INDICE: (in ordine di protocollo)
- Juan Carlos I (Palermo,
1 ottobre 1998)
- Mohammed VI (Rabat,
13 gennaio 2000)
- S.M. Abdallah Bin Hussein (Amman,
9 aprile 1999)
- Kiro Gligorov (Napoli,
10 aprile 1999)
- Guido De Marco (Valletta,
16 luglio 1999)
- Cardinale Paul Poupard (Vaticano,
27 settembre 1998)
- Jacques Santer (Bruxelles,
24 luglio 1998)
- Marcelino Oreja (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Mario Monti (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Romano Prodi (Roma,
25 settembre 1998)
- Abdarahmane Al-Yousofi (Napoli,
10 aprile 1999)
- Ljubco Georgievski (Skopje,
3 febbraio 2000)
- Mario Soares (Lisbona,
28 settembre 1998)
- Shimon Peres (Tel
Aviv, 9 aprile 1999)
- Jack Lang (Parigi,
9 aprile 1999)
- Antonio Bassolino (Napoli,
10 aprile 1999)
- Lamberto Dini (Roma,
31 marzo 1999)
- Catherine Trautmann (Parigi,
3 ottobre 1998)
- Moufid Shehab (Il
Cairo, 25 settembre 1998)
- Luigi Berlinguer (Roma,
6 ottobre 1998)
- Antonio Maccanico (Roma,
6 ottobre 1998)
- Ismail Alaoui (Napoli,
10 aprile 1999)
- Toni Popovski (Napoli,
10 aprile 1999)
- Nino Daniele (Napoli,
10 aprile 1999)
- Massimo Cacciari (Napoli,
10 aprile 1999)
- Lamberto Dini (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Marcelino Oreja (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Kiro Gligorov (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Mario Soares (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Cardinale Paul Poupard (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Shimon Peres (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Wijdan Ali (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Moufid Shehab (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Luigi Berlinguer (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Antonio Maccanico (Napoli,
10 ottobre 1998)
- André Azoulay (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Jordi Pujol (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Giuseppe Drago (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Enrico Cioffi (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Antonio Badini (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Yehuda Millo (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Nehad Abdellatif (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Victor Gaber (Napoli,
10 ottobre 1998)
- René Novella (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Josyanne Couratier (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Chryssanthi Panayotopoulou (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Vladimir Kouzminov (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Fabio Roversi Monaco (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Mohamed Knidiri (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Claudio Azzolini (Napoli,
10 ottobre 1998)
- Biagio De Giovanni (Napoli,
10 ottobre 1998)
- S.M. Abdallah Bin Hussein (Napoli,
10 aprile 1999)
- Kiro Gligorov (Napoli,
10 aprile 1999)
- Adbarahmane Al-Yousofi (Napoli,
10 aprile 1999)
- Shimon Peres (Napoli,
10 aprile 1999)
- Jack Lang (Napoli,
10 aprile 1999)
- Antonio Badini (Napoli,
10 aprile 1999)
- Juan Prat Y Coll (Napoli,
10 aprile 1999)
- Nehad Abdellatif (Napoli,
10 aprile 1999)
- Azouz Ennifar (Napoli,
10 aprile 1999)
- Antonio Parlato (Napoli,
10 aprile 1999)
JUAN CARLOS I
Re di Spagna:
Palermo, 1 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo e' uno strumento indispensabile per il
dialogo e la cooperazione tra i popoli del Mediterraneo.
MOHAMMED VI
Re del Marocco:
Palazzo Reale di Rabat, 13 gennaio 2000.
Esprimo la
Nostra decisione ad accordare la Nostra attenzione e sollecitudine alle
attivita' della Sede della Riva Sud della Vostra Accademia, affinche'
sia una fonte di irraggiamento permanente che operi ininterrottamente
per realizzare i nobili fini della Vostra Fondazione.
ABDALLAH BIN HUSSEIN Re di Giordania:
Palazzo Reale di Amman, 9 aprile 1999.
L' Accademia del
Mediterraneo sara' lo strumento principale per costruire la pace nella
Regione mediterranea a beneficio di tutti i Popoli di questo mare. Questa
e' la speranza di tutti noi. L'ignoranza e' il peggiore nemico della
pace. Attraverso il vostro lavoro rigoroso di mediatori che diligentemente
trascendono i confini nazionali, attraverso azioni concrete, Voi offrite,
attraverso la cultura, cio' di cui questi Popoli hanno bisogno. Noi
abbiamo una fede profonda nella vostra azione, nella creazione di una
Regione euromediterranea stabile in questo mondo cosi' turbolento, in
cui i popoli e le culture sapranno convivere nel reciproco rispetto
e nell'armonia.
KIRO GLIGOROV
Presidente della Repubblica di Macedonia:
Napoli, 10 aprile 1999.
Il significato
dell'Accademia del Mediterraneo e' raccogliere e trasmettere con la
cultura e la scienza tutti i valori comuni, facendo delle diverse identita'
un elemento di valore e non di conflitto. La Citta' di Napoli, ospitando
la Sede Centrale dell'Accademia del Mediterraneo, costituira' il "centro"
della pace, della cultura e del dialogo: in breve, il luogo dove ricostruire
una comune identita'.
GUIDO DE MARCO
Presidente della Repubblica di Malta:
Valletta, 16 luglio 1999.
L'Accademia del Mediterraneo e' uno strumento essenziale per lo sviluppo
sociale ed umano a livello euromediterraneo. Essa promuove il progresso
e la cooperazione tra i popoli. Sono onorato di essere tra i suoi membri.
CARDINALE PAUL
POUPARD Presidente Pontificium Consilium della Cultura:
Citta' del Vaticano, 27 settembre 1998.
Approvo la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e la sostengo
anche in qualita' di Presidente del Consiglio di Coordinamento delle
Accademie Pontificie. Per questo aderisco a questa prestigiosa istituzione.
JACQUES SANTER
Presidente della Commissione Europea:
Bruxelles, 24 luglio 1998.
La creazione dell'Accademia del Mediterraneo rappresenta un momento
importante per il dialogo euromediterraneo. A tutti i prestigiosi membri
fondatori l'augurio ed il sostegno della Commissione Europea.
MARCELINO OREJA
Commissario europeo, responsabile per gli affari della cultura:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo, con partecipanti di questo livello e rappresentativita',
sara' lo strumento fondamentale per strutturare il partenariato euromediterraneo.
Essa dovra' rendere quotidiano il riflesso secondo il quale la bonta'
di ogni idea, la vitalita' di ognuna delle nostre eccezionali tradizioni,
il modo di esprimere i valori di ogni popolo, sono confrontati con le
idee, le tradizioni e i valori del vicino.
MARIO MONTI
Commissario europeo:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
E' naturale che l'Accademia
del Mediterraneo nasca a Napoli: per la storia di questa citta' che
dovra', sempre di piu', abituarsi a "pensare europeo" ed a
"respirare mediterraneo".
ROMANO PRODI
Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana:
Roma,
25 settembre 1998.
Desidero complimentarmi per la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo
che, sono certo, rappresenta un punto di riferimento per il dialogo
e per la pace. Il Governo Italiano sosterra' questa prestigiosa iniziativa.
ABDARAHMANE
AL-YOUSOFI Primo Ministro del Regno del Marocco:
Napoli, 10 aprile
1999.
La scelta del Marocco di ospitare la Sede per il Sud del Mediterraneo
della nostra Accademia dara' la possibilita', senza alcun dubbio, di
rafforzare il dialogo e sostenere la cooperazione tra gli Stati mediterranei.
LJUBCO GEORGIEVSKI
Primo Ministro della Repubblica di Macedonia:
Skopje, 3 febbraio 2000.
IIl Governo della Repubblica di Macedonia ha deciso all'unanimita', nella
seduta del 2/2/2000, di sostenere i fini e le attivita' della Fondazione
Laboratorio Mediterraneo e dell'Accademia del Mediterraneo.
