La struttura ospita
le attivita' di coordinamento della Fondazione Laboratorio Mediterraneo,
delle Sezioni autonome e della "Maison de la Mediterranee": un insieme
organico atto a rappresentare la geografia, la storia, la cultura, la
religione, la tradizione e la politica dei Paesi euromediterranei e delle
Istituzioni ed organismi che fanno parte dell'AdM e MdM. Di seguito si riportano le principali dichiarazioni:
Vorrei
ringraziare tutti i presenti,la Principessa di Giordania, i Ministri e
gli Ambasciatori nostri ospiti, le Autorità e le istituzioni della città,
il Corpo Diplomatico accreditato qui presente, la Fondazione Laboratorio
Mediterraneo e l'Accademia del Mediterraneo. Ci è giunto un messaggio
del carissimo amico Shimon Peres membro fondatore dell'Accademia, che
ringrazio, insieme a voi tutti, per il voler perseguire infaticabilmente
la strada della ricerca della pace e del dialogo, a maggior ragione in
questo momento drammatico, in cui ci accorgiamo di quanto sia importante
che politica e cultura stiano insieme e siano sempre loro in primo piano,
prima delle logiche militari. Siamo tutti impegnati in queste ore a fermare
la pulizia etnica nel Kossovo, a cercare spiragli di trattativa diplomatica
e politica, a far andare avanti un nuovo assetto e un nuovo dialogo per
un futuro di prosperità culturale ed economica condiviso da tutti i Popoli
di questo mare. Sentiamo il bisogno di fondare dopo l'Europa della moneta,
quella della politica con un Parlamento europeo forte che assuma un ruolo
importante anche nei processi che coinvolgono i Paesi mediterranei. Ma
soprattutto, sentiamo il bisogno di fondare l'Europa e il Mediterraneo
della Cultura: in questo senso l'Accademia del Mediterraneo costituisce
uno strumento essenziale e la Città di Napoli è onorata di ospitare la
sede centrale. In
occasione di questa cerimonia solenne per l'assegnazione della sede dell'Accademia
del Mediterraneo a Napoli, è mio dovere congratularmi per l'impegno che
avete voluto dedicare alla costruzione di quei ponti tra le nostre culture
e tra le nostre genti che vivono lungo le rive dello stesso mare, in questa
regione culturalmente tra le più fertili al mondo. È mio dovere, approfittando
di questa opportunità, enfatizzare l'importanza della vostra Istituzione
che, sono certo, farà scomparire definitivamente quel velo di incomprensione
tra le nostre nazioni che sono sì tanto diverse, ma sono anche così simili.
L'Accademia del Mediterraneo deve essere, e sono certo che lo sarà, lo
strumento principale per costruire la pace nella Regione mediterranea
a beneficio di tutti i Popoli di questo mare. Questa è la speranza di
tutti noi. L'ignoranza è il peggiore nemico della pace. Attraverso il
vostro lavoro rigoroso di mediatori che diligentemente trascendono i confini
nazionali, attraverso azioni concrete, Voi offrite, attraverso la cultura,
ciò di cui questi Popoli hanno bisogno: adeguata assistenza tecnica dove
questa sia necessaria, la guida sapiente per uno sviluppo sostenibile
e la ricerca nei vari campi della cultura, che spaziano dalla visione
e la diffusione delle arti al turismo ecosostenibile, dai diritti delle
donne all'educazione. Tutto questo migliorerà la vita dei nostri popoli
in tutti i suoi aspetti.Noi abbiamo una fede profonda nella vostra azione,
nella creazione di una Regione euromediterranea stabile in questo mondo
così turbolento, in cui i popoli e le culture sapranno convivere nel reciproco
rispetto e nell'armonia. Signor
Sindaco Bassolino, signor Presidente della Regione Campania Losco, signor
Direttore generale dell'Accademia del Mediterraneo e amico Michele Capasso.Gli
avvenimenti a Voi tutti noti mi hanno impedito di essere - come avrei
voluto - presente con voi per questa occasione solenne in cui finalmente
si concretizza il sogno di realizzare una Casa comune per i popoli mediterranei.
