTI Commissario europeo:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
E' naturale che l'Accademia del Mediterraneo nasca a Napoli: per la storia di questa citta' che dovra', sempre di piu', abituarsi a "pensare europeo" ed a "respirare mediterraneo".

Ritorna a inizio paginaROMANO PRODI Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana:
Roma, 25 settembre 1998.
Desidero complimentarmi per la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo che, sono certo, rappresenta un punto di riferimento per il dialogo e per la pace. Il Governo Italiano sosterra' questa prestigiosa iniziativa.

Ritorna a inizio paginaABDARAHMANE AL-YOUSOFI Primo Ministro del Regno del Marocco:
Napoli, 10 aprile 1999.
La scelta del Marocco di ospitare la Sede per il Sud del Mediterraneo della nostra Accademia dara' la possibilita', senza alcun dubbio, di rafforzare il dialogo e sostenere la cooperazione tra gli Stati mediterranei.

Ritorna a inizio paginaLJUBCO GEORGIEVSKI Primo Ministro della Repubblica di Macedonia:
Skopje, 3 febbraio 2000.
IIl Governo della Repubblica di Macedonia ha deciso all'unanimita', nella seduta del 2/2/2000, di sostenere i fini e le attivita' della Fondazione Laboratorio Mediterraneo e dell'Accademia del Mediterraneo.

Ritorna a inizio paginaMARIO SOARES Gia' Presidente della Repubblica del Portogallo:
Lisbona, 28 settembre 1998.
Il dialogo culturale, scientifico e accademico oggi piu' che mai indispensabile:per me, quindi, un grande onore far parte dell'Accademia del Mediterraneo, i cui fini meritano tutto il mio sostegno.

Ritorna a inizio paginaSHIMON PERES Premio Nobel per la Pace:
Tel Aviv, 9 aprile 1999.
L'Accademia del Mediterraneo mira a rinforzare il dialogo interculturale tra le genti delle due rive del Mediterraneo, in modo da restituire a questo mare modello le sue funzioni di mediazione e la sua attitudine a creare valori condivisibili. Il nostro Paese sara' al fianco dell'Accademia del Mediterraneo nella sua aspirazione di realizzare questo lodevole obiettivo.

Ritorna a inizio paginaJACK LANG Presidente della Commissione Esteri dell'Assemblea Nazionale di Francia:
Parigi, 9 aprile 1999.
L'Accademia del Mediterraneo raccoglie una sfida audace per il futuro proponendosi come strumento di sapere e di conoscenza, al servizio dello sviluppo, della solidarieta' e della pace in tutta la regione. Spetta ora a noi offrire il nostro aiuto affinche' l'Accademia del Mediterraneo possa compiere al meglio la sua fondamentale missione.

Ritorna a inizio paginaANTONIO BASSOLINO Sindaco di Napoli e Ministro del Lavoro della Repubblica Italiana:
Napoli, 10 aprile 1999.
Sentiamo il bisogno di fondare l'Europa e il Mediterraneo della Cultura: in questo senso l'Accademia del Mediterraneo costituisce uno strumento essenziale e la Citta' di Napoli e'onorata di ospitare la Sede Centrale.

Ritorna a inizio paginaLAMBERTO DINI Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana:
Roma, 31 marzo 1999.
L'Accademia del Mediterraneo e' l'istituzione maggiormente rappresentativa del mondo accademico e universitario euromediterraneo. Considerata la rilevanza e gli obiettivi dell'Accademia e l'interesse del nostro Paese a mantenerne in Italia il fulcro delle sue attivita', occorre assicurare all'Accademia un sostegno adeguato per il suo sviluppo e le sue attivita'.

Ritorna a inizio paginaCATHERINE TRAUTMANN Ministro della Cultura e della Comunicazione della Repubblica Francese:
Parigi, 3 ottobre 1998.
Auguro ogni successo per la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo, istituzione altamente rappresentativa delle istanze culturali dei popoli euromediterranei, alla quale la Francia ha aderito con le sue principali e piu' antiche istituzioni culturali.

Ritorna a inizio paginaMOUFID SHEHAB Ministro dell'Insegnamento superiore e della Ricerca scientifica della Repubblica Araba d'Egitto:
Il Cairo, 25 settembre 1998.
La costituzione dell'Accademia del Mediterraneo riveste una grande importanza ed ha il fondamentale obiettivo di consolidare l'unita' e la stretta collaborazione tra i paesi mediterranei. E' per me un onore partecipare a questa istituzione.

Ritorna a inizio paginaLUIGI BERLINGUER Ministro della Pubblica Istruzione della Repubblica Italiana:
Roma, 6 ottobre 1998.
Desidero esprimere il mio apprezzamento per il valore culturale costituito dall'Accademia del Mediterraneo.

Ritorna a inizio paginaANTONIO MACCANICO Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni della Repubblica Italiana:
Roma, 6 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo, che ha tra i suoi nobili scopi quello di costituire l'Enciclopedia del Mediterraneo - insieme a banche dati ed altri strumenti d'informazione - sara' un punto di riferimento essenziale per la cultura euromediterranea: per questo, assicuro il mio pieno sostegno.

Ritorna a inizio paginaISMAIL ALAOUI Ministro dell'Educazione nazionale del Regno del Marocco:
Napoli, 10 aprile 1999.
Lo sviluppo della cultura passa attraverso l'aggiornamento dei programmi educativi. Per garantire la crescita dei nostri Popoli, sosterremo la nostra Accademia, dandole la possibilita' di giocare un ruolo fattivo per la realizzazione di questo nobile obiettivo.

Ritorna a inizio paginaTONI POPOVSKI Ministro dell'Ambiente della Repubblica di Macedonia:
Napoli, 10 aprile 1999.
Spero sinceramente che i nostri progetti, sotto l'egida dell'Accademia del Mediterraneo, portino a buon fine l'azione politica in favore della pace e della stabilita' nella regione Balcanica.

Ritorna a inizio paginaNINO DANIELE Vice Presidente della Giunta Regionale della Campania:
Napoli, 10 aprile 1999.
Vi sono tante cose nell'impegno politico che costano fatica e non vengono ricambiate dalla soddisfazione di sentirsi utili. Con l'impegno per l'Accademia del Mediterraneo le cose ritrovano il loro senso. Sentiamo di agire progettando un futuro migliore.

Ritorna a inizio paginaMASSIMO CACCIARI Sindaco di Venezia: Napoli, 10 aprile 1999.
L'Accademia e' essenziale per la pace e lo sviluppo. Sono con voi in quest'azione e mi compiaccio per la decisione del Comune di Napoli di offrire la Sede Centrale. Contate sul mio sostegno.