MARIO SOARES
Gia' Presidente della Repubblica del Portogallo:
Lisbona, 28 settembre
1998.
Il dialogo culturale, scientifico e accademico oggi piu' che mai indispensabile:per
me, quindi, un grande onore far parte dell'Accademia del Mediterraneo,
i cui fini meritano tutto il mio sostegno.
SHIMON PERES
Premio Nobel per la Pace:
Tel Aviv, 9 aprile 1999.
L'Accademia del Mediterraneo
mira a rinforzare il dialogo interculturale tra le genti delle due rive
del Mediterraneo, in modo da restituire a questo mare modello le sue
funzioni di mediazione e la sua attitudine a creare valori condivisibili.
Il nostro Paese sara' al fianco dell'Accademia del Mediterraneo nella
sua aspirazione di realizzare questo lodevole obiettivo.
JACK LANG
Presidente della Commissione Esteri dell'Assemblea Nazionale di Francia:
Parigi, 9 aprile 1999.
L'Accademia del Mediterraneo raccoglie una sfida audace per il futuro
proponendosi come strumento di sapere e di conoscenza, al servizio dello
sviluppo, della solidarieta' e della pace in tutta la regione. Spetta
ora a noi offrire il nostro aiuto affinche' l'Accademia del Mediterraneo
possa compiere al meglio la sua fondamentale missione.
ANTONIO BASSOLINO
Sindaco di Napoli e Ministro del Lavoro della Repubblica Italiana:
Napoli,
10 aprile 1999.
Sentiamo il bisogno di fondare l'Europa e il Mediterraneo della Cultura:
in questo senso l'Accademia del Mediterraneo costituisce uno strumento
essenziale e la Citta' di Napoli e'onorata di ospitare la Sede Centrale.
LAMBERTO DINI
Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana:
Roma, 31 marzo
1999.
L'Accademia del Mediterraneo e' l'istituzione maggiormente rappresentativa
del mondo accademico e universitario euromediterraneo. Considerata la
rilevanza e gli obiettivi dell'Accademia e l'interesse del nostro Paese
a mantenerne in Italia il fulcro delle sue attivita', occorre assicurare
all'Accademia un sostegno adeguato per il suo sviluppo e le sue attivita'.
CATHERINE TRAUTMANN
Ministro della Cultura e della Comunicazione della Repubblica Francese:
Parigi, 3 ottobre 1998.
Auguro ogni successo per la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo,
istituzione altamente rappresentativa delle istanze culturali dei popoli
euromediterranei, alla quale la Francia ha aderito con le sue principali
e piu' antiche istituzioni culturali.
MOUFID SHEHAB
Ministro dell'Insegnamento superiore e della Ricerca scientifica della
Repubblica Araba d'Egitto:
Il Cairo, 25 settembre 1998.
La costituzione dell'Accademia del Mediterraneo riveste una grande importanza
ed ha il fondamentale obiettivo di consolidare l'unita' e la stretta
collaborazione tra i paesi mediterranei. E' per me un onore partecipare
a questa istituzione.
LUIGI BERLINGUER
Ministro della Pubblica Istruzione della Repubblica Italiana:
Roma, 6
ottobre 1998.
Desidero esprimere il mio apprezzamento per il valore culturale costituito
dall'Accademia del Mediterraneo.
ANTONIO MACCANICO
Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni della Repubblica Italiana:
Roma, 6 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo, che ha tra i suoi nobili scopi quello
di costituire l'Enciclopedia del Mediterraneo - insieme a banche dati
ed altri strumenti d'informazione - sara' un punto di riferimento essenziale
per la cultura euromediterranea: per questo, assicuro il mio pieno sostegno.
ISMAIL ALAOUI
Ministro dell'Educazione nazionale del Regno del Marocco:
Napoli, 10
aprile 1999.
Lo sviluppo della cultura passa attraverso l'aggiornamento dei programmi
educativi. Per garantire la crescita dei nostri Popoli, sosterremo la
nostra Accademia, dandole la possibilita' di giocare un ruolo fattivo
per la realizzazione di questo nobile obiettivo.
TONI POPOVSKI
Ministro dell'Ambiente della Repubblica di Macedonia:
Napoli, 10 aprile 1999.
Spero sinceramente
che i nostri progetti, sotto l'egida dell'Accademia del Mediterraneo,
portino a buon fine l'azione politica in favore della pace e della stabilita'
nella regione Balcanica.
NINO DANIELE
Vice Presidente della Giunta Regionale della Campania:
Napoli, 10 aprile 1999.
Vi sono tante
cose nell'impegno politico che costano fatica e non vengono ricambiate
dalla soddisfazione di sentirsi utili. Con l'impegno per l'Accademia
del Mediterraneo le cose ritrovano il loro senso. Sentiamo di agire
progettando un futuro migliore.
MASSIMO CACCIARI
Sindaco di Venezia: Napoli, 10 aprile 1999.
L'Accademia e' essenziale per la pace e lo sviluppo. Sono con voi in
quest'azione e mi compiaccio per la decisione del Comune di Napoli di
offrire la Sede Centrale. Contate sul mio sostegno.
LAMBERTO DINI
Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Un punto forte della politica estera italiana e' stato ben ricordato
dall'architetto Capasso: per la prima volta - egli ha detto - a partire
dalla conferenza di Barcellona del '95, e grazie anche al successivo
impulso conferito dalla conferenza di Palermo del giugno 1998, abbiamo
le risorse ma anche la strategia per un disegno di collaborazione e
di espansione lungo tutto l'arco del Mediterraneo, per creare societa'
capaci di sollevare le masse dall'arretratezza e di competere sui grandi
mercati mondiali delle merci, dei capitali, della cultura .L'incontro
fra le culture e' fondamentale per la fioritura del Mediterraneo: lo
e' la salvaguardia del patrimonio storico quale momento di richiamo
alle comuni tradizioni. Il processo di Barcellona lascia ampio spazio
alla cultura. Una cultura della riconciliazione, della riscoperta di
radici comuni, di una stessa interpretazione del futuro. Mi compiaccio
che in questo suggestivo scenario di Castel dell'Ovo viene costituita
l'Accademia del Mediterraneo e ringrazio l'architetto Capasso per l'onore
che mi fate proponendomi di farne parte. L'Accademia segnera', ne sono
certo, un ulteriore progresso nel miglioramento della percezione dell'altro,
contribuira' al reciproco arricchimento tra le culture che hanno concorso
a forgiare una grande civilta' a rigetto di visioni nutrite da opposti
fondamentalismi ed estremismi.
MARCELINO OREJA Commissario europeo, responsabile per gli affari
della cultura:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
La Costituzione, oggi, dell'Accademia del Mediterraneo e' di estremo
interesse per i processi di pace che stentano sempre di piu' a svilupparsi.
Occorre che si affermi nel Mediterraneo quel processo permanente di
cultura che in Europa e' stato alla base dell'integrazione: senza la
consapevolezza di una storia comune, delle ragioni dei conflitti e,
soprattutto, delle ragioni profonde della cooperazione, l'Unione Europea
non esisterebbe. Ci sono voluti secoli di guerre, morti, sofferenze,
periodi di totale incomprensione, per giungere alla situazione attuale.