Durante il mio recente viaggio a Napoli, quando ebbi l'opportunità di
visitare la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, la Regione Campania e
la Città di Napoli, proprio nella sala dove voi vi riunite oggi, con il
Sindaco Bassolino, preannunciai la tragedia che sta oggi sotto gli occhi
di tutti e che vede colpiti i Balcani e la Macedonia, Paese di pace che
si trova al centro di questa guerra assurda. E' indispensabile che questa
"Casa comune", qual è l'Accademia del Mediterraneo, sappia fare della
cultura e del dialogo gli strumenti essenziali per evitare le guerre.
Mi pare proprio che i tre obiettivi dell'Accademia - istituzione di cui
sono onorato di far parte - siano essenziali per ricostituire i cocci
di un'Europa che sta facendo guerra a se stessa: comunicare, conoscersi
e cooperare, ecco la strada da seguire senza indugi, con serietà e continuità.
Il significato dell'Accademia del Mediterraneo deve essere proprio questo:
raccogliere e trasmettere con la cultura e la scienza tutti i valori comuni,
facendo delle diverse identità un elemento di valore e non di conflitto.La
Città di Napoli, ospitando la sede centrale dell'Accademia del Mediterraneo,
costituirà il "centro" della pace, della cultura e del dialogo: in breve,
il luogo dove ricostruire una comune identità.
Sono
onorato di parlare in occasione di questo grande incontro che ci auguriamo
diventi un punto di partenza nel campo della cooperazione tra i Paesi
del Mediterraneo al fine di poter costruire un futuro in cui regni la
pace e lo sviluppo. Il Regno del Marocco, regione all'estremo ovest del
Mediterraneo, ha tra i suoi punti cardine quello di garantire la sicurezza
pubblica, la democrazia e il rispetto dei diritti umani, tenendo ben presente
che la crescita sociale ed economica del nostro popolo potrà realizzarsi
solo in presenza di una stabile cooperazione, pace e stima con tutte le
Nazioni e i Governi dell'area mediterranea. Approfitto di questa occasione
per affermare l'impegno del Re del Marocco Hassan II, del Governo e del
Popolo, nella fedeltà delle sue tradizione culturali e politiche, a partecipare
con tutte le sue forze per far si che il Mediterraneo sia un mare di Pace.
Per garantire la crescita dei nuovi Popoli, sosterremo la nostra Accademia,
dandole la possibilità di giocare un ruolo fattivo per la realizzazione
di questo nobile obiettivo. A tale proposito ho il piacere di annunciarvi
il grande onore che il Marocco avrà di ospitare la prima assemblea della
Commissione Internazionale di Sostegno dell'Accademia del Mediterraneo,
che si terrà a Marrakech il giorno 24 aprile 1999, sotto l'Alto Patrocinio
di sua Maestà il Re Hassan II, il quale ha dato il suo assenso ad accogliere
nel Regno del Marocco una sede distaccata dell'Accademia, centrata sulle
tematiche dell'educazione, della formazione, dell'occupazione, delle migrazioni
e dei rapporti tra l'area del Maghreb e i Paesi euromediterranei: questa
sede sarà istituita tra due settimane, in quell'occasione. La scelta del
Marocco ad ospitare la sede per il Sud del Mediterraneo della nostra Accademia
darà la possibilità, senza alcun dubbio,di rafforzare il dialogo e sostenere
la cooperazione tra gli Stati Mediterranei. La fondamentale importanza
della nostra Accademia è quella di realizzare gli obiettivi ed i principi
del partenariato Euromediterraneo compresi nella dichiarazione di Barcellona
del novembre 1995; tutto ciò avviene diffondendo la cultura della pace,
sostenendo la cooperazione bilaterale e multilaterale tra gli Stati Mediterranei
e le sue Università, le Istituzioni, le organizzazioni non governative
e i rappresentanti della Società civile, attraverso i programmi bilanciati
al fine di realizzare il bene comune. La diffusione della cultura della
pace, la cooperazione e l'amicizia tra i popoli si realizza attraverso
l'educazione dei giovani. Lo sviluppo della cultura quindi passa attraverso
l'aggiornamento dei programmi educativi, degli operatori del settore e
delle istituzioni civili consentendo il partenariato educativo e lo scambio
culturale tra i paritetici organismi dei Paesi Mediterranei. Le
battaglie sanguinarie che lacerano gli Stati dei Balcani, un'esperienza
alla quale altre aree del Mediterraneo sono state già esposte, costituiscono
un richiamo per tutte le genti del Mediterraneo, di indole saggia ed antica,
affinché comprendano che la pace non è solo assenza di guerra. Il nostro
Paese, che si è contraddistinto nel corso della sua storia per la ricerca
e la salvaguardia della pace, ha mostrato che questa è il risultato di
interminabili ed instancabili sforzi mirati a promuovere iniziative nei
campi più disparati, dall'economia al sociale, alimentando giustizia e
libertà ed un dialogo tra culture e fedi. Uniti in questa convinzione,
abbiamo salutato, con entusiasmo e grandi speranze, la costituzione a
Napoli, nel 1998, dell'Accademia del Mediterraneo: oggi celebriamo l'inaugurazione
ufficiale della sua Sede, nella Città che ne ha visto la nascita. E' senza
dubbio grazie allo sforzo congiunto di più di sessanta Accademie, nazionali
e regionali, e di altri organismi dei vari Paesi, che questa nuova e prestigiosa
Istituzione si è potuta concretizzare in un luogo come questa capitale
mediterranea: così simbolica e significativa, celebrata attraverso i secoli.