Ritorna a inizio paginaLAMBERTO DINI Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Un punto forte della politica estera italiana e' stato ben ricordato dall'architetto Capasso: per la prima volta - egli ha detto - a partire dalla conferenza di Barcellona del '95, e grazie anche al successivo impulso conferito dalla conferenza di Palermo del giugno 1998, abbiamo le risorse ma anche la strategia per un disegno di collaborazione e di espansione lungo tutto l'arco del Mediterraneo, per creare societa' capaci di sollevare le masse dall'arretratezza e di competere sui grandi mercati mondiali delle merci, dei capitali, della cultura .L'incontro fra le culture e' fondamentale per la fioritura del Mediterraneo: lo e' la salvaguardia del patrimonio storico quale momento di richiamo alle comuni tradizioni. Il processo di Barcellona lascia ampio spazio alla cultura. Una cultura della riconciliazione, della riscoperta di radici comuni, di una stessa interpretazione del futuro. Mi compiaccio che in questo suggestivo scenario di Castel dell'Ovo viene costituita l'Accademia del Mediterraneo e ringrazio l'architetto Capasso per l'onore che mi fate proponendomi di farne parte. L'Accademia segnera', ne sono certo, un ulteriore progresso nel miglioramento della percezione dell'altro, contribuira' al reciproco arricchimento tra le culture che hanno concorso a forgiare una grande civilta' a rigetto di visioni nutrite da opposti fondamentalismi ed estremismi.

Ritorna a inizio paginaMARCELINO OREJA Commissario europeo, responsabile per gli affari della cultura:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
La Costituzione, oggi, dell'Accademia del Mediterraneo e' di estremo interesse per i processi di pace che stentano sempre di piu' a svilupparsi. Occorre che si affermi nel Mediterraneo quel processo permanente di cultura che in Europa e' stato alla base dell'integrazione: senza la consapevolezza di una storia comune, delle ragioni dei conflitti e, soprattutto, delle ragioni profonde della cooperazione, l'Unione Europea non esisterebbe. Ci sono voluti secoli di guerre, morti, sofferenze, periodi di totale incomprensione, per giungere alla situazione attuale. I vantaggi di ordine morale e materiale, pero', sono immensi. Ogni Stato dell'Unione Europea deve per molta parte la sua liberta' e la sua ricchezza all'intuizione di chi ha voluto regolare i conflitti col diritto, la collaborazione, l'integrazione e l'intelligenza, piuttosto che con la forza e la violenza. Possiamo proporre questo modello a tutti i Paesi del Mediterraneo? Certo, purche' insieme possano trovare le ragioni di tale comportamento: l'Accademia del Mediterraneo, con partecipanti di questo livello e rappresentativita' sara' lo strumento fondamentale per strutturare un tale sviluppo. Essa dovra' rendere quotidiano il riflesso secondo il quale la bonta' di ogni idea, la vitalita' di ognuna delle nostre eccezionali tradizioni, il modo di esprimere i valori di ogni popolo, debbono essere confrontati con le idee, le tradizioni e i valori del vicino. Questo non per fare un amalgama di valori e realizzare una sorta di civilta' sintetica, ma per garantire la comprensione e la valorizzazione delle differenze. Esse devono diventare, con l'Accademia, ragione di pace e cooperazione.

Ritorna a inizio paginaMARIO MONTI Commissario europeo:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
E' naturale che l'Accademia del Mediterraneo nasca a Napoli: per storia di questa citta' che dovra', sempre di piu', abituarsi a "pensare europeo" ed a "respirare mediterraneo".

Ritorna a inizio paginaKIRO GLIGOROV Presidente della Repubblica di Macedonia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo e' fondamentale per la costruzione di un'Europa con nuovi confini nel Mediterraneo. Ringrazio l'architetto Capasso, "costruttore" di questo nobile edificio, e confermo la mia adesione all'Accademia del Mediterraneo quale membro fondatore.

Ritorna a inizio paginaMARIO SOARES Presidente della Fundacao Mario Soares:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Voglio confermare il mio impegno per la promozione del dialogo culturale, scientifico e accademico nel Mediterraneo ed e' un grande onore poter partecipare a questa istituzione, il cui scopo non puo' che meritare tutto il mio sostegno. Accetto dunque, e volentieri, di far parte dell'Accademia del Mediterraneo.

Ritorna a inizio paginaCARDINALE PAUL POUPARD Presidente Pontificium Consilium della Cultura:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Approvo la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo per un coordinamento delle Accademie mediterranee, che sostengo anche in qualita' di Presidente del Consiglio di Coordinamento delle Accademie Pontificie. Rilevante e' infatti l'interesse che il Pontificio Consiglio della Cultura, da me presieduto, nutre per l'area mediterranea: per questo aderisco a questa prestigiosa istituzione.

Ritorna a inizio paginaSHIMON PERES Presidente del Peres Center for Peace:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.

La Pace e' un bene prezioso che si tutela attraverso la cultura e la promozione del dialogo, promuovendo il rispetto reciproco e valorizzando le diverse identita'. Queste ultime, da elemento di conflitto, devono trasformarsi in risorsa, contribuendo a costruire "l'insieme Mediterraneo" che, nella globalizzazione in atto, potra' assumere un posto di rilievo negli ambiti della cultura, della ricerca, della valorizzazione del patrimonio culturale e, quindi, dell'economia. L'Accademia del Mediterraneo, che oggi viene costituita, e' lo strumento principale di questo processo: per questo sono onorato di essere tra i suoi membri fondatori.

Ritorna a inizio paginaWIJDAN ALI Presidente della Royal Society of Fine Arts, Giordania:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
E' un privilegio per me essere qui presente a questo evento. Accolgo con grande piacere la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e sono onorato di farne parte quale membro fondatore.

Ritorna a inizio paginaMOUFID SHEHAB Ministro dell'Insegnamento superiore e della Ricerca scientifica della Repubblica Araba d'Egitto:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
La costituzione dell'Accademia del Mediterraneo riveste una grande importanza ed ha il fondamentale obiettivo di consolidare l'unita' e la stretta collaborazione tra i paesi mediterranei. E' per me un onore partecipare a questa istituzione che unisce eminenti personalita' di tutti i Paesi mediterranei.

Ritorna a inizio paginaLUIGI BERLINGUER Ministro della Pubblica Istruzione della Repubblica Italiana:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Desidero esprimere il mio apprezzamento per il valore culturale costituito dall'Accademia del Mediterraneo e mi unisco agli illustri intervenuti nell'augurare il felice perseguimento dei suoi nobili scopi.

Ritorna a inizio paginaANTONIO MACCANICO Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni della Repubblica Italiana:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo, che ha tra i suoi nobili scopi quello di costituire l'Enciclopedia del Mediterraneo - insieme a banche dati ed altri strumenti d'informazione - sara' un punto di riferimento essenziale per la cultura euromediterranea ed un luogo fisico di rappresentanza reale per i vari popoli che si affacciano su questo mare: per questo, assicuro il mio pieno sostegno.

Ritorna a inizio paginaANDRE' AZOULAY Consigliere di Sua Maesta' Hassan II,Re del Marocco:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
E' con grande piacere che confermo il mio consenso a figurare tra le personalita' che appoggiano la nascita dell'Accademia del Mediterraneo e sono onorato di farne parte.