I vantaggi di ordine morale e materiale, pero', sono immensi. Ogni Stato
dell'Unione Europea deve per molta parte la sua liberta' e la sua ricchezza
all'intuizione di chi ha voluto regolare i conflitti col diritto, la
collaborazione, l'integrazione e l'intelligenza, piuttosto che con la
forza e la violenza. Possiamo proporre questo modello a tutti i Paesi
del Mediterraneo? Certo, purche' insieme possano trovare le ragioni
di tale comportamento: l'Accademia del Mediterraneo, con partecipanti
di questo livello e rappresentativita' sara' lo strumento fondamentale
per strutturare un tale sviluppo. Essa dovra' rendere quotidiano il
riflesso secondo il quale la bonta' di ogni idea, la vitalita' di ognuna
delle nostre eccezionali tradizioni, il modo di esprimere i valori di
ogni popolo, debbono essere confrontati con le idee, le tradizioni e
i valori del vicino. Questo non per fare un amalgama di valori e realizzare
una sorta di civilta' sintetica, ma per garantire la comprensione e
la valorizzazione delle differenze. Esse devono diventare, con l'Accademia,
ragione di pace e cooperazione.
MARIO MONTI Commissario europeo:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
E' naturale che l'Accademia del Mediterraneo nasca a Napoli: per storia
di questa citta' che dovra', sempre di piu', abituarsi a "pensare europeo"
ed a "respirare mediterraneo".
KIRO GLIGOROV Presidente della Repubblica di Macedonia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo e' fondamentale per la costruzione di un'Europa
con nuovi confini nel Mediterraneo. Ringrazio l'architetto Capasso,
"costruttore" di questo nobile edificio, e confermo la mia
adesione all'Accademia del Mediterraneo quale membro fondatore.
MARIO SOARES Presidente della Fundacao Mario Soares:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Voglio confermare il mio impegno per la promozione del dialogo culturale,
scientifico e accademico nel Mediterraneo ed e' un grande onore poter
partecipare a questa istituzione, il cui scopo non puo' che meritare
tutto il mio sostegno. Accetto dunque, e volentieri, di far parte dell'Accademia
del Mediterraneo.
CARDINALE PAUL POUPARD Presidente Pontificium Consilium della
Cultura:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Approvo la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo per un coordinamento
delle Accademie mediterranee, che sostengo anche in qualita' di Presidente
del Consiglio di Coordinamento delle Accademie Pontificie. Rilevante
e' infatti l'interesse che il Pontificio Consiglio della Cultura, da
me presieduto, nutre per l'area mediterranea: per questo aderisco a
questa prestigiosa istituzione.
SHIMON PERES Presidente del Peres Center for Peace:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
La Pace e' un bene prezioso che si tutela attraverso la cultura e la
promozione del dialogo, promuovendo il rispetto reciproco e valorizzando
le diverse identita'. Queste ultime, da elemento di conflitto, devono
trasformarsi in risorsa, contribuendo a costruire "l'insieme Mediterraneo"
che, nella globalizzazione in atto, potra' assumere un posto di rilievo
negli ambiti della cultura, della ricerca, della valorizzazione del
patrimonio culturale e, quindi, dell'economia. L'Accademia del Mediterraneo,
che oggi viene costituita, e' lo strumento principale di questo processo:
per questo sono onorato di essere tra i suoi membri fondatori.
WIJDAN ALI Presidente della Royal Society of Fine Arts, Giordania:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
E' un privilegio per me essere qui presente a questo evento. Accolgo
con grande piacere la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e
sono onorato di farne parte quale membro fondatore.
MOUFID SHEHAB Ministro dell'Insegnamento superiore e della Ricerca
scientifica della Repubblica Araba d'Egitto:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
La costituzione dell'Accademia del Mediterraneo riveste una grande
importanza ed ha il fondamentale obiettivo di consolidare l'unita' e
la stretta collaborazione tra i paesi mediterranei. E' per me un onore
partecipare a questa istituzione che unisce eminenti personalita' di
tutti i Paesi mediterranei.
LUIGI BERLINGUER Ministro della Pubblica Istruzione della Repubblica
Italiana:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Desidero esprimere il mio apprezzamento per il valore culturale costituito
dall'Accademia del Mediterraneo e mi unisco agli illustri intervenuti
nell'augurare il felice perseguimento dei suoi nobili scopi.
ANTONIO MACCANICO
Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni della Repubblica Italiana:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo, che ha tra i suoi nobili scopi quello
di costituire l'Enciclopedia del Mediterraneo - insieme a banche dati
ed altri strumenti d'informazione - sara' un punto di riferimento essenziale
per la cultura euromediterranea ed un luogo fisico di rappresentanza
reale per i vari popoli che si affacciano su questo mare: per questo,
assicuro il mio pieno sostegno.
ANDRE' AZOULAY
Consigliere di Sua Maesta' Hassan II,Re del Marocco:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
E' con grande piacere
che confermo il mio consenso a figurare tra le personalita' che appoggiano
la nascita dell'Accademia del Mediterraneo e sono onorato di farne parte.
JORDI PUJOL
Presidente Generalitat de Catalunya:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
La costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e' un evento di portata
trascendentale nell'ambito della cultura mediterranea. Sono felice di
partecipare all'Accademia ed onorato di farne parte.
GIUSEPPE DRAGO
Presidente della regione Sicilia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Desidero affermare tutto il mio apprezzamento per l'impegno della Fondazione
Laboratorio Mediterraneo che, in coerenza con i risultati del 2°
Forum Civile Euromed di alcuni mesi orsono, ampiamente condivisi in
sede internazionale, costituisce oggi l'Accademia del Mediterraneo.
Conoscersi, comunicare, cooperare, questi i principali obiettivi dell'Accademia:
un trinomio con cui dobbiamo costruire un futuro di pace e di crescita
civile nel Mediterraneo. L'apporto della cultura e' determinante per
illuminare i percorsi della politica. Non c'e' politica se non c'e'
il confronto con la cultura. Chiedo, quindi, che l'Accademia del Mediterraneo,
nata oggi a Napoli, possa avere un luogo operativo in Sicilia, confermando
l'intesa su una comune volonta' di operare e cooperare a partire dalla
cultura, dal sapere e dalla ricerca scientifica.
ENRICO CIOFFI
Direttore generale DG I Commissione Europea:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Vorrei congratularmi per i positivi sviluppi che stanno avendo in vari
settori le conclusioni del 2° Forum civile Euromed, come la costituzione
dell'Accademia del Mediterraneo alla quale auguro ogni successo.
ANTONIO BADINI
Direttore generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente,
MAE:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Ringrazio l'architetto Capasso per il grande sforzo profuso nel portare
a compimento quello che appariva come un sogno: riunire il meglio delle
scienze umane e degli uomini di cultura che si occupano del progresso
umano, e porre l'uomo al centro della storia, al centro dello sviluppo
socio economico. E' quindi con grande compiacimento che desidero esprimere
i miei auguri personali, ma anche l'auspicio delle autorita' italiane,
per questa iniziativa che nasce dopo appena dieci mesi dalla sua ideazione.
E' stato detto che oggi si e' compiuto un atto di fede nei confronti
di un ambizioso progetto, tracciato dalla Dichiarazione di Barcellona
del 28 novembre 1995. L'Europa e i partner mediterranei sono impegnati
in un processo di cambiamento; se riusciamo ad unire i nostri sforzi
e ad affrontare insieme il cambiamento poniamo le basi per un successo
del tracciato di Barcellona. Noi speriamo che l'Accademia del Mediterraneo
vada avanti; che la Presidenza greca possa far sviluppare questo primo
periodo di comune esperienza; che la base operativa offerta dalla Regione
Siciliana sia accolta per dare continuita' e consistenza a questi propositi
lungimiranti, che debbono essere corroborati da un impegno concreto
e da strutture che consentano di mantenere in contatto voi, tutte le
vostre istituzioni; e che si possa arrivare, auspicabilmente entro un
periodo ragionevole, a fare un bilancio positivo di questa esperienza.
Ringrazio voi tutti e in particolare, ancora una volta, l'architetto
Capasso per questa sua fiducia, questa sua tenacia, questa sua perseveranza
nel superare gli ostacoli. Grazie alla sua iniziativa sono qui presenti
oltre sessanta istituzioni accademiche e ventitre' paesi sono oggi rappresentati.