Siamo convinti che, grazie al sostegno della Città di Napoli e del suo
Sindaco Antonio Bassolino e di quello della Regione Campania e del suo
Presidente Andrea Lòsco, come di quello del Governo Italiano, l'Accademia
del Mediterraneo, forte del coinvolgimento per la sua causa di intellettuali
eminenti ed innovatori, nonché di scienziati di tutto il Mediterraneo,
mirerà a rinforzare il dialogo interculturale tra le genti delle due rive
del Mediterraneo, in modo da restituire a questo maremodello le sue funzioni
di mediazione e la sua attitudine a creare valori condivisibili. Il nostro
Paese, che sottoscrive queste stesse nozioni umanistiche, sarà al fianco
dell'Accademia del Mediterraneo nella sua aspirazione di realizzare questo
lodevole obiettivo, nel momento in cui ci apprestiamo ad andare incontro
alle sfide del nuovo millennio. La
creazione dell'Accademia del Mediterraneo a Napoli, da parte di oltre
sessanta Accademie regionali e nazionali dei Paesi mediterranei, costituisce
un atto di fede nella capacità del nostro mare comune d'accettare le sfide
che lo aspettano all'alba di questo terzo millennio. L'Accademia del Mediterraneo
non si accontenterà di essere un osservatorio delle tradizioni multisecolari
che hanno fatto, di questo mare, un insieme di civiltà. Il mare è un luogo
di scambi e contaminazioni tra culture diverse. Il Mediterraneo non è
un ostacolo; al contrario esso è una via privilegiata di circolazione,
di comunicazione, di creazione. L'Accademia del Mediterraneo raccoglie
una sfida audace per il futuro proponendosi come strumento di sapere e
conoscenza, al servizio dello sviluppo, della solidarietà e della pace
in tutta la regione. Oggi, Napoli si conferisce prestigio accogliendo
ufficialmente la sede di questa prestigiosa istituzione. La città partenopea
rinnova così la sua storia illustre e ridiviene capitale mediterranea
come lo è stata per lungo tempo. La città assume di nuovo questo ruolo,
grazie al dinamismo del suo Sindaco, Antonio Bassolino, ed al sostegno
attivo del Presidente della Regione Campania, Andrea Losco. A loro rivolgo
i complimenti più sentiti per il considerevole lavoro svolto così come
desidero felicitarmi con Nadir Aziza e Michele Capasso per l'impegno dimostrato
nella realizzazione di questa opera comune. Spetta ora a noi offrire il
nostro aiuto affinché l'Accademia del Mediterraneo possa compiere al meglio
la sua fondamentale missione. Desidero
esprimere la mia più profonda soddisfazione e gratitudine per l'opportunità
datami di essere qui con voi oggi. Il mio sentimento è di essere qui tra
amici, riuniti sotto l'egida di una Istituzione di cui condividiamo valori
ed ideali. La pace e la tolleranza sono le pietre miliari per lo sviluppo
della Società civile e sinceramente spero che l'Europa ed il Mediterraneo
entrino nel ventunesimo secolo profondamente ispirati da questi valori.