Ritorna a inizio paginaJORDI PUJOL Presidente Generalitat de Catalunya:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
La costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e' un evento di portata trascendentale nell'ambito della cultura mediterranea. Sono felice di partecipare all'Accademia ed onorato di farne parte.

Ritorna a inizio paginaGIUSEPPE DRAGO Presidente della regione Sicilia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Desidero affermare tutto il mio apprezzamento per l'impegno della Fondazione Laboratorio Mediterraneo che, in coerenza con i risultati del 2° Forum Civile Euromed di alcuni mesi orsono, ampiamente condivisi in sede internazionale, costituisce oggi l'Accademia del Mediterraneo. Conoscersi, comunicare, cooperare, questi i principali obiettivi dell'Accademia: un trinomio con cui dobbiamo costruire un futuro di pace e di crescita civile nel Mediterraneo. L'apporto della cultura e' determinante per illuminare i percorsi della politica. Non c'e' politica se non c'e' il confronto con la cultura. Chiedo, quindi, che l'Accademia del Mediterraneo, nata oggi a Napoli, possa avere un luogo operativo in Sicilia, confermando l'intesa su una comune volonta' di operare e cooperare a partire dalla cultura, dal sapere e dalla ricerca scientifica.

Ritorna a inizio paginaENRICO CIOFFI Direttore generale DG I Commissione Europea:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Vorrei congratularmi per i positivi sviluppi che stanno avendo in vari settori le conclusioni del 2° Forum civile Euromed, come la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo alla quale auguro ogni successo.

Ritorna a inizio paginaANTONIO BADINI Direttore generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, MAE:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Ringrazio l'architetto Capasso per il grande sforzo profuso nel portare a compimento quello che appariva come un sogno: riunire il meglio delle scienze umane e degli uomini di cultura che si occupano del progresso umano, e porre l'uomo al centro della storia, al centro dello sviluppo socio economico. E' quindi con grande compiacimento che desidero esprimere i miei auguri personali, ma anche l'auspicio delle autorita' italiane, per questa iniziativa che nasce dopo appena dieci mesi dalla sua ideazione. E' stato detto che oggi si e' compiuto un atto di fede nei confronti di un ambizioso progetto, tracciato dalla Dichiarazione di Barcellona del 28 novembre 1995. L'Europa e i partner mediterranei sono impegnati in un processo di cambiamento; se riusciamo ad unire i nostri sforzi e ad affrontare insieme il cambiamento poniamo le basi per un successo del tracciato di Barcellona. Noi speriamo che l'Accademia del Mediterraneo vada avanti; che la Presidenza greca possa far sviluppare questo primo periodo di comune esperienza; che la base operativa offerta dalla Regione Siciliana sia accolta per dare continuita' e consistenza a questi propositi lungimiranti, che debbono essere corroborati da un impegno concreto e da strutture che consentano di mantenere in contatto voi, tutte le vostre istituzioni; e che si possa arrivare, auspicabilmente entro un periodo ragionevole, a fare un bilancio positivo di questa esperienza. Ringrazio voi tutti e in particolare, ancora una volta, l'architetto Capasso per questa sua fiducia, questa sua tenacia, questa sua perseveranza nel superare gli ostacoli. Grazie alla sua iniziativa sono qui presenti oltre sessanta istituzioni accademiche e ventitre' paesi sono oggi rappresentati. Un grande successo, forse insperato. Credo che sia questa la risposta piu' concreta ai dubbiosi, agli esitanti. Questo successo deve essere portato avanti, consolidato ed aprire la via ad una rete d'istituzioni accademiche che siano in grado anche di far sentire la propria voce, di far sentire quelle che sono le aspirazioni dei popoli, da voi qui rappresentati, ai vari Governi. E' necessario che i Governi ascoltino affinche' comprendano l'urgenza d'inserire la cultura nella loro agenda di lavoro.

Ritorna a inizio paginaYEHUDA MILLO Ambasciatore d'Israele in Italia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Desidero esprimere il mio ringraziamento e apprezzamento in particolare al mio caro amico Michele Capasso per questa iniziativa. Israele ha un interesse profondo e basilare nella creazione di una stretta collaborazione tra noi e i Paesi del Mediterraneo. Siamo fermamente convinti che una tale cooperazione sia uno strumento essenziale per favorire la credibilita', la conoscenza e la collaborazione tra i popoli del bacino mediterraneo. La cooperazione intorno al Mediterraneo dovrebbe fornire una solida base per aumentare gli interessi degli stati membri a cooperare tra loro e in tale modo facilitare i negoziati relativi ai problemi bilaterali. Per questo appoggiamo fermamente come Stato d'Israele, la creazione dell'Accademia del Mediterraneo, che, sono certo, servira' da veicolo costruttivo per una migliore comprensione tra le reciproche culture e civilta'.

Ritorna a inizio paginaNEHAD ABDELLATIF Ambasciatore della Repubblica Araba d'Egitto in Italia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Dieci mesi fa eravamo riuniti, con piu' di 2000 rappresentanti di vari Paesi, qui a Napoli, nel 2° Forum Civile Euromed: in quell'occasione fu proposta la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e, personalmente, non avrei mai immaginato che in soli 10 mesi poteva nascere un'istituzione di tale importanza che vede riuniti i massimi esponenti della cultura, della scienza e della ricerca. E per questo, vorrei rendere omaggio, con tutto il cuore, all'architetto Michele Capasso che con il suo entusiasmo, la sua perseveranza e la sua personalita' - con l'aiuto ed il supporto delle tante personalita' aderenti alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo - ha dato concretezza ad un progetto ritenuto impossibile da molti. L'Egitto, con la sua storia, il suo patrimonio culturale e le sue antiche tradizioni, sostiene e partecipa attivamente a questa importante istituzione. Condivido pienamente le parole espresse dal Segretario Generale professor Aziza e credo che l'Accademia costituira' il centro, la "Casa comune" dei paesi euromediterranei, in cui sara' possibile incrementare le tre azioni principali dell'Accademia: la comunicazione, la conoscenza e la cooperazione.

Ritorna a inizio paginaVICTOR GABER Ambasciatore della Repubblica di Macedonia in Italia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998. L'Accademia del Mediterraneo da speranza al popolo della Repubblica di Macedonia e ai paesi vicini. Sono convinto che i membri dell'Accademia macedone delle Scienze e delle Arti, la cui attivita' entra nel quarto decennio, contribuiranno allo sviluppo e diffusione della scienza, della cultura e dell'arte nel Mediterraneo attraverso questa prestigiosa istituzione. Un ringraziamento per la tenace ed insostituibile Fondazione Laboratorio Mediterraneo, creatrice di questa nobile iniziativa.