Un grande successo, forse insperato. Credo che sia questa la risposta
piu' concreta ai dubbiosi, agli esitanti. Questo successo deve essere
portato avanti, consolidato ed aprire la via ad una rete d'istituzioni
accademiche che siano in grado anche di far sentire la propria voce,
di far sentire quelle che sono le aspirazioni dei popoli, da voi qui
rappresentati, ai vari Governi. E' necessario che i Governi ascoltino
affinche' comprendano l'urgenza d'inserire la cultura nella loro agenda
di lavoro.
YEHUDA MILLO Ambasciatore d'Israele in Italia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Desidero esprimere il mio ringraziamento e apprezzamento in particolare
al mio caro amico Michele Capasso per questa iniziativa. Israele ha
un interesse profondo e basilare nella creazione di una stretta collaborazione
tra noi e i Paesi del Mediterraneo. Siamo fermamente convinti che una
tale cooperazione sia uno strumento essenziale per favorire la credibilita',
la conoscenza e la collaborazione tra i popoli del bacino mediterraneo.
La cooperazione intorno al Mediterraneo dovrebbe fornire una solida
base per aumentare gli interessi degli stati membri a cooperare tra
loro e in tale modo facilitare i negoziati relativi ai problemi bilaterali.
Per questo appoggiamo fermamente come Stato d'Israele, la creazione
dell'Accademia del Mediterraneo, che, sono certo, servira' da veicolo
costruttivo per una migliore comprensione tra le reciproche culture
e civilta'.
NEHAD ABDELLATIF
Ambasciatore della Repubblica Araba d'Egitto in Italia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Dieci mesi fa eravamo riuniti, con piu' di 2000 rappresentanti di vari
Paesi, qui a Napoli, nel 2° Forum Civile Euromed: in quell'occasione
fu proposta la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo e, personalmente,
non avrei mai immaginato che in soli 10 mesi poteva nascere un'istituzione
di tale importanza che vede riuniti i massimi esponenti della cultura,
della scienza e della ricerca. E per questo, vorrei rendere omaggio,
con tutto il cuore, all'architetto Michele Capasso che con il suo entusiasmo,
la sua perseveranza e la sua personalita' - con l'aiuto ed il supporto
delle tante personalita' aderenti alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo
- ha dato concretezza ad un progetto ritenuto impossibile da molti.
L'Egitto, con la sua storia, il suo patrimonio culturale e le sue antiche
tradizioni, sostiene e partecipa attivamente a questa importante istituzione.
Condivido pienamente le parole espresse dal Segretario Generale professor
Aziza e credo che l'Accademia costituira' il centro, la "Casa comune"
dei paesi euromediterranei, in cui sara' possibile incrementare le tre
azioni principali dell'Accademia: la comunicazione, la conoscenza e
la cooperazione.
VICTOR GABER
Ambasciatore della Repubblica di Macedonia in Italia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
L'Accademia del Mediterraneo da speranza al popolo della Repubblica di Macedonia e ai
paesi vicini. Sono convinto che i membri dell'Accademia macedone delle
Scienze e delle Arti, la cui attivita' entra nel quarto decennio, contribuiranno
allo sviluppo e diffusione della scienza, della cultura e dell'arte
nel Mediterraneo attraverso questa prestigiosa istituzione. Un ringraziamento
per la tenace ed insostituibile Fondazione Laboratorio Mediterraneo,
creatrice di questa nobile iniziativa.
RENE' NOVELLA
Ambasciatore del Principato di Monaco in Italia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Porto qui l'affettuoso saluto del Principe ereditario Alberto di Monaco
che mi ha chiesto di rappresentarlo oggi all'Accademia del Mediterraneo.
Monaco e' legato da sempre al Mediterraneo, gia' cinquecento anni prima
di Cristo, Ecateo di Mileto nella Periegesi citando i punti principali
dell'arco settentrionale Mediterraneo parla di Narbona, di Marsiglia,
di Monaco (citta' ligure) e dell'Isola d'Elba. Tutti i grandi scrittori
latini hanno parlato di Monaco.
JOSYANNE COURATIER
Console generale di Francia a Napoli:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
A nome della Francia, che rappresento,
e a nome di tutti i colleghi del corpo consolare di Napoli, vorrei rendere
omaggio a questa iniziativa che ci riunisce oggi qui; vorrei rendere
omaggio a coloro che hanno organizzato quest'incontro: soprattutto,
al professor Capasso, al suo lavoro e alla dedizione da lui mostrata
per la creazione dell'Accademia del Mediterraneo. Vorrei rendere omaggio
a Napoli, che ci ospita: citta' che dimostra tanta creativita', tanta
accoglienza e che da secoli costituisce una delle principali culle della
cultura, del pensiero filosofico, della vita accademica e universitaria.
Ed e' giusto, proprio giusto, che abbia inizio qui l'infinita rete che
unisce e che unira' sempre di piu' nel futuro le grandi citta' del Mediterraneo
attraverso questa grande Accademia.
CHRYSSANTHI
PANAYOTOPOULOU Console Generale di Grecia a Napoli:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Quale rappresentante di un paese mediterraneo come la Grecia, desidero
esprimere il ringraziamento alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo
ed a tutti voi qui riuniti per la costituzione dell'Accademia del Mediterraneo
e per aver proposto alla Grecia di assumere la presidenza per il primo
anno. Questa istituzione sara' il catalizzatore armonico per promuovere
il pluralismo attingendo alla fonte della reciproca cultura che, come
dice Braudel, e' il Mediterraneo. Oggi, nell'epoca del globale, si privilegia
troppo e solo l'economia: occorre considerare soprattutto la cultura
e l'Accademia costituisce lo strumento principale per questo scopo.
VLADIMIR KOUZMINOV
Vice Direttore Unesco - Venezia:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Porto a voi tutti il saluto del Direttore Generale Mayor, impossibilitato
ad essere presente oggi a Napoli per questo storico evento. Ogni iniziativa
che porta pace e dialogo deve ricevere il pieno sostegno delle istituzioni
ed il dovuto aiuto degli Stati e degli organismi internazionali: e'
il caso dell'Accademia del Mediterraneo. L'Unesco ha da tempo lanciato
il progetto "Cultura della Pace", al fine di creare, attraverso
gli scambi culturali, una nuova visione capace di combattere la "Cultura
della Guerra". L'Accademia del Mediterraneo, che viene oggi costituita,
ha un ruolo essenziale per attuare questo cambiamento e per costruire
la vera, solida pace attraverso la cooperazione culturale, che diventa
poi anche economica, tra i Popoli del Mediterraneo.
FABIO ROVERSI
MONACO Magnifico Rettore dell'Universita' di Bologna:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Penso che l'aspetto piu' rilevante che l'Accademia puo' rappresentare per le Universita'
- mi riferisco a tutte le Universita' del Mediterraneo e, in particolare,
alle Universita' italiane Ð sia espresso nel primo comma dell'articolo
quattro del suo Statuto, dove vengono indicati i compiti dell'Accademia,
che sono: il potenziamento della creativita' letteraria ed artistica,
lo sviluppo degli studi, il progresso delle scienze e la diffusione
dei valori umani. Nell'ambito di questo articolo sono poi indicate le
modalita' attraverso le quali l'Accademia dovra', con l'aiuto di varie
istituzioni e con l'impegno di molti, raggiungere questi obiettivi.
Le tematiche indicate sono presenti in larga misura nella Magna Carta
delle Universita', un documento che le principali Universita' del mondo
hanno firmato il 18 settembre 1988 a Bologna, in occasione dei novecento
anni dell'ateneo. Esse esprimono esigenze e valori fortemente sentiti:
l'idea che l'Universita' sia a servizio della societa', e parlo in questo
caso dell'Universita' considerando omogenea questa istituzione agli
scopi che si propone. Sono onorato di essere tra i fondatori di questa
prestigiosa istituzione per la quale prevedo un futuro operoso e costruttivo.