Sono convinto che gli sforzi intrapresi dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo
riuscirannonella costruzione del più importante meccanismo alternativo
della regione euromediterranea che, ne sono certo, sarà capace di assorbire
i conflitti che nascono da incomprensioni di ordine politico, etnico ed
economico. Non c'è sfida architettonica più grande della costruzione di
un modello di Società civile multiculturale in Europa e nel Mediterraneo,
i cui ideali saranno quelli della pace e della tolleranza. La Repubblica
di Macedonia non fa parte della NATO, dell'Unione europea e neppure del
partenariato euromediterraneo. Queste strutture politiche e di difesa
internazionali sono ancora intoccabili. La Repubblica di Macedonia è stata
per dieci anni in prima linea nei conflitti balcanici, assumendo sempre
un ruolo di difesa di questi ideali di pace e tolleranza. Da tre anni
la Repubblica di Macedonia è molto attiva attraverso molti organismi della
Società civile e ospita una sede distaccata della Fondazione Laboratorio
Mediterraneo che mi onoro di presiedere. Il nostro Paese è coinvolto in
numerosi progetti catalizzati dal II Forum Civile Euromed, ma oggi il
suo impegno principale è quello di garantire la pace e la stabilità nei
Balcani. Vi prego di non considerare il nostro paese come un luogo di
sofferenza e di rifugiati, ma come culla della civiltà che nei Balcani
assume un ruolo di difesa dei diritti civili. La Repubblica di Macedonia
ha già aderito pienamente ai programmi dell'Accademia del Mediterraneo,
in particolare a quelli destinati alla salvaguardia e alla promozione
del patrimonio culturale ed ambientale nella regione mediterranea, alla
costituzione di un forum permanente per lo sviluppo di relazioni strutturali
tra il Mar Nero ed il Mediterraneo, alla costituzione di un centro per
il monitoraggio del patrimonio culturale ed ambientale del Mediterraneo.
Spero sinceramente che questi nostri progetti sotto l'egida dell'Accademia
del Mediterraneo siano sostenuti da tutti voi e che la Repubblica di Macedonia
riesca nell'intento di aggregarsi all'Unione europea ed alla NATO, portando
così a buon fine la sua azione politica in favore della pace e della stabilità
nella regione balcanica. Sarebbe una vittoria per la Repubblica di Macedonia
e per la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e per l'Accademia del Mediterraneoo.
Sono
onorato di portare il saluto del Ministro degli Affari Esteri Dini per
questa cerimonia significativa; vorrei esprimere anche il suo apprezzamento
per i progressi rapidi compiuti dall'Accademia del Mediterraneo e la personale
ammirazione per l'architetto Capasso, per il fervore e l'efficienza con
cui ha tradotto nella realtà un atto di fede, un atto che sembrava temerario
ma che, oggi, si realizza alla portata della nostra capacità, della nostra
visione. E' stata sottolineata l'importanza del ruolo della cultura per
una migliore conoscenza e percezione dell'altro: l'incontro delle culture
è un atto fondamentale per creare una maggiore comprensione, per affrontare
insieme le sfide comuni, nell'edificare uno spazio euromediterraneo basato
sulla pace, sulla prosperità condivisa. Sono state dette parole molto
nobili, ma io vorrei soffermarmi un pò sui fatti: a Stoccarda tra qualche
giorno vi sarà la III conferenza ministeriale euromediterranea, la cultura
ed il ruolo della Società civile troveranno un posto di rilievo. Siamo
forse in ritardo, siamo colpevoli di non avere probabilmente facilitato
la Società civile per il radicamento del partenariato, però comprendiamo
questo stimolo, questo atto importante: l'atto che si celebra oggi è la
messa a disposizione di un edificio storico quale sede dell'Accademia
del Mediterraneo per consentire l'immediato inizio della sua azione e
la valorizzazione dei risultati fino ad ora acquisiti, attraverso lo sviluppo
di un'attività ambiziosa e al tempo stesso pragmatica che l'Accademia
è in procinto di svolgere.