Ritorna a inizio paginaRENE' NOVELLA Ambasciatore del Principato di Monaco in Italia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Porto qui l'affettuoso saluto del Principe ereditario Alberto di Monaco che mi ha chiesto di rappresentarlo oggi all'Accademia del Mediterraneo. Monaco e' legato da sempre al Mediterraneo, gia' cinquecento anni prima di Cristo, Ecateo di Mileto nella Periegesi citando i punti principali dell'arco settentrionale Mediterraneo parla di Narbona, di Marsiglia, di Monaco (citta' ligure) e dell'Isola d'Elba. Tutti i grandi scrittori latini hanno parlato di Monaco.

Ritorna a inizio paginaJOSYANNE COURATIER Console generale di Francia a Napoli:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
A nome della Francia, che rappresento, e a nome di tutti i colleghi del corpo consolare di Napoli, vorrei rendere omaggio a questa iniziativa che ci riunisce oggi qui; vorrei rendere omaggio a coloro che hanno organizzato quest'incontro: soprattutto, al professor Capasso, al suo lavoro e alla dedizione da lui mostrata per la creazione dell'Accademia del Mediterraneo. Vorrei rendere omaggio a Napoli, che ci ospita: citta' che dimostra tanta creativita', tanta accoglienza e che da secoli costituisce una delle principali culle della cultura, del pensiero filosofico, della vita accademica e universitaria. Ed e' giusto, proprio giusto, che abbia inizio qui l'infinita rete che unisce e che unira' sempre di piu' nel futuro le grandi citta' del Mediterraneo attraverso questa grande Accademia.

Ritorna a inizio paginaCHRYSSANTHI PANAYOTOPOULOU Console Generale di Grecia a Napoli:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Quale rappresentante di un paese mediterraneo come la Grecia, desidero esprimere il ringraziamento alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo ed a tutti voi qui riuniti per la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e per aver proposto alla Grecia di assumere la presidenza per il primo anno. Questa istituzione sara' il catalizzatore armonico per promuovere il pluralismo attingendo alla fonte della reciproca cultura che, come dice Braudel, e' il Mediterraneo. Oggi, nell'epoca del globale, si privilegia troppo e solo l'economia: occorre considerare soprattutto la cultura e l'Accademia costituisce lo strumento principale per questo scopo.

Ritorna a inizio paginaVLADIMIR KOUZMINOV Vice Direttore Unesco - Venezia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Porto a voi tutti il saluto del Direttore Generale Mayor, impossibilitato ad essere presente oggi a Napoli per questo storico evento. Ogni iniziativa che porta pace e dialogo deve ricevere il pieno sostegno delle istituzioni ed il dovuto aiuto degli Stati e degli organismi internazionali: e' il caso dell'Accademia del Mediterraneo. L'Unesco ha da tempo lanciato il progetto "Cultura della Pace", al fine di creare, attraverso gli scambi culturali, una nuova visione capace di combattere la "Cultura della Guerra". L'Accademia del Mediterraneo, che viene oggi costituita, ha un ruolo essenziale per attuare questo cambiamento e per costruire la vera, solida pace attraverso la cooperazione culturale, che diventa poi anche economica, tra i Popoli del Mediterraneo.

Ritorna a inizio paginaFABIO ROVERSI MONACO Magnifico Rettore dell'Universita' di Bologna:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Penso che l'aspetto piu' rilevante che l'Accademia puo' rappresentare per le Universita' - mi riferisco a tutte le Universita' del Mediterraneo e, in particolare, alle Universita' italiane Ð sia espresso nel primo comma dell'articolo quattro del suo Statuto, dove vengono indicati i compiti dell'Accademia, che sono: il potenziamento della creativita' letteraria ed artistica, lo sviluppo degli studi, il progresso delle scienze e la diffusione dei valori umani. Nell'ambito di questo articolo sono poi indicate le modalita' attraverso le quali l'Accademia dovra', con l'aiuto di varie istituzioni e con l'impegno di molti, raggiungere questi obiettivi. Le tematiche indicate sono presenti in larga misura nella Magna Carta delle Universita', un documento che le principali Universita' del mondo hanno firmato il 18 settembre 1988 a Bologna, in occasione dei novecento anni dell'ateneo. Esse esprimono esigenze e valori fortemente sentiti: l'idea che l'Universita' sia a servizio della societa', e parlo in questo caso dell'Universita' considerando omogenea questa istituzione agli scopi che si propone. Sono onorato di essere tra i fondatori di questa prestigiosa istituzione per la quale prevedo un futuro operoso e costruttivo. L'Universita' di Bologna sara' al fianco di questa iniziativa prestigiosa.

Ritorna a inizio paginaMOHAMED KNIDIRI Rettore Universita' Cadi Ayyad:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Il Marocco sostiene pienamente l'Accademia. Se l'Egitto e la sua civilta', con quella greca e quella romana, ha sottolineato le origini della civilta' umana, attraverso il Marocco, la civilta' arabo-islamica e' stata un punto determinante nella costruzione della civilta' moderna. Bisognera' forse ricordare che Marrakech e' stata capitale dell'Africa del Nord per molti secoli, come pure della Spagna - che noi chiamiamo Andalusia - e per un po' del Sud della Francia. Attraverso l'Accademia si puo' trasformare questo bacino in un bene comune, arricchito da noi tutti, attorno al quale ci riuniamo per aiutarci a vicenda. E' stato detto che la cultura marca i tempi, addolcisce i costumi: l'Accademia che oggi fondiamo e' molto importante. Auguro un gran successo a questa istituzione che si pone ad un livello superiore, proponendosi d'essere un luogo di riflessione allo scopo di creare un mondo comune, la pace, la fratellanza e la cooperazione mettendosi al di sopra di tutto il resto.

Ritorna a inizio paginaCLAUDIO AZZOLINI Parlamentare europeo, Presidente di "Europa Mediterranea":
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Senza eccedere i tre minuti canonici che noi deputati europei prendiamo per dire le cose essenziali e non per parlarci addosso, consentitemi di dire un grazie veramente di cuore a una persona che tutti hanno ringraziato. Avrete notato che dalle torri di Castel dell'Ovo si vede un vulcano che dorme, che e' spento; non e' affatto vero, il Vesuvio non e' spento e non dorme, il Vesuvio e' vivo perche' la sua lava, il suo magma, e' nella persona di Michele Capasso, nato alle falde del Vesuvio. In maniera costruttiva e intelligente egli da' il suo contributo all'intera collettivita' mediterranea; attraverso la sua natura irruente, forte e passionale si sono fatte tante cose, con l'umilta' e con l'intelligenza di quelli che amano le cose che fanno. Ciascuno di noi e ciascuno di voi rappresenta una istituzione, ma non sono le istituzioni che fanno gli uomini, sono gli uomini che fanno le istituzioni. Quindi, ognuno di noi, dopo un passo cosi' importante ha un dovere preciso: dovremo rileggere tutti attentamente le cose dette oggi perche' esse racchiudono l'impegno di ciascuno di noi, l'impegno di ciascuno di voi. E' inutile porre pietre miliari per lasciarle alla memoria dei posteri, esse vanno poste nella realta' concreta per segnare in modo significativo il raggiungimento degli obiettivi che tutti noi perseguiamo.