L'Universita' di Bologna sara' al fianco di questa iniziativa prestigiosa.
MOHAMED KNIDIRI
Rettore Universita' Cadi Ayyad:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Il Marocco sostiene pienamente l'Accademia. Se l'Egitto e la sua civilta', con
quella greca e quella romana, ha sottolineato le origini della civilta'
umana, attraverso il Marocco, la civilta' arabo-islamica e' stata un
punto determinante nella costruzione della civilta' moderna. Bisognera'
forse ricordare che Marrakech e' stata capitale dell'Africa del Nord
per molti secoli, come pure della Spagna - che noi chiamiamo Andalusia
- e per un po' del Sud della Francia. Attraverso l'Accademia si puo'
trasformare questo bacino in un bene comune, arricchito da noi tutti,
attorno al quale ci riuniamo per aiutarci a vicenda. E' stato detto
che la cultura marca i tempi, addolcisce i costumi: l'Accademia che
oggi fondiamo e' molto importante. Auguro un gran successo a questa
istituzione che si pone ad un livello superiore, proponendosi d'essere
un luogo di riflessione allo scopo di creare un mondo comune, la pace,
la fratellanza e la cooperazione mettendosi al di sopra di tutto il
resto.
CLAUDIO AZZOLINI
Parlamentare europeo, Presidente di "Europa Mediterranea":
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Senza eccedere i tre minuti canonici che noi deputati europei prendiamo
per dire le cose essenziali e non per parlarci addosso, consentitemi
di dire un grazie veramente di cuore a una persona che tutti hanno ringraziato.
Avrete notato che dalle torri di Castel dell'Ovo si vede un vulcano
che dorme, che e' spento; non e' affatto vero, il Vesuvio non e' spento
e non dorme, il Vesuvio e' vivo perche' la sua lava, il suo magma, e'
nella persona di Michele Capasso, nato alle falde del Vesuvio. In maniera
costruttiva e intelligente egli da' il suo contributo all'intera collettivita'
mediterranea; attraverso la sua natura irruente, forte e passionale
si sono fatte tante cose, con l'umilta' e con l'intelligenza di quelli
che amano le cose che fanno. Ciascuno di noi e ciascuno di voi rappresenta
una istituzione, ma non sono le istituzioni che fanno gli uomini, sono
gli uomini che fanno le istituzioni. Quindi, ognuno di noi, dopo un
passo cosi' importante ha un dovere preciso: dovremo rileggere tutti
attentamente le cose dette oggi perche' esse racchiudono l'impegno di
ciascuno di noi, l'impegno di ciascuno di voi. E' inutile porre pietre
miliari per lasciarle alla memoria dei posteri, esse vanno poste nella
realta' concreta per segnare in modo significativo il raggiungimento
degli obiettivi che tutti noi perseguiamo.
BIAGIO DE GIOVANNI
Presidente Commissione Affari istituzionali del Parlamento europeo:
Casetl dell'Ovo di Napoli 10 ottobre 1998.
Vorrei offrire tre brevi spunti di riflessione alla importante iniziativa
che stasera vede nascere l'Accademia del Mediterraneo, sulla quale tutti
quanti noi contiamo. La prima riflessione riguarda il fatto ben noto,
ma conviene sempre ricordarlo, che il Mediterraneo e' il fondamento
della civilizzazione dell'Europa, dell'Occidente e non solo. Questo
mare rappresenta il punto d'incontro di grandi culture. Eravamo pochi
giorni fa, con la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, a Cordoba e discutevamo
di Averroe', e cioe' del filosofo grazie al quale il pensiero greco
e' giunto in Occidente. La filosofia medioevale cristiana non sarebbe
tale se questo personaggio, Ibn Ruchd, che noi chiamiamo Averroe', non
avesse operato questa grande mediazione culturale, intellettuale e filosofica.
Questo, emblematicamente, segna lo stretto rapporto tra queste culture,
fra queste civilta', fra questi pensieri. La seconda riflessione riguarda
la politica: come la cultura, anche la politica deve e dovrebbe avere
una capacita' di riconoscimento reciproco. Ma la politica si delinea,
spesso, come rapporto amico-nemico, come rapporto d'inimicizia, come
rapporto fondamentalista, come volonta' di non riconoscere l'altro:
nel Mediterraneo, di questo siamo tutti testimoni. Io credo che la cultura,
senza illusioni utopiche, senza vaghi illuminismi, abbia la capacita'
e, deve avere, la forza di rappresentare quel punto di mediazione che
deve ridurre, alla politica, lo spazio del rapporto amico-nemico. La
terza ed ultima riflessione che volevo brevemente proporre stasera e'
sul fatto che tutto questo, grazie alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo,
nasce in Europa. L'Europa e', secondo me, soprattutto un'idea prima
di essere un fatto: un'idea tanto piu' corrispondente a se stessa quanto
piu' capace di essere un'idea aperta, cioe' capace di riconoscere anche
gli altri, la diversita'. Questa e' la sostanza dell'idea Europa. Una
nuova Europa "centrata" sul Mediterraneo. Io penso che l'Accademia
potra' dare un grande contributo in questa direzione.
ANTONIO BASSOLINO
Sindaco di Napoli e Ministro del Lavoro della Repubblica Italiana:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Vorrei ringraziare tutti i presenti, la Principessa di Giordania, i
Ministri e gli Ambasciatori nostri ospiti, le Autorita' e le istituzioni
della citta', il Corpo Diplomatico accreditato qui presente, la Fondazione
Laboratorio Mediterraneo e l'Accademia del Mediterraneo. Ci e' giunto
un messaggio del carissimo amico Shimon Peres membro fondatore dell'Accademia,
che ringrazio, insieme a voi tutti, per il voler perseguire infaticabilmente
la strada della ricerca della pace e del dialogo, a maggior ragione
in questo momento drammatico, in cui ci accorgiamo di quanto sia importante
che politica e cultura stiano insieme e siano sempre loro in primo piano,
prima delle logiche militari. Siamo tutti impegnati in queste ore a
fermare la pulizia etnica nel Kossovo, a cercare spiragli di trattativa
diplomatica e politica, a far andare avanti un nuovo assetto e un nuovo
dialogo per un futuro di prosperita' culturale ed economica condiviso
da tutti i Popoli di questo mare. Sentiamo il bisogno di fondare dopo
l'Europa della moneta, quella della politica con un Parlamento europeo
forte che assuma un ruolo im-portante anche nei processi che coinvolgono
i paesi mediterranei. Ma soprattutto, sentiamo il bisogno di fondare
l'Europa e il Mediterraneo della Cultura: in questo senso l'Accademia
del Mediterraneo costituisce uno strumento essenziale e la Citta' di
Napoli e' onorata di ospitare la sede centrale.
S.M. ABDALLAH
BIN HUSSEIN Re di Giordania:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
In occasione di questa cerimonia solenne
per l'assegnazione della sede dell'Accademia del Mediterraneo a Napoli,
e' mio dovere congratularmi per l'impegno che avete voluto dedicare
alla costruzione di quei ponti tra le nostre culture e tra le nostre
genti che vivono lungo le rive dello stesso mare, in questa regione
culturalmente tra le piu' fertili al mondo. E' mio dovere, approfittando
di questa opportunita', enfatizzare l'importanza della vostra Istituzione
che, sono certo, fara' scomparire definitivamente quel velo di incomprensione
tra le nostre nazioni che sono si' tanto diverse, ma sono anche cosi'
simili. L'Accademia del Mediterraneo deve essere, e sono certo che lo
sara', lo strumento principale per costruire la pace nella Regione mediterranea
a beneficio di tutti i Popoli di questo mare. Questa e' la speranza
di tutti noi. L'ignoranza e' il peggiore nemico della pace. Attraverso
il vostro lavoro rigoroso di mediatori che diligentemente trascendono
i confini nazionali, attraverso azioni concrete, Voi offrite, attraverso
la cultura, cio' di cui questi Popoli hanno bisogno: adeguata assistenza
tecnica dove questa sia necessaria, la guida sapiente per uno sviluppo
sostenibile e la ricerca nei vari campi della cultura, che spaziano
dalla visione e la diffusione delle arti al turismo ecosostenibile,
dai diritti delle donne all'educazione. Tutto questo migliorera' la
vita dei nostri popoli in tutti i suoi aspetti. Noi abbiamo una fede
profonda nella vostra azione, nella creazione di una Regione euromediterranea
stabile in questo mondo cosi' turbolento, in cui i popoli e le culture
sapranno convivere nel reciproco rispetto e nell'armonia.