Sono
molto soddisfatto di vedere questa cerimonia svolgersi qui a Napoli, attraverso
questo storico avvenimento perché, come diceva un vecchio filosofo, "le
idee che non sono capaci di trasformarsi in parole non sono buone idee
e le parole che non sono capaci di trasformarsi in azioni non sono buone
parole". Questo evento dimostra che siamo passati dalle parole alle azioni
concrete da parte della Società Civile. Per chi come me lavora da anni
nel campo della cooperazione nel Mediterraneo, è di fondamentale importanza
vedere questa Società Civile che avanza saldamente. La realtà dell'Accademia
del Mediterraneo è soprattutto una grande realtà culturale e scientifica,
ed è questo un altro aspetto fondamentale di questo evento. Finalmente
si trascende il discorso materialistico, la comparazione tra le economie
ed i redditi procapite. Oggi bisogna anche parlare di cultura procapite,
di tolleranza procapite. Invece di ridurre semplicemente il divario tra
i redditi, bisogna aumentare i livelli di comprensione e tolleranza reciproci.
Personalmente credo che con quest'atteggiamento culturale e questa nuova
possibilità di dialogo, riusciremo a costituire i veri processi di pace.
È necessario che i popoli imparino a conoscersi meglio. Con l'opera dell'architetto
Capasso e le azioni concrete intraprese dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo
attraverso l'Accademia del Mediterraneo, stiamo facendo concreti passi
avanti verso il raggiungimento di questa fondamentale conoscenza reciproca.
Per questo, auguro all'Accademia del Mediterraneo tutto il successo possibile
perché la strada da essa tracciata diventi un punto di riferimento per
tutti i Popoli del Mediterraneo.
Provo
un grande onore nel partecipare a questa cerimonia durante la quale l'onorevole
Antonio Bassolino, Sindaco di questa acco-gliente Città, offre un prestigioso
edificio per ospitare la sede centrale dell'Accademia del Mediterraneo
costituita proprio a Napoli sei mesi fa, il 10 ottobre 1998, ed alla cui
cerimonia ho avuto l'onore di partecipare. Vorrei ringraziare il Sindaco
e Ministro Bassolino per questo grande contributo che fa di Napoli la
sede centrale di una importante parte delle attività di cooperazione,
di cultura e d'incontri, non solo tra le diverse Accademie, ma anche tra
le forze più vive delle società civili che gravitano intorno a questo
meraviglioso mare ed all'interno di questa prestigiosa istituzione che
sarà, ne sono certo, il fulcro di tutte le altre attività che sono destinate
a rinforzare il Partenariato Euromediterraneo. Vorrei indirizzare anche
un saluto particolare al Presidente della Regione Campania Andrea Losco
nonché all'architetto Michele Capasso, al quale vorrei rendere personalmente
omaggio per le sue azioni sostenute in favore del consolidamento dei rapporti
tra le due rive del Mediterraneo e, specialmente, con la Repubblica Araba
d'Egitto. Ringrazio il Sindaco Bassolino per l'invito rivolto al presidente
Moubarak a venire a Napoli per ritirare il "Premio Mediterraneo di Pace"
istituito dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo e dall'Accademia del
Mediterraneo. Come
Ambasciatore della Repubblica di Tunisia in Italia sono particolarmente
soddisfatto per l'avvenuta costituzione dell'Accademia del Mediterraneo
qui a Napoli, in questa città così prestigiosa. Grazie ai suoi obiettivi,
che intendono intensificare i contatti culturali e moltiplicare i diversi
scambi, l'Accademia del Mediterraneo contribuirà a questo dialogo di pace
e tolleranza, sottolineando maggiormente l'aspetto culturale che è un
po' negletto nel processo di Barcellona. È infatti su queste basi che
si fonda la reale integrazione: sono i popoli, le genti, e la società
civile i portavoce del dialogo e della comprensione. La tolleranza è l'accettazione
delle differenze: questo dovrebbe contribuire a garantire la stabilità
nel Mediterraneo. La Tunisia, che partecipa attivamente al processo di
Barcellona ed al dialogo euromediterraneo, sostiene con determinazione
le azioni dell'Accademiadel Mediterraneo e le iniziative della Fondazione
Laboratorio Mediterraneo ed accoglie positivamente i progetti dedicati
alle donne e che avranno nella Tunisia la loro base operativa.