Ritorna a inizio paginaBIAGIO DE GIOVANNI Presidente Commissione Affari istituzionali del Parlamento europeo:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Vorrei offrire tre brevi spunti di riflessione alla importante iniziativa che stasera vede nascere l'Accademia del Mediterraneo, sulla quale tutti quanti noi contiamo. La prima riflessione riguarda il fatto ben noto, ma conviene sempre ricordarlo, che il Mediterraneo e' il fondamento della civilizzazione dell'Europa, dell'Occidente e non solo. Questo mare rappresenta il punto d'incontro di grandi culture. Eravamo pochi giorni fa, con la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, a Cordoba e discutevamo di Averroe', e cioe' del filosofo grazie al quale il pensiero greco e' giunto in Occidente. La filosofia medioevale cristiana non sarebbe tale se questo personaggio, Ibn Ruchd, che noi chiamiamo Averroe', non avesse operato questa grande mediazione culturale, intellettuale e filosofica. Questo, emblematicamente, segna lo stretto rapporto tra queste culture, fra queste civilta', fra questi pensieri. La seconda riflessione riguarda la politica: come la cultura, anche la politica deve e dovrebbe avere una capacita' di riconoscimento reciproco. Ma la politica si delinea, spesso, come rapporto amico-nemico, come rapporto d'inimicizia, come rapporto fondamentalista, come volonta' di non riconoscere l'altro: nel Mediterraneo, di questo siamo tutti testimoni. Io credo che la cultura, senza illusioni utopiche, senza vaghi illuminismi, abbia la capacita' e, deve avere, la forza di rappresentare quel punto di mediazione che deve ridurre, alla politica, lo spazio del rapporto amico-nemico. La terza ed ultima riflessione che volevo brevemente proporre stasera e' sul fatto che tutto questo, grazie alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo, nasce in Europa. L'Europa e', secondo me, soprattutto un'idea prima di essere un fatto: un'idea tanto piu' corrispondente a se stessa quanto piu' capace di essere un'idea aperta, cioe' capace di riconoscere anche gli altri, la diversita'. Questa e' la sostanza dell'idea Europa. Una nuova Europa "centrata" sul Mediterraneo. Io penso che l'Accademia potra' dare un grande contributo in questa direzione.

Ritorna a inizio paginaANTONIO BASSOLINO Sindaco di Napoli e Ministro del Lavoro della Repubblica Italiana:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Vorrei ringraziare tutti i presenti, la Principessa di Giordania, i Ministri e gli Ambasciatori nostri ospiti, le Autorita' e le istituzioni della citta', il Corpo Diplomatico accreditato qui presente, la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e l'Accademia del Mediterraneo. Ci e' giunto un messaggio del carissimo amico Shimon Peres membro fondatore dell'Accademia, che ringrazio, insieme a voi tutti, per il voler perseguire infaticabilmente la strada della ricerca della pace e del dialogo, a maggior ragione in questo momento drammatico, in cui ci accorgiamo di quanto sia importante che politica e cultura stiano insieme e siano sempre loro in primo piano, prima delle logiche militari. Siamo tutti impegnati in queste ore a fermare la pulizia etnica nel Kossovo, a cercare spiragli di trattativa diplomatica e politica, a far andare avanti un nuovo assetto e un nuovo dialogo per un futuro di prosperita' culturale ed economica condiviso da tutti i Popoli di questo mare. Sentiamo il bisogno di fondare dopo l'Europa della moneta, quella della politica con un Parlamento europeo forte che assuma un ruolo im-portante anche nei processi che coinvolgono i paesi mediterranei. Ma soprattutto, sentiamo il bisogno di fondare l'Europa e il Mediterraneo della Cultura: in questo senso l'Accademia del Mediterraneo costituisce uno strumento essenziale e la Citta' di Napoli e' onorata di ospitare la sede centrale.

Ritorna a inizio paginaS.M. ABDALLAH BIN HUSSEIN Re di Giordania:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
In occasione di questa cerimonia solenne per l'assegnazione della sede dell'Accademia del Mediterraneo a Napoli, e' mio dovere congratularmi per l'impegno che avete voluto dedicare alla costruzione di quei ponti tra le nostre culture e tra le nostre genti che vivono lungo le rive dello stesso mare, in questa regione culturalmente tra le piu' fertili al mondo. E' mio dovere, approfittando di questa opportunita', enfatizzare l'importanza della vostra Istituzione che, sono certo, fara' scomparire definitivamente quel velo di incomprensione tra le nostre nazioni che sono si' tanto diverse, ma sono anche cosi' simili. L'Accademia del Mediterraneo deve essere, e sono certo che lo sara', lo strumento principale per costruire la pace nella Regione mediterranea a beneficio di tutti i Popoli di questo mare. Questa e' la speranza di tutti noi. L'ignoranza e' il peggiore nemico della pace. Attraverso il vostro lavoro rigoroso di mediatori che diligentemente trascendono i confini nazionali, attraverso azioni concrete, Voi offrite, attraverso la cultura, cio' di cui questi Popoli hanno bisogno: adeguata assistenza tecnica dove questa sia necessaria, la guida sapiente per uno sviluppo sostenibile e la ricerca nei vari campi della cultura, che spaziano dalla visione e la diffusione delle arti al turismo ecosostenibile, dai diritti delle donne all'educazione. Tutto questo migliorera' la vita dei nostri popoli in tutti i suoi aspetti. Noi abbiamo una fede profonda nella vostra azione, nella creazione di una Regione euromediterranea stabile in questo mondo cosi' turbolento, in cui i popoli e le culture sapranno convivere nel reciproco rispetto e nell'armonia.

Ritorna a inizio paginaKIRO GLIGOROV Presidente della Repubblica di Macedonia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Signor Sindaco Bassolino, signor Presidente della Regione Campania Losco, signor Direttore generale dell'Accademia del Mediterraneo e amico Michele Capasso. Gli avvenimenti a Voi tutti noti mi hanno impedito di essere -come avrei voluto - presente con voi per questa occasione solenne in cui finalmente si concretizza il sogno di realizzare una Casa comune per i popoli mediterranei. Durante il mio recente viaggio a Napoli, quando ebbi l'opportunita' di visitare la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, la Regione Campania e la Citta' di Napoli, proprio nella sala dove voi vi riunite oggi, con il Sindaco Bassolino, preannunciai la tragedia che sta oggi sotto gli occhi di tutti e che vede colpiti i Balcani e la Macedonia, Paese di pace che si trova al centro di questa guerra assurda. E' indispensabile che questa "Casa comune", qual e' l'Accademia del Mediterraneo, sappia fare della cultura e del dialogo gli strumenti essenziali per evitare le guerre. Mi pare proprio che i tre obiettivi dell'Accademia - istituzione di cui sono onorato di far parte - siano essenziali per ricostituire i cocci di un'Europa che sta facendo guerra a se stessa: comunicare, conoscersi e cooperare, ecco la strada da seguire senza indugi, con serieta' e continuita'. Il significato dell'Accademia del Mediterraneo deve essere proprio questo: raccogliere e trasmettere con la cultura e la scienza tutti i valori comuni, facendo delle diverse identita' un elemento di valore e non di conflitto. La Citta' di Napoli, ospitando la sede centrale dell'Accademia del Mediterraneo, costituira' il "centro" della pace, della cultura e del dialogo: in breve, il luogo dove ricostruire una comune identita'.