KIRO GLIGOROV
Presidente della Repubblica di Macedonia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Signor Sindaco Bassolino, signor Presidente della Regione Campania Losco, signor Direttore
generale dell'Accademia del Mediterraneo e amico Michele Capasso. Gli
avvenimenti a Voi tutti noti mi hanno impedito di essere -come avrei
voluto - presente con voi per questa occasione solenne in cui finalmente
si concretizza il sogno di realizzare una Casa comune per i popoli mediterranei.
Durante il mio recente viaggio a Napoli, quando ebbi l'opportunita'
di visitare la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, la Regione Campania
e la Citta' di Napoli, proprio nella sala dove voi vi riunite oggi,
con il Sindaco Bassolino, preannunciai la tragedia che sta oggi sotto
gli occhi di tutti e che vede colpiti i Balcani e la Macedonia, Paese
di pace che si trova al centro di questa guerra assurda. E' indispensabile
che questa "Casa comune", qual e' l'Accademia del Mediterraneo,
sappia fare della cultura e del dialogo gli strumenti essenziali per
evitare le guerre. Mi pare proprio che i tre obiettivi dell'Accademia
- istituzione di cui sono onorato di far parte - siano essenziali per
ricostituire i cocci di un'Europa che sta facendo guerra a se stessa:
comunicare, conoscersi e cooperare, ecco la strada da seguire senza
indugi, con serieta' e continuita'. Il significato dell'Accademia del
Mediterraneo deve essere proprio questo: raccogliere e trasmettere con
la cultura e la scienza tutti i valori comuni, facendo delle diverse
identita' un elemento di valore e non di conflitto. La Citta' di Napoli,
ospitando la sede centrale dell'Accademia del Mediterraneo, costituira'
il "centro" della pace, della cultura e del dialogo: in breve,
il luogo dove ricostruire una comune identita'.
ABDARAHMANE
AL-YOUSOFIPrimo Ministro del Regno del Marocco e ISMAIL ALAOUI
Ministro dell'educazione del Regno del Marocco:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono onorato di parlare in occasione di questo grande incontro che ci auguriamo diventi
un punto di partenza nel campo della cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo
al fine di poter costruire un futuro in cui regni la pace e lo sviluppo.
Il Regno del Marocco, regione all'estremo ovest del Mediterraneo, ha
tra i suoi punti cardine quello di garantire la sicurezza pubblica,
la democrazia e il rispetto dei diritti umani, tenendo ben presente
che la crescita sociale ed economica del nostro popolo potra' realizzarsi
solo in presenza di una stabile cooperazione, pace e stima con tutte
le Nazioni e i Governi dell'area mediterranea. Approfitto di questa
occasione per affermare l'impegno del Re del Marocco Hassan II, del
Governo e del Popolo, nella fedelta' delle sue tradizione culturali
e politiche, a partecipare con tutte le sue forze per far si che il
Mediterraneo sia un mare di Pace. Per garantire la crescita dei nuovi
Popoli, sosterre-mo la nostra Accademia, dandole la possibilita' di
giocare un ruolo fattivo per la realizzazione di questo nobile obiettivo.
A tale proposito ho il piacere di annunciarvi il grande onore che il
Marocco avra' di ospitare la prima assemblea della Commissione Internazionale
di Sostegno dell'Accademia del Mediterraneo, che si terra' a Marrakech
il giorno 24 aprile 1999, sotto l'Alto Patrocinio di sua Maesta' il
Re Hassan II, il quale ha dato il suo assenso ad accogliere nel Regno
del Marocco una sede distaccata dell'Accademia, centrata sulle tematiche
dell'educazione, della formazione, dell'occupazione, delle migrazioni
e dei rapporti tra l'area del Maghreb e i Paesi euromediterranei: questa
sede sara' istituita tra due settimane, in quellÕoccasione. La scelta
del Marocco ad ospitare la sede per il Sud del Mediterraneo della nostra
Accademia dara' la possibilita', senza alcun dubbio, di rafforzare il
dialogo e sostenere la cooperazione tra gli Stati Mediterranei. La fondamentale
importanza della nostra Accademia e' quella di realizzare gli obiettivi
ed i principi del partenariato Euromediterraneo compresi nella dichiarazione
di Barcellona del novembre 1995; tutto cio' avviene diffondendo la cultura
della pace, sostenendo la cooperazione bilaterale e multilaterale tra
gli Stati Mediterranei e le sue Universita', le Istituzioni, le organizzazioni
non governative e i rappresentanti della Societa' civile, attraverso
i programmi bilanciati al fine di realizzare il bene comune. La diffusione
della cultura della pace, la cooperazione e l'amicizia tra i popoli
si realizza attraverso l'educazione dei giovani. Lo sviluppo della cultura
quindi passa attraverso l'aggiornamento dei programmi educativi, degli
operatori del settore e delle istituzioni civili consentendo il partenariato
educativo e lo scambio culturale tra i paritetici organismi dei Paesi
Mediterranei.
SHIMON PERES
Premio Nobel per la pace:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Le battaglie sanguinarie che lacerano gli Stati dei Balcani, un'espe-rienza
alla quale altre aree del Mediterraneo sono state gia' esposte, costituiscono
un richiamo per tutte le genti del Mediterraneo, di indole saggia ed
antica, affinche' comprendano che la pace non e' solo assenza di guerra.
Il nostro Paese, che si e' contraddistinto nel corso della sua storia
per la ricerca e la salvaguardia della pace, ha mostrato che questa
e' il risultato di interminabili ed instancabili sforzi mirati a promuovere
iniziative nei campi piu' disparati, dall'economia al sociale, alimentando
giustizia e liberta' ed un dialogo tra culture e fedi. Uniti in questa
convinzione, abbiamo salutato, con entusiasmo e grandi speranze, la
costituzione a Napoli, nel 1998, dell'Accademia del Mediterraneo: oggi
celebriamo l'inaugurazione ufficiale della sua Sede, nella Citta' che
ne ha visto la nascita. E' senza dubbio grazie allo sforzo congiunto
di piu' di sessanta Accademie, nazionali e regionali, e di altri organismi
dei vari Paesi, che questa nuova e prestigiosa istituzione si e' potuta
concretizzare in un luogo come questa capitale mediterranea: cosi' simbolica
e significativa, celebrata attraverso i secoli. Siamo convinti che,
grazie al sostegno della Citta' di Napoli e del suo Sindaco Antonio
Bassolino e di quello della Regione Campania e del suo Presidente Andrea
Losco, come di quello del Governo Italiano, l'Accademia del Mediterraneo,
forte del coinvolgimento per la sua causa di intellettuali eminenti
ed innovatori, nonche' di scienziati di tutto il Mediterraneo, mirera'
a rinforzare il dialogo interculturale tra le genti delle due rive del
Mediterraneo, in modo da restituire a questo mare - modello le sue funzioni
di mediazione e la sua attitudine a creare valori condivisibili. Il
nostro Paese, che sottoscrive queste stesse nozioni umanistiche, sara'
al fianco dell'Accademia del Mediterraneo nella sua aspirazione di realizzare
questo lodevole obiettivo, nel momento in cui ci apprestiamo ad andare
incontro alle sfide del nuovo millennio.