Sono
onorato di concludere i lavori. La verità è rivoluzionaria quando essa
è supportata dalla cultura. Su questo piano l'iniziativa di Michele Capasso
lo vede come un uomo rivoluzionario. Il Sindaco di Napoli, nel far cenno
alla mia presenza questa mattina - così come accadde presentandomi tempo
addietro al re di Spagna - ha evidenziato la circostanza singolare che
sulla Sede di Napoli dell'Accademia del Mediterraneo, per la prima volta,
maggioranza e opposizione sono d'accordo. Ciò costituisce l'epilogo a
mio avviso più positivo e più rivoluzionario dell'azione di Michele Capasso.
Fui presentato a Juan Carlos come il leader dell'opposizione. Ebbene Michele
Capasso ha conciliato a Napoli la sinistra e la destra. Non credo sia
cosa da poco, perché questa delibera di assegnazione della Sede - che
arriverà tra poco in Consiglio comunale - nasce già con il consenso della
destra e della sinistra, unite da quella che è la verità, giustificata
e legittimata in relazione agli alti contenuti culturali che l'Accademia
esprime.
L'
Accademia del Mediterraneo in Italia, in Campania ed a Napoli è un occasione
irripetibile per fare di questa nostra Regione il centro del Mediterraneo,
luogo interattivo di dialogo tra i protagonisti della cultura, della scienza
e della politica dei vari paesi. Ulteriore motivo nell'intento di stabilire
la sede dell'Accademia in Italia e in Campania è quello di confermare
e di estendere la funzione nella costruzione politica e sociale mediterranea
delle prestigiose istituzioni di questa Regione che sono già centro di
rapporti culturali e scientifici di alta qualificazione. L'intendimento
nostro in fine, e il nostro auspicio è che non solo Napoli, capoluogo
regionale e città nobilissima che con il Sindaco Bassolino è ritornata
centro europeo e mediterraneo di cultura, ma anche le altre città capoluogo
di provincia e tanti centri urbani grandi e piccoli della nostra regione
con il loro retaggio di civiltà e di cultura, con il loro patrimonio storico
e monumentale possono assumere un ruolo importante all'interno dell'Accademia
ospitando sedi distaccate. Ad esempio: Salerno può essere la città capofila
nel Mediterraneo per il patrimonio ambientale, Avellino può esserloper
il patrimonio rurale e della cultura del cibo, Caserta può esserlo per
il patrimonio architettonico, Benevento può esserlo per il patrimonio
storico. La Regione Campania che già partecipò attivamente al II Forum
Civile Euromed dove 2248 partecipanti provenienti da 36 paesi sancirono
la nascita dell'Accademia ha fatto già propri, come ha ricordato l'Arch.
Capasso, alcuni fondamentali obiettivi dell'Accademia: o L'Accademia del
Mediterraneo o La rete delle Città e delle Regioni Euromedcity o La Banca
Dati della Società Civile e i Moduli di Formazione per operatori della
Società Civile Questi progetti sono già stati inseriti tra gli obiettivi
prioritari dell'Agenda 2000, cioè della programmazione del nuovo quadro
comunitario di sostegno 2000 - 2006. Noi speriamo di poter dar corso ad
essi al più presto e quindi esserci, come ha ricordato l'Ambasciatore
di Spagna, come coloro che dalle parole passano alle azioni e ai fatti
concreti. Signori ospiti, illustri amici, con la presenza dell'Accademia,
con la presenza costante nella nostra regione attraverso l'Accademia di
uomini di cultura, di imprenditori, di tecnici e soprattutto di donne
e di giovani dei Paesi del Mediterraneo e dell'Europa, noi siamo certi
che la nostra regione sarà umanamente più ricca e ancora più vivace creativa
e affascinante. (Testo pubblicato sul volume "Pensare la Campania in Europa",
di Nino Daniele. Prefazione di B. de Giovanni. Elio de Rosa editore, 1999.
Pag. 51)
La Regione Campania con delibera n°5762 del 28 Novembre 2000 ha istituito la sede centrale, impegnandosi con un apposito progetto integrato, ad restaurare ed allestire gli immobili resi disponibili: - Sede di coordinamento - NAPOLI - Via de Pretis 130 - Presidenza - Palazzo Reale - TORRINO BELVEDERE - Euromedcity, le Capitali -BELVEDERE DI SAN LEUCIO(Caserta) - Sicurezza alimentare e biodiversità - VILLA D'AGOSTINO(Benevento) |