Ritorna a inizio paginaABDARAHMANE AL-YOUSOFIPrimo Ministro del Regno del Marocco e ISMAIL ALAOUI Ministro dell'educazione del Regno del Marocco:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono onorato di parlare in occasione di questo grande incontro che ci auguriamo diventi un punto di partenza nel campo della cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo al fine di poter costruire un futuro in cui regni la pace e lo sviluppo. Il Regno del Marocco, regione all'estremo ovest del Mediterraneo, ha tra i suoi punti cardine quello di garantire la sicurezza pubblica, la democrazia e il rispetto dei diritti umani, tenendo ben presente che la crescita sociale ed economica del nostro popolo potra' realizzarsi solo in presenza di una stabile cooperazione, pace e stima con tutte le Nazioni e i Governi dell'area mediterranea. Approfitto di questa occasione per affermare l'impegno del Re del Marocco Hassan II, del Governo e del Popolo, nella fedelta' delle sue tradizione culturali e politiche, a partecipare con tutte le sue forze per far si che il Mediterraneo sia un mare di Pace. Per garantire la crescita dei nuovi Popoli, sosterre-mo la nostra Accademia, dandole la possibilita' di giocare un ruolo fattivo per la realizzazione di questo nobile obiettivo. A tale proposito ho il piacere di annunciarvi il grande onore che il Marocco avra' di ospitare la prima assemblea della Commissione Internazionale di Sostegno dell'Accademia del Mediterraneo, che si terra' a Marrakech il giorno 24 aprile 1999, sotto l'Alto Patrocinio di sua Maesta' il Re Hassan II, il quale ha dato il suo assenso ad accogliere nel Regno del Marocco una sede distaccata dell'Accademia, centrata sulle tematiche dell'educazione, della formazione, dell'occupazione, delle migrazioni e dei rapporti tra l'area del Maghreb e i Paesi euromediterranei: questa sede sara' istituita tra due settimane, in quellÕoccasione. La scelta del Marocco ad ospitare la sede per il Sud del Mediterraneo della nostra Accademia dara' la possibilita', senza alcun dubbio, di rafforzare il dialogo e sostenere la cooperazione tra gli Stati Mediterranei. La fondamentale importanza della nostra Accademia e' quella di realizzare gli obiettivi ed i principi del partenariato Euromediterraneo compresi nella dichiarazione di Barcellona del novembre 1995; tutto cio' avviene diffondendo la cultura della pace, sostenendo la cooperazione bilaterale e multilaterale tra gli Stati Mediterranei e le sue Universita', le Istituzioni, le organizzazioni non governative e i rappresentanti della Societa' civile, attraverso i programmi bilanciati al fine di realizzare il bene comune. La diffusione della cultura della pace, la cooperazione e l'amicizia tra i popoli si realizza attraverso l'educazione dei giovani. Lo sviluppo della cultura quindi passa attraverso l'aggiornamento dei programmi educativi, degli operatori del settore e delle istituzioni civili consentendo il partenariato educativo e lo scambio culturale tra i paritetici organismi dei Paesi Mediterranei.

Ritorna a inizio paginaSHIMON PERES Premio Nobel per la pace:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Le battaglie sanguinarie che lacerano gli Stati dei Balcani, un'espe-rienza alla quale altre aree del Mediterraneo sono state gia' esposte, costituiscono un richiamo per tutte le genti del Mediterraneo, di indole saggia ed antica, affinche' comprendano che la pace non e' solo assenza di guerra. Il nostro Paese, che si e' contraddistinto nel corso della sua storia per la ricerca e la salvaguardia della pace, ha mostrato che questa e' il risultato di interminabili ed instancabili sforzi mirati a promuovere iniziative nei campi piu' disparati, dall'economia al sociale, alimentando giustizia e liberta' ed un dialogo tra culture e fedi. Uniti in questa convinzione, abbiamo salutato, con entusiasmo e grandi speranze, la costituzione a Napoli, nel 1998, dell'Accademia del Mediterraneo: oggi celebriamo l'inaugurazione ufficiale della sua Sede, nella Citta' che ne ha visto la nascita. E' senza dubbio grazie allo sforzo congiunto di piu' di sessanta Accademie, nazionali e regionali, e di altri organismi dei vari Paesi, che questa nuova e prestigiosa istituzione si e' potuta concretizzare in un luogo come questa capitale mediterranea: cosi' simbolica e significativa, celebrata attraverso i secoli. Siamo convinti che, grazie al sostegno della Citta' di Napoli e del suo Sindaco Antonio Bassolino e di quello della Regione Campania e del suo Presidente Andrea Losco, come di quello del Governo Italiano, l'Accademia del Mediterraneo, forte del coinvolgimento per la sua causa di intellettuali eminenti ed innovatori, nonche' di scienziati di tutto il Mediterraneo, mirera' a rinforzare il dialogo interculturale tra le genti delle due rive del Mediterraneo, in modo da restituire a questo mare - modello le sue funzioni di mediazione e la sua attitudine a creare valori condivisibili. Il nostro Paese, che sottoscrive queste stesse nozioni umanistiche, sara' al fianco dell'Accademia del Mediterraneo nella sua aspirazione di realizzare questo lodevole obiettivo, nel momento in cui ci apprestiamo ad andare incontro alle sfide del nuovo millennio.

Ritorna a inizio paginaJACK LANG Presidente della Commissione Affari Esteri dell' Assemblea Nazionale della Repubblica Francese:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
La creazione dell'Accademia del Mediterraneo a Napoli, da parte di oltre sessanta Accademie regionali e nazionali dei Paesi mediterranei, costituisce un atto di fede nella capacita' del nostro mare comune d'accettare le sfide che lo aspettano all'alba di questo terzo millennio. L'Accademia del Mediterraneo non si accontentera' di essere un osservatorio delle tradizioni multisecolari che hanno fatto, di questo mare, un insieme di civilta'. Il mare e' un luogo di scambi e contaminazioni tra culture diverse. Il Mediterraneo non e' un ostacolo; al contrario esso e' una via privilegiata di circolazione, di comunicazione, di creazione. L'Accademia del Mediterraneo raccoglie una sfida audace per il futuro proponendosi come strumento di sapere e conoscenza, al servizio dello sviluppo, della solidarieta' e della pace in tutta la regione. Oggi, Napoli si conferisce prestigio accogliendo ufficialmente la sede di questa prestigiosa istituzione. La citta' partenopea rinnova cosi' la sua storia illustre e ridiviene capitale mediterranea come lo e' stata per lungo tempo. La citta' assume di nuovo questo ruolo, grazie al dinamismo del suo Sindaco, Antonio Bassolino, ed al sostegno attivo del Presidente della Regione Campania, Andrea Losco. A loro rivolgo i complimenti piu' sentiti per il considerevole lavoro svolto cosi' come desidero felicitarmi con Nadir Aziza e Michele Capasso per l'impegno dimostrato nella realizzazione di questa opera comune. Spetta ora a noi offrire il nostro aiuto affinche' l'Accademia del Mediterraneo possa compiere al meglio la sua fondamentale missione.