JACK LANG
Presidente della Commissione Affari Esteri dell' Assemblea Nazionale
della Repubblica Francese:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
La creazione dell'Accademia del Mediterraneo a Napoli, da parte di oltre
sessanta Accademie regionali e nazionali dei Paesi mediterranei, costituisce
un atto di fede nella capacita' del nostro mare comune d'accettare le
sfide che lo aspettano all'alba di questo terzo millennio. L'Accademia
del Mediterraneo non si accontentera' di essere un osservatorio delle
tradizioni multisecolari che hanno fatto, di questo mare, un insieme
di civilta'. Il mare e' un luogo di scambi e contaminazioni tra culture
diverse. Il Mediterraneo non e' un ostacolo; al contrario esso e' una
via privilegiata di circolazione, di comunicazione, di creazione. L'Accademia
del Mediterraneo raccoglie una sfida audace per il futuro proponendosi
come strumento di sapere e conoscenza, al servizio dello sviluppo, della
solidarieta' e della pace in tutta la regione. Oggi, Napoli si conferisce
prestigio accogliendo ufficialmente la sede di questa prestigiosa istituzione.
La citta' partenopea rinnova cosi' la sua storia illustre e ridiviene
capitale mediterranea come lo e' stata per lungo tempo. La citta' assume
di nuovo questo ruolo, grazie al dinamismo del suo Sindaco, Antonio
Bassolino, ed al sostegno attivo del Presidente della Regione Campania,
Andrea Losco. A loro rivolgo i complimenti piu' sentiti per il considerevole
lavoro svolto cosi' come desidero felicitarmi con Nadir Aziza e Michele
Capasso per l'impegno dimostrato nella realizzazione di questa opera
comune. Spetta ora a noi offrire il nostro aiuto affinche' l'Accademia
del Mediterraneo possa compiere al meglio la sua fondamentale missione.
TONI POPOVSKI
Ministro dell'ambiente della Repubblica di Macedonia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Desidero esprimere la mia piu' profonda soddisfazione e gratitudine per l'opportunita'
datami di essere qui con voi oggi. Il mio sentimento e' di essere qui
tra amici, riuniti sotto l'egida di una Istituzione di cui condividiamo
valori ed ideali. La pace e la tolleranza sono le pietre miliari per
lo sviluppo della Societa' civile e sinceramente spero che l'Europa
ed il Mediterraneo entrino nel ventunesimo secolo profondamente ispirati
da questi valori. Sono convinto che gli sforzi intrapresi dalla Fondazione
Laboratorio Mediterraneo riusciranno nella costruzione del piu' importante
meccanismo alternativo della regione euromediterranea che, ne sono certo,
sara' capace di assorbire i conflitti che nascono da incomprensioni
di ordine politico, etnico ed economico. Non c'e' sfida architettonica
piu' grande della costruzione di un modello di Societa' civile multiculturale
in Europa e nel Mediterraneo, i cui ideali saranno quelli della pace
e della tolleranza. La Repubblica di Macedonia non fa parte della NATO,
dell'Unione europea e neppure del partenariato euromediterraneo. Queste
strutture politiche e di difesa internazionali sono ancora intoccabili.
La Repubblica di Macedonia e' stata per dieci anni in prima linea nei
conflitti balcanici, assumendo sempre un ruolo di difesa di questi ideali
di pace e tolleranza. Da tre anni la Repubblica di Macedonia e' molto
attiva attraverso molti organismi della Societa' civile e ospita una
sede distaccata della Fondazione Laboratorio Mediterraneo che mi onoro
di presiedere. Il nostro Paese e' coinvolto in numerosi progetti catalizzati
dal 2° Forum Civile Euromed, ma oggi il suo impegno principale e'
quello di garantire la pace e la stabilita' nei Balcani. Vi prego di
non considerare il nostro paese come un luogo di sofferenza e di rifugiati,
ma come culla della civilta' che nei Balcani assume un ruolo di difesa
dei diritti civili. La Repubblica di Macedonia ha gia' aderito pienamente
ai programmi dell'Accademia del Mediterraneo, in particolare a quelli
destinati alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale
ed ambientale nella regione mediterranea, alla costituzione di un forum
permanente per lo sviluppo di relazioni strutturali tra il Mar Nero
ed il Mediterraneo, alla costituzione di un centro per il monitoraggio
del patrimonio culturale ed ambientale del Mediterraneo. Spero sinceramente
che questi nostri progetti sotto l'egida dell'Accademia del Mediterraneo
siano sostenuti da tutti voi e che la Repubblica di Macedonia riesca
nell'intento di aggregarsi all'Unione europea ed alla NATO, portando
cosi' a buon fine la sua azione politica in favore della pace e della
stabilita' nella regione balcanica. Sarebbe una vittoria per la Repubblica
di Macedonia e per la Fondazione Laboratorio
Mediterraneo e per l'Accademia del Mediterraneo.
ANTONIO BADINI
Ambasciatore, Direttore Generale per i Paesi Mediterranei e del Medio
Oriente - MAE, Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono onorato di portare il saluto del Ministro degli Affari Esteri Dini per questa
cerimonia significativa; vorrei esprimere anche il suo apprezzamento
per i progressi rapidi compiuti dall'Accademia del Mediterraneo e la
personale ammirazione per l'architetto Capasso, per il fervore e l'efficienza
con cui ha tradotto nella realta' un atto di fede, un atto che sembrava
temerario ma che, oggi, si realizza alla portata della nostra capacita',
della nostra visione. E' stata sottolineata l'importanza del ruolo della
cultura per una migliore conoscenza e percezione dell'altro: l'incontro
delle culture e' un atto fondamentale per creare una maggiore comprensione,
per affrontare insieme le sfide comuni, nell'edificare uno spazio euromediterraneo
basato sulla pace, sulla prosperita' condivisa. Sono state dette parole
molto nobili, ma io vorrei soffermarmi un po' sui fatti: a Stoccarda
tra qualche giorno vi sara' la III conferenza ministeriale euromediterranea,
la cultura ed il ruolo della Societa' civile troveranno un posto di
rilievo. Siamo forse in ritardo, sia-mo colpevoli di non avere probabilmente
facilitato la Societa' civile per il radicamento del partenariato, pero'
comprendiamo questo stimolo, questo atto importante: l'atto che si celebra
oggi e' la messa a disposizione di un edificio storico quale sede dell'Accademia
del Me-diterraneo per consentire l'immediato inizio della sua azione
e la valorizzazione dei risultati fino ad ora acquisiti, attraverso
lo sviluppo di un'attivit^ ambiziosa e al tempo stesso pragmatica che
l'Accademia e' in procinto di svolgere.
JUAN PRAT Y COLL
Ambasciatore di Spagna in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono molto soddisfatto di vedere questa cerimonia svolgersi qui a Napoli, attraverso questo
storico avvenimento perche', come diceva un vecchio filosofo, "le
idee che non sono capaci di trasformarsi in parole non sono buone idee
e le parole che non sono capaci di trasformarsi in azioni non sono buone
parole". Questo evento dimostra che siamo passati dalle parole
alle azioni concrete da parte della Societa' Civile. Per chi come me
lavora da anni nel campo della cooperazione nel Mediterraneo, e' di
fondamentale importanza vedere questa Societa' Civile che avanza saldamente.