Ritorna a inizio paginaTONI POPOVSKI Ministro dell'ambiente della Repubblica di Macedonia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Desidero esprimere la mia piu' profonda soddisfazione e gratitudine per l'opportunita' datami di essere qui con voi oggi. Il mio sentimento e' di essere qui tra amici, riuniti sotto l'egida di una Istituzione di cui condividiamo valori ed ideali. La pace e la tolleranza sono le pietre miliari per lo sviluppo della Societa' civile e sinceramente spero che l'Europa ed il Mediterraneo entrino nel ventunesimo secolo profondamente ispirati da questi valori. Sono convinto che gli sforzi intrapresi dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo riusciranno nella costruzione del piu' importante meccanismo alternativo della regione euromediterranea che, ne sono certo, sara' capace di assorbire i conflitti che nascono da incomprensioni di ordine politico, etnico ed economico. Non c'e' sfida architettonica piu' grande della costruzione di un modello di Societa' civile multiculturale in Europa e nel Mediterraneo, i cui ideali saranno quelli della pace e della tolleranza. La Repubblica di Macedonia non fa parte della NATO, dell'Unione europea e neppure del partenariato euromediterraneo. Queste strutture politiche e di difesa internazionali sono ancora intoccabili. La Repubblica di Macedonia e' stata per dieci anni in prima linea nei conflitti balcanici, assumendo sempre un ruolo di difesa di questi ideali di pace e tolleranza. Da tre anni la Repubblica di Macedonia e' molto attiva attraverso molti organismi della Societa' civile e ospita una sede distaccata della Fondazione Laboratorio Mediterraneo che mi onoro di presiedere. Il nostro Paese e' coinvolto in numerosi progetti catalizzati dal 2° Forum Civile Euromed, ma oggi il suo impegno principale e' quello di garantire la pace e la stabilita' nei Balcani. Vi prego di non considerare il nostro paese come un luogo di sofferenza e di rifugiati, ma come culla della civilta' che nei Balcani assume un ruolo di difesa dei diritti civili. La Repubblica di Macedonia ha gia' aderito pienamente ai programmi dell'Accademia del Mediterraneo, in particolare a quelli destinati alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale ed ambientale nella regione mediterranea, alla costituzione di un forum permanente per lo sviluppo di relazioni strutturali tra il Mar Nero ed il Mediterraneo, alla costituzione di un centro per il monitoraggio del patrimonio culturale ed ambientale del Mediterraneo. Spero sinceramente che questi nostri progetti sotto l'egida dell'Accademia del Mediterraneo siano sostenuti da tutti voi e che la Repubblica di Macedonia riesca nell'intento di aggregarsi all'Unione europea ed alla NATO, portando cosi' a buon fine la sua azione politica in favore della pace e della stabilita' nella regione balcanica. Sarebbe una vittoria per la Repubblica di Macedonia e per la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e per l'Accademia del Mediterraneo.

Ritorna a inizio paginaANTONIO BADINI Ambasciatore, Direttore Generale per i Paesi Mediterranei e del Medio Oriente - MAE, Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono onorato di portare il saluto del Ministro degli Affari Esteri Dini per questa cerimonia significativa; vorrei esprimere anche il suo apprezzamento per i progressi rapidi compiuti dall'Accademia del Mediterraneo e la personale ammirazione per l'architetto Capasso, per il fervore e l'efficienza con cui ha tradotto nella realta' un atto di fede, un atto che sembrava temerario ma che, oggi, si realizza alla portata della nostra capacita', della nostra visione. E' stata sottolineata l'importanza del ruolo della cultura per una migliore conoscenza e percezione dell'altro: l'incontro delle culture e' un atto fondamentale per creare una maggiore comprensione, per affrontare insieme le sfide comuni, nell'edificare uno spazio euromediterraneo basato sulla pace, sulla prosperita' condivisa. Sono state dette parole molto nobili, ma io vorrei soffermarmi un po' sui fatti: a Stoccarda tra qualche giorno vi sara' la III conferenza ministeriale euromediterranea, la cultura ed il ruolo della Societa' civile troveranno un posto di rilievo. Siamo forse in ritardo, sia-mo colpevoli di non avere probabilmente facilitato la Societa' civile per il radicamento del partenariato, pero' comprendiamo questo stimolo, questo atto importante: l'atto che si celebra oggi e' la messa a disposizione di un edificio storico quale sede dell'Accademia del Me-diterraneo per consentire l'immediato inizio della sua azione e la valorizzazione dei risultati fino ad ora acquisiti, attraverso lo sviluppo di un'attivit^ ambiziosa e al tempo stesso pragmatica che l'Accademia e' in procinto di svolgere.

Ritorna a inizio paginaJUAN PRAT Y COLL Ambasciatore di Spagna in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono molto soddisfatto di vedere questa cerimonia svolgersi qui a Napoli, attraverso questo storico avvenimento perche', come diceva un vecchio filosofo, "le idee che non sono capaci di trasformarsi in parole non sono buone idee e le parole che non sono capaci di trasformarsi in azioni non sono buone parole". Questo evento dimostra che siamo passati dalle parole alle azioni concrete da parte della Societa' Civile. Per chi come me lavora da anni nel campo della cooperazione nel Mediterraneo, e' di fondamentale importanza vedere questa Societa' Civile che avanza saldamente. La realta' dell'Accademia del Mediterraneo e' soprattutto una grande realta' culturale e scientifica, ed e' questo un altro aspetto fondamentale di questo evento. Finalmente si trascende il discorso materialistico, la comparazione tra le economie ed i redditi procapite. Oggi bisogna anche parlare di cultura procapite, di tolleranza procapite. Invece di ridurre semplicemente il divario tra i redditi, bisogna aumentare i livelli di comprensione e tolleranza reciproci. Personalmente credo che con quest'atteggiamento culturale e questa nuova possibilita' di dialogo, riusciremo a costituire i veri processi di pace. E' necessario che i popoli imparino a conoscersi meglio. Con l'opera dell'architetto Capasso e le azioni concrete intraprese dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo attraverso l'Accademia del Mediterraneo, stiamo facendo concreti passi avanti verso il raggiungimento di questa fondamentale conoscenza reciproca. Per questo, auguro all'Accademia del Mediterraneo tutto il successo possibile perche' la strada da essa tracciata diventi un punto di riferimento per tutti i Popoli del Mediterraneo.