La realta' dell'Accademia del Mediterraneo e' soprattutto una grande
realta' culturale e scientifica, ed e' questo un altro aspetto fondamentale
di questo evento. Finalmente si trascende il discorso materialistico,
la comparazione tra le economie ed i redditi procapite. Oggi bisogna
anche parlare di cultura procapite, di tolleranza procapite. Invece
di ridurre semplicemente il divario tra i redditi, bisogna aumentare
i livelli di comprensione e tolleranza reciproci. Personalmente credo
che con quest'atteggiamento culturale e questa nuova possibilita' di
dialogo, riusciremo a costituire i veri processi di pace. E' necessario
che i popoli imparino a conoscersi meglio. Con l'opera dell'architetto
Capasso e le azioni concrete intraprese dalla Fondazione Laboratorio
Mediterraneo attraverso l'Accademia del Mediterraneo, stiamo facendo
concreti passi avanti verso il raggiungimento di questa fondamentale
conoscenza reciproca. Per questo, auguro all'Accademia del Mediterraneo
tutto il successo possibile perche' la strada da essa tracciata diventi
un punto di riferimento per tutti i Popoli del Mediterraneo.
NEHAD ABDELLATIF
Ambasciatore della Repubblica Araba D'Egitto in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Provo un grande onore nel partecipare a questa cerimonia durante la quale l'onorevole Antonio
Bassolino, Sindaco di questa accogliente Citta', offre un prestigioso
edificio per ospitare la sede centrale dell'Accademia del Mediterraneo
costituita proprio a Napoli sei mesi fa, il 10 ottobre 1998, ed alla
cui cerimonia ho avuto l'onore di partecipare. Vorrei ringraziare il
Sindaco e Ministro Bassolino per questo grande contributo che fa di
Napoli la sede centrale di una importante parte delle attivit^ di cooperazione,
di cultura e d'incontri, non solo tra le diverse Accademie, ma anche
tra le forze piu' vive delle societa' civili che gravitano intorno a
questo meraviglioso mare ed all'interno di questa prestigiosa istituzione
che sara', ne sono certo, il fulcro di tutte le altre attivita' che
sono destinate a rinforzare il Partenariato Euromediterraneo. Vorrei
indirizzare anche un saluto particolare al Presidente della Regione
Campania Andrea Losco nonche' all'architetto Michele Ca-passo, al quale
vorrei rendere personalmente omaggio per le sue a-zioni sostenute in
favore del consolidamento dei rapporti tra le due rive del Mediterraneo
e, specialmente, con la Repubblica Araba d'Egitto. Ringrazio il Sindaco
Bassolino per l'invito rivolto al presidente Moubarak a venire a Napoli
per ritirare il "Premio Mediterraneo di Pace" istituito dalla
Fondazione Laboratorio Mediterraneo e dall'Accademia del Mediterraneo.
AZOUZ ENNIFAR
Ambasciatore della Repubblica di Tunisia in Italia:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Come Ambasciatore della Repubblica di Tunisia in Italia sono particolarmente
soddisfatto per l'avvenuta costituzione dell'Accademia del Mediterraneo
qui a Napoli, in questa citta' cosi prestigiosa. Grazie ai suoi obiettivi,
che intendono intensificare i contatti culturali e moltiplicare i diversi
scambi, l'Accademia del Mediterraneo contribuira' a questo dialogo di
pace e tolleranza, sottolineando maggiormente l'aspetto culturale che
e' un po' negletto nel processo di Barcellona. E' infatti su queste
basi che si fonda la reale integrazione: sono i popoli, le genti, e
la societa' civile i portavoce del dialogo e della comprensione. La
tolleranza e' l'accettazione delle differenze: questo dovrebbe contribuire
a garantire la stabilita' nel Mediterraneo. La Tunisia, che partecipa
attivamente al processo di Barcellona ed al dialogo euromediterraneo,
sostiene con determinazione le azioni dell'Accademia del Mediterraneo
e le iniziative della Fondazione Laboratorio Mediterraneo ed accoglie
positivamente i progetti dedicati alle donne e che avranno nella Tunisia
la loro base operativa.
ANTONIO PARLATO
Avvocato, capogruppo AN al Consiglio Comunale di Napoli:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
Sono onorato di concludere i lavori. La verita' e' rivoluzionaria quando
essa e' supportata dalla cultura. Su questo piano l'iniziativa di Michele
Capasso lo vede come un uomo rivoluzionario. Il Sindaco di Napoli, nel
far cenno alla mia presenza questa mattina - cos" come accadde presentandomi
tempo addietro al re di Spagna - ha evidenziato la circostanza singolare
che sulla Sede di Napoli dell'Accademia del Mediterraneo, per la prima
volta, maggioranza e opposizione sono d'accordo. Cio' costituisce l'epilogo
a mio avviso piu' positivo e piu' rivoluzionario dell'azione di Michele
Capasso. Fui presentato a Juan Carlos come il leader dell'opposizione.
Ebbene Michele Capasso ha conciliato a Napoli la sinistra e la destra.
Non credo sia cosa da poco, perche' questa deli-bera di assegnazione
della Sede - che arrivera' tra poco in Consiglio comunale - nasce gia'
con il consenso della destra e della sinistra, unite da quella che e'
la verita', giustificata e legittimata in relazione agli alti contenuti
culturali che l'Accademia esprime.
NINO DANIELE
Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania:
Palazzo San Giacomo di Napoli 10 aprile 1999.
L'Accademia del Mediterraneo in Italia, in Campania ed a Napoli e' un occasione
irripetibile per fare di questa nostra Regione il centro del Mediterraneo,
luogo interattivo di dialogo tra i protagonisti della cultura, della
scienza e della politica dei vari paesi. Ulteriore motivo nell'intento
di stabilire la sede dell'Accademia in Italia e in Campania e' quello
di confermare e di estendere la funzione nella costruzione politica
e sociale mediterranea delle prestigiose istituzioni di questa Regione
che sono gia' centro di rapporti culturali e scientifici di alta qualificazione.
L'intendimento nostro in fine, e il nostro auspicio e' che non solo
Napoli, capoluogo regionale e citta' nobilissima che con il Sindaco
Bassolino e' ritornata centro europeo e mediterraneo di cultura, ma
anche le altre citta' capoluogo di provincia e tanti centri urbani grandi
e piccoli della nostra regione con il loro retaggio di civilta' e di
cultura, con il loro patrimonio storico e monumentale possono assumere
un ruolo importante all'interno dell'Accademia ospitando sedi distaccate.
Ad esempio: Salerno puo' essere la citta' capofila nel Mediterraneo
per il patrimonio ambientale, Avellino puo' esserlo per il patrimonio
rurale e della cultura del cibo, Caserta puo' esserlo per il patrimonio
architettonico, Benevento puo' esserlo per il patrimonio storico. La
Regione Campania che gia' partecipo' attivamente al 2° Forum Civile
Euromed dove 2248 partecipanti provenienti da 36 paesi sancirono la
nascita dell'Accademia ha fatto gia' propri, come ha ricordato l'Arch.
Capasso, alcuni fondamentali obiettivi dell'Accademia:
"L'Accademia del Mediterraneo"
"La rete delle Citta' e delle Regioni Euromedcity "
"La Banca Dati della Societa' Civile e i Moduli di Formazione per
operatori della Societa' Civile"
Questi progetti sono gia' stati inseriti tra gli obiettivi prioritari
dell'Agenda 2000, cioe' della programmazione del nuovo quadro comunitario
di sostegno 2000 - 2006. Noi speriamo di poter dar corso ad essi al
piu' presto e quindi esserci, come ha ricordato l'Ambasciatore di Spagna,
come coloro che dalle parole passano alle azioni e ai fatti concreti.
Signori ospiti, illustri amici, con la presenza dell'Accademia, con
la presenza costante nella nostra regione attraverso l'Accademia di
uomini di cultura, di imprenditori, di tecnici e soprattutto di donne
e di giovani dei Paesi del Mediterraneo e dell'Europa, noi siamo certi
che la nostra regione sara' umanamente piu' ricca e ancora piu' vivace
creativa e affascinante.
(Testo pubblicato sul volume "Pensare la Campania in Europa", di Nino
Daniele. Prefazione di B. de Giovanni. Elio de Rosa editore, 1999. Pag.
51)
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