Ritorna a inizio paginaNEHAD ABDELLATIF Ambasciatore della Repubblica Araba D'Egitto in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Provo un grande onore nel partecipare a questa cerimonia durante la quale l'onorevole Antonio Bassolino, Sindaco di questa accogliente Citta', offre un prestigioso edificio per ospitare la sede centrale dell'Accademia del Mediterraneo costituita proprio a Napoli sei mesi fa, il 10 ottobre 1998, ed alla cui cerimonia ho avuto l'onore di partecipare. Vorrei ringraziare il Sindaco e Ministro Bassolino per questo grande contributo che fa di Napoli la sede centrale di una importante parte delle attivit^ di cooperazione, di cultura e d'incontri, non solo tra le diverse Accademie, ma anche tra le forze piu' vive delle societa' civili che gravitano intorno a questo meraviglioso mare ed all'interno di questa prestigiosa istituzione che sara', ne sono certo, il fulcro di tutte le altre attivita' che sono destinate a rinforzare il Partenariato Euromediterraneo. Vorrei indirizzare anche un saluto particolare al Presidente della Regione Campania Andrea Losco nonche' all'architetto Michele Ca-passo, al quale vorrei rendere personalmente omaggio per le sue a-zioni sostenute in favore del consolidamento dei rapporti tra le due rive del Mediterraneo e, specialmente, con la Repubblica Araba d'Egitto. Ringrazio il Sindaco Bassolino per l'invito rivolto al presidente Moubarak a venire a Napoli per ritirare il "Premio Mediterraneo di Pace" istituito dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo e dall'Accademia del Mediterraneo.

Ritorna a inizio paginaAZOUZ ENNIFAR Ambasciatore della Repubblica di Tunisia in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Come Ambasciatore della Repubblica di Tunisia in Italia sono particolarmente soddisfatto per l'avvenuta costituzione dell'Accademia del Mediterraneo qui a Napoli, in questa citta' cosi prestigiosa. Grazie ai suoi obiettivi, che intendono intensificare i contatti culturali e moltiplicare i diversi scambi, l'Accademia del Mediterraneo contribuira' a questo dialogo di pace e tolleranza, sottolineando maggiormente l'aspetto culturale che e' un po' negletto nel processo di Barcellona. E' infatti su queste basi che si fonda la reale integrazione: sono i popoli, le genti, e la societa' civile i portavoce del dialogo e della comprensione. La tolleranza e' l'accettazione delle differenze: questo dovrebbe contribuire a garantire la stabilita' nel Mediterraneo. La Tunisia, che partecipa attivamente al processo di Barcellona ed al dialogo euromediterraneo, sostiene con determinazione le azioni dell'Accademia del Mediterraneo e le iniziative della Fondazione Laboratorio Mediterraneo ed accoglie positivamente i progetti dedicati alle donne e che avranno nella Tunisia la loro base operativa.

Ritorna a inizio paginaANTONIO PARLATO Avvocato, capogruppo AN al Consiglio Comunale di Napoli:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono onorato di concludere i lavori. La verita' e' rivoluzionaria quando essa e' supportata dalla cultura. Su questo piano l'iniziativa di Michele Capasso lo vede come un uomo rivoluzionario. Il Sindaco di Napoli, nel far cenno alla mia presenza questa mattina - cos" come accadde presentandomi tempo addietro al re di Spagna - ha evidenziato la circostanza singolare che sulla Sede di Napoli dell'Accademia del Mediterraneo, per la prima volta, maggioranza e opposizione sono d'accordo. Cio' costituisce l'epilogo a mio avviso piu' positivo e piu' rivoluzionario dell'azione di Michele Capasso. Fui presentato a Juan Carlos come il leader dell'opposizione. Ebbene Michele Capasso ha conciliato a Napoli la sinistra e la destra. Non credo sia cosa da poco, perche' questa deli-bera di assegnazione della Sede - che arrivera' tra poco in Consiglio comunale - nasce gia' con il consenso della destra e della sinistra, unite da quella che e' la verita', giustificata e legittimata in relazione agli alti contenuti culturali che l'Accademia esprime.

Ritorna a inizio paginaNINO DANIELE Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
L'Accademia del Mediterraneo in Italia, in Campania ed a Napoli e' un occasione irripetibile per fare di questa nostra Regione il centro del Mediterraneo, luogo interattivo di dialogo tra i protagonisti della cultura, della scienza e della politica dei vari paesi. Ulteriore motivo nell'intento di stabilire la sede dell'Accademia in Italia e in Campania e' quello di confermare e di estendere la funzione nella costruzione politica e sociale mediterranea delle prestigiose istituzioni di questa Regione che sono gia' centro di rapporti culturali e scientifici di alta qualificazione. L'intendimento nostro in fine, e il nostro auspicio e' che non solo Napoli, capoluogo regionale e citta' nobilissima che con il Sindaco Bassolino e' ritornata centro europeo e mediterraneo di cultura, ma anche le altre citta' capoluogo di provincia e tanti centri urbani grandi e piccoli della nostra regione con il loro retaggio di civilta' e di cultura, con il loro patrimonio storico e monumentale possono assumere un ruolo importante all'interno dell'Accademia ospitando sedi distaccate. Ad esempio: Salerno puo' essere la citta' capofila nel Mediterraneo per il patrimonio ambientale, Avellino puo' esserlo per il patrimonio rurale e della cultura del cibo, Caserta puo' esserlo per il patrimonio architettonico, Benevento puo' esserlo per il patrimonio storico. La Regione Campania che gia' partecipo' attivamente al 2° Forum Civile Euromed dove 2248 partecipanti provenienti da 36 paesi sancirono la nascita dell'Accademia ha fatto gia' propri, come ha ricordato l'Arch. Capasso, alcuni fondamentali obiettivi dell'Accademia:
"L'Accademia del Mediterraneo"
"La rete delle Citta' e delle Regioni Euromedcity "
"La Banca Dati della Societa' Civile e i Moduli di Formazione per operatori della Societa' Civile"
Questi progetti sono gia' stati inseriti tra gli obiettivi prioritari dell'Agenda 2000, cioe' della programmazione del nuovo quadro comunitario di sostegno 2000 - 2006. Noi speriamo di poter dar corso ad essi al piu' presto e quindi esserci, come ha ricordato l'Ambasciatore di Spagna, come coloro che dalle parole passano alle azioni e ai fatti concreti. Signori ospiti, illustri amici, con la presenza dell'Accademia, con la presenza costante nella nostra regione attraverso l'Accademia di uomini di cultura, di imprenditori, di tecnici e soprattutto di donne e di giovani dei Paesi del Mediterraneo e dell'Europa, noi siamo certi che la nostra regione sara' umanamente piu' ricca e ancora piu' vivace creativa e affascinante.

(Testo pubblicato sul volume "Pensare la Campania in Europa", di Nino Daniele. Prefazione di B. de Giovanni. Elio de Rosa editore, 1999. Pag. 51)

 

 